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Quando si ristruttura un edificio in bioedilizia è importante che anche gli interni siano progettati in modo tale da essere in linea con la filosofia costruttiva della casa.
Nell'ambito di un lavoro per ridefinire gli spazi di un appartamento, al quale ho preso parte attiva, mi sono adoperata per scegliere materiali e tessuti atossici e rispettosi dell'ambiente, applicare principi di bioclimatica per ottenere i massimi benefici dal potere del sole e dare consigli per buone abitudini che contribuissero alla salubrità della casa.
Gli interni di questo appartamento non erano all'altezza delle tecnologie di bioedilizia introdotte nell'abitazione. Bisognava rivedere, prima di tutto, la disposizione e l'orientamento dei locali per ottimizzare i vantaggi derivanti dalla natura.
La zona notte era stata posta a sud e la zona giorno a nord-est. Così facendo le camere da letto erano quelle maggiormente illuminate mentre la zona giorno risultava davvero poco luminosa e molto fredda in inverno.
Ho cercato di creare una distribuzione interna che tenesse conto dell'orientamento della casa in base ai principi di bioclimatica e ho collocato la zona giorno a sud, potendo così godere della luce naturale per buona parte della giornata: il sole sorge verso est, passa per sud e tramonta verso ovest.
La maggior parte delle aperture, trovandosi a sud, mi hanno consentito di ottenere i massimi vantaggi dalla natura.
In estate, i locali della zona giorno subiranno un minore surriscaldamento rispetto a quelli con facciate a est e a ovest necessitando, tuttavia, di adeguati dispositivi di ombreggiamento e ventilazione.
In inverno, quando il sole è basso all'orizzonte, le facciate orientate verso sud continuano a essere quelle che ricevono più apporto energetico e quindi avremo locali meno freddi rispetto a quelli orientati a nord: i raggi solari penetrano in profondità nelle stanze riscaldando il pavimento e le pareti. Inoltre, le finestre alte e le superfici chiare aumentano l'illuminazione interna.
La posizione ottimale per le camere da letto è il nord-est e in questo caso vi ho collocato la camera di un bambino così da poter essere irradiata dai raggi solari al mattino, assicurando un ottimale risveglio.
Gli ambienti orientati a nord-ovest potranno invece godere del rilassante sole del tramonto.
In generale, collocare le camere a nord è una buona abitudine anche perché mentre si dorme è opportuno che la temperatura dell'ambiente non sia troppo elevata e si aggiri intorno ai 20°C.
Il surriscaldamento della casa è tenuto sotto controllo, oltre che dal corretto orientamento dei locali, anche dalla presenza di una folta vegetazione e di veneziane interne alle finestre; altre opzioni di ombreggiamento sono: veneziane esterne, avvolgibili esterni e tendoni da sole, persiane e scuri, aggetti fissi, portici coperti e verande.
Un sistema VMC unito a buone abitudini, come aprire le finestre su lati opposti della casa e bagnare terrazze così da generare fresche brezze, va a completare il quadro per avere aria fresca e pulita ogni giorno.
Le ampie vetrate creano un sottile confine tra dentro e fuori. I profili delle finestre sono ultrasottili e a taglio termico; essi garantiscono il massimo isolamento, un ottimale sfruttamento della luce e il mantenimento di un design minimal.
Ho scelto di lasciare una delle due grandi aperture della zona giorno fissa per poter avere una visuale libera sul contesto boschivo. Quella accanto, sempre a sud, si apre a bilico, così come quelle delle camere, per non mangiare spazio e interferire con la zona tv.
La scelta del legno massello per i mobili e di pavimentazione esterna in vero legno di recupero consente di godere della fragranza e del profumo di questo materiale.
Un design minimal si insinua per tutta la casa creando un ambiente ordinato che diffonde sensazioni di estrema pace e tranquillità divenendo perfettamente armonico con il contesto esterno.
Attraverso un ingresso attrezzato veniamo indirizzati nel living dove volumi bassi e colori chiari scandiscono le aree funzionali.
La pavimentazione in grès, unica per tutta la casa ad esclusione dei bagni, risulta omogenea ed è finalizzata a collegare visivamente più stanze, amplificando lo spazio; essa è in netto contrasto con quella esterna in tavole di legno di recupero, la quale, grazie alle ampie vetrate risulta quasi collegata con gli interni. Le pareti sono state lasciate bianche, semplicemente intonacate con prodotti a base di gesso.
Si delinea così un ambiente neutro che fa da sfondo a sottili dettagli i quali risultano come sospesi, ad arredi di per sè potenzialmente cupi e pesanti ma che acquistano una straordinaria leggerezza se immersi in questo contesto. Porte a filo muro dello stesso colore delle pareti contribuiscono ad evidenziare l'essenzialità della casa.
I tessuti utilizzati per divani e tendaggi sono naturali e per lo più in fibra di lino mischiata a lana, cotone o seta. I tappeti sono in canapa e in juta.
Il legno scelto per gli arredi proviene da un'unica quercia locale ed è stato poi trattato e verniciato con i prodotti naturali della Solas, ottenuti con materie prime vegetali e minerali e privi di sostanze tossiche.
Per la scelta delle luci mi sono orientata interamente verso i led, ormai protagonisti assoluti nelle nostre case, sebbene presentino degli svantaggi come il fenomeno dell'abbagliamento e della luce blu.
A questi fenomeni si può far fronte in diversi modi:
- scegliere apparecchi per schermare bene i corpi luminosi, oppure, laddove questo non sia possibile o desiderabile, optare per una tipologia meno bianca
- posizionare i faretti in modo ottimale, magari scegliendo quelli orientabili che consentano la regolazione in base alle singole esigenze delle persone e dell'ambiente, evitando, se si vogliono applicare alle pareti, di metterli ad altezza persona così da non dare fastidio agli occhi (si consiglia di porli a 30/40 cm da terra).
Nelle camere da letto ho consigliato i faretti biocompatibili di Lighting Science Group, i quali, attraverso una particolare tecnologia che ne diminuisce l'emissione di luce blu, interagiscono con la melatonina naturale del corpo e migliorano il sonno.
Inoltre, sono faretti ecofrendly e non si surriscaldano.
Ormai sempre più ditte prestano attenzione al fenomeno dell'abbagliamento, una tra queste è la Beghelli con i suoi eco-led.
L'obiettivo di una progettazione di interni secondo principi biocompatibili ed ecosostenibili è quello di realizzare interni che siano in armonia con salute e ambiente, preferendo la qualità alla quantità
Una progettazione ecosostenibile deve: ridurre l'impatto sul contesto in cui si colloca il progetto, realizzare locali adatti a diverse funzioni variabili nel tempo, limitare l'utilizzo di risorse ricorrendo alle rinnovabili e prestare attenzione alla gestione dei rifiuti (riduzione, riutilizzo, riciclaggio).
Una progettazione biocompatibile deve massimizzare il benessere psico-fisico di chi abita o occupa l'ambiente.
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