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Quando si parla di tecnologia a secco, il gessofibra è uno dei materiali preferiti dalla bioedilizia a causa della sua origine riciclata e delle sue alte prestazioni.
Tuttavia sono ancora in molti gli operatori del settore che ancora non ne conoscono le proprietà e confondono questo materiale innovativo con le tradizionali lastre in cartongesso.
Negli anni 70-80 per velocizzare i processi costruttivi comparivano le prime soluzioni a secco costituite da pannelli in cartongesso su struttura metallica.
I tempi di posa erano notevolmente ridotti e anche il risparmio in termini economici era considerevole, a scapito però della qualità dei tamponamenti.
Le pareti in cartongesso erano utilizzate esclusivamente per le partizioni interne degli appartamenti, o al massimo come controparete dei muri perimetrali, ma presentavano spessori ridotti (all'epoca non era consuetudine posare due lastre accoppiate per lato come si fa oggi) e quindi a risentirne era l'acustica tra una stanza e l'altra.
L'isolamento termico lasciava a desiderare e infine c'era il problema dell'arredamento, nel senso che era indispensabile prevedere in anticipo dove si sarebbero appesi i carichi pesanti, come i pensili della cucina, le mensole o i termosifoni, perché le lastre non reggevano al peso e quindi bisognava fissare delle assi di legno tra i montanti, in maniera tale che i tasselli necessari agissero sul legno e non sul pannello di gesso.
Come se non bastasse, nell'eventualità di un incendio i pannelli in cartongesso sprigionavano dei fumi tossici, mentre al contrario in ambienti umidi era frequente la formazione di muffe.
Con il passare del tempo la qualità del cartongesso è migliorata, ma il concetto è rimasto sempre quello: una lastra di gesso tra due strati di carta.
Il gessofibra cambia radicalmente concetto rispetto al cartongesso, essendo costituito da gesso rinforzato da fibra di cellulosa (carta riciclata) che funge da struttura.
Chi lo ha posato sa bene che differenza c'è tra cartongesso e gessofibra e il motivo per cui importanti istituti per la bioedilizia lo considerano il materiale ideale per le pareti di casa.
Ci si accorge della differenza già trasportando le lastre in cantiere. I pannelli in gessofibra a parità di spessore sono molto più pesanti, hanno più massa rispetto agli equivalenti in cartongesso e questo è il motivo principale delle migliori prestazioni in quanto a isolamento termico e acustico.
Tagliando i pannelli per metterli in opera ci si rende nuovamente conto della superiorità del materiale: il procedimento di posa è quasi uguale, ma al contrario del cartongesso bisogna fare molta forza per tagliare un pannello in gessofibra.
La stuccatura del gessofibra è una fase fondamentale della posa e in questo consiste la differenza principale tra la posa del gessofibra e quella del cartongesso.
I pannelli in gessofibra bisogna lasciarli lievemente distaccati l'uno dall'altro perché successivamente possano essere sigillate le fughe con uno speciale stucco, anch'esso rinforzato da fibre di cellulosa, che solidificando unisce i pannelli come fossero un corpo unico.
I vantaggi del gessofibra sono molteplici: a una maggiore massa corrisponde un maggiore isolamento termico, un maggiore isolamento acustico e infine una maggiore capacità di sopportare carichi appesi, alla quale si somma una notevole capacità di lasciarsi attraversare dal vapore, quindi una buona resistenza in ambienti umidi alla formazione di muffe e spore.
Tutte cose visibili a occhio nudo, ma c'è anche un importante vantaggio, che non si vede ma fa bene alla salute e quindi è da tenere parecchio in considerazione al momento di scegliere di che materiale realizzare le pareti di casa propria.
Si tratta della facoltà di alcune lastre in gessofibra di assorbire VOC (Composti Organici Volatili) e sostanze cancerogene come la formaldeide.
Il gessofibra funziona praticamente come una spugna, in grado di assorbire la maggior parte delle sostanze inquinanti domestiche, processandole e sanificando gli ambienti nello stesso modo in cui regola il tasso di umidità nell'aria.
Nell'eventualità poi che si sviluppi un incendio, il gessofibra brucia lentamente senza generare fumi nocivi, caratteristica che attribuisce al materiale la classe 0 per la resistenza al fuoco.
I pannelli in gessofibra sono oramai sempre più presenti nei magazzini dei rivenditori di materiale edile.
Una delle imprese più conosciute è sicuramente la tedesca Fermacell, affiancata dai colossi della produzione di cartongesso Gyproc e Knauf
Il costo, inutile dirlo, è leggermente più elevato rispetto al cartongesso, ma come abbiamo visto si guadagna in termini di prestazioni del materiale e salubrità degli ambienti.
Una parete realizzata con pannelli in gessofibra su montanti in legno o metallici si può benissimo paragonare ad una parete realizzata in forati ed intonacata a calce; non rimane quindi che favorire la diffusione del gessofibra proponendola sempre quando si tratta di realizzare una parete o un sottofondo con tecnologia a secco.
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