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Rivestire significa sovrapporre un materiale a un supporto preesistente per aumentarne il carattere decorativo o migliorarne le caratteristiche prestazionali e tecnologiche.
Negli spazi esterni la funzione di un rivestimento trae maggior significato dalla resistenza agli agenti atmosferici, fattore ineludibile in base al quale va valutata la scelta del materiale più adatto.
A seconda della loro conformazione fisica i vari prodotti da rivestimento disponibili in commercio possono essere distinti in tre grandi famiglie: rigidi, flessibili (come le carte e i tessuti) o fluidi (come gli intonaci e i rivestimenti plastici).
In questa sede mi propongo di parlare delle varie tipologie - in ceramica, pietra, metallo, legno solo per citarne alcune – appartenenti alla prima, tralasciando volutamente le altre due, radicalmente diverse sia per origine che per prestazioni e comportamento.
Procedendo con ordine, iniziamo con i rivestimenti in ceramica, largamente diffusi nell'edilizia attuale grazie alle proposte valide ed estremamente performanti di molte aziende del settore.
La definizione e la classificazione delle piastrelle è stabilita nella norma UNI EN 14411, mentre per la determinazione delle loro caratteristiche di resistenza meccanica e chimica si deve fare riferimento alla norma UNI EN 10545 e ai criteri in essa enunciati in base alle diverse condizioni di utilizzo.
La nuova frontiera tecnica ed estetica di questo tipo di applicazione è costituita dalle facciate ventilate, che estremizzano la separazione tra il supporto e lo strato di rivestimento e abbattono l'incidenza delle problematiche derivanti dall'eccessivo irraggiamento solare e dalla pioggia battente.
I prodotti Hi - Tech Ariostea si prestano molto bene allo scopo grazie al loro assorbimento d'acqua quasi nullo, all'elevata resistenza al gelo, agli sbalzi termici, al vento e alle sostanze chimiche.
Le lastre, squadrate e rettificate, sono fissate a una struttura di sostegno indipendente dalla muratura sottostante e sono dunque libere di dilatarsi e assestarsi senza trasmetterle dannose sollecitazioni.
Interessante in particolare la collezione Pietre Naturali High – Tech che, grazie alla composizione di materie prime selezionate di elevata qualità e a un processo produttivo che imita quello della formazione delle rocce terrestri, dà vita a un prodotto artificiale che ha poco da invidiare, in quanto a caratteristiche estetiche, al suo equivalente naturale.
La gamma di colorazioni e finiture è davvero molto ampia e spazia dalla morbidezza cromatica del travertino chiaro all'incisività dell'ardesia.
Per chi ama la contemporaneità a tutto tondo e non disdegna effetti di forte impatto scenografico sono poi perfetti i prodotti della linea Metal Line di Iris Ceramica.
La lucentezza cangiante della superficie può in questo caso trarre maggiore splendore da una collocazione a parete che tenga in debito conto l'incidenza della luce solare nelle diverse ore della giornata.
Il rivestimento in pietra si presenta invece in lastre di dimensioni e geometrie più o meno regolari e beneficia della bellezza di un'irregolarità e di un'imperfezione che sono la cifra stessa del materiale.
In questo caso, non potendo contare su prestazioni progettate a tavolino e risolte con espedienti tecnologici, come avviene con i prodotti industriali artificiali, la scelta di una pietra a discapito di un'altra può avvenire solo sulla base di conoscenze tradizionalmente consolidate.
È noto come il travertino, roccia calcarea di origine sedimentaria, sia stato utilizzato fin dall'epoca romana come materiale da rivestimento di edilizia comune e monumentale o come l'ardesia levigata, facilmente lavabile, sia capace di risolvere molto bene situazioni nelle quali l'igiene della superficie sia un fattore progettuale importante.
Quando si opta per un materiale naturale uno strumento di personalizzazione è costituito dalla lavorazione superficiale che può esaltare o bilanciare le venature e le irregolarità cromatiche.
Oltre alla tradizionale levigatura e lucidatura, è possibile procedere a una spazzolatura. Con questa tecnica la pietra diventa particolarmente piacevole al tatto e la sua superficie, non del tutto appianata, presenta un'apprezzabile variazione chiaroscurale vicina a quella ottenibile con la più aggressiva sabbiatura.
Di carattere e produzione industriale sono invece i rivestimenti in metallo che vivono attualmente una stagione di grande successo in relazione a soluzioni di facciata, come quella ventilata, di cui si è detto prima.
Modularità, flessibilità, indipendenza dal supporto sono solo alcuni dei pregi di prodotti come Alumetal dell'azienda vicentina Prometal.
Pannelli prefabbricati in alluminio, acciaio (zincato o inox), rame (naturale o invecchiato) o zinco – titanio patinato, vengono applicati a un'intelaiatura portante in tubolari metallici, a sua volta ancorata alla parete sottostante tramite un sistema di staffe regolabili.
La planarità della superficie del rivestimento può essere realizzata in modo del tutto indipendente dal supporto, appianando le eventuali irregolarità tramite una corretta calibrazione degli elementi della struttura di sostegno.
Alcuni pezzi speciali aiutano poi a raccordare la soluzione di facciata con le varie discontinuità presenti: gronde, aperture, impianti, canalizzazioni.
Ultimo ma non ultimo, soprattutto in merito alla resa estetica e al sicuro valore materico, il rivestimento esterno in legno.
Prodotti come quelli dell'azienda spagnola Parklex possono far capitolare le iniziali resistenze ad utilizzare all'esterno un materiale considerato delicato e sensibile all'azione degli agenti atmosferici.
Il pannello Parklex Facade racchiude in un unico elemento a lastra i più recenti ritrovati tecnologici in materia di resistenza e durabilità.
La stratificazione di carte craft trattate con resine termoindurenti, compresse ad alta pressione e temperatura, e la presenza di un rivestimento esteriore ad alta resistenza ai raggi UV e agli agenti atmosferici assicurano ottime prestazioni sia in edifici residenziali che pubblici.
Il valore aggiunto sta, soprattutto, nella trasposizione della bellezza di un materiale antico come il legno, da sempre utilizzato per valorizzare e impreziosire gli spazi interni, alle superfici verticali esterne, creando inediti e affascinanti echi e richiami.
Prodotti come questi, che offrono lo spunto per soluzioni progettuali contemporanee con un solido richiamo alla tradizione, si dimostrano particolarmente validi anche in contesti urbani e collettivi, dove la scelta del materiale da rivestimento è guidata soprattutto da criteri di economicità e basse necessità manutentive.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare i siti:
Ariostea
Iris Ceramica
Prometal
Parklex
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