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C'era una volta l'uomo di casa, che quando occorreva fare qualche piccola riparazione tirava fuori la famosa cassetta degli attrezzi e se ne occupava.
Oggi c'è la donna moderna, sempre più indipendente, che, un po' per necessità, un po' per maggiore intraprendenza, è in grado di affrontare da sola anche i piccoli lavoretti domestici.
Infatti da un sondaggio compiuto su un campione di 400 donne, clienti di negozi di bricolage, è emerso che: il 74% del campione è in grado di imbiancare la casa; il 59% è appassionato di petit bricolage; il 25% compie anche lavori più pesanti, come quelli di muratura.
Quindi, come si può vedere, il mondo del bricolage interessa sempre di più le donne anche in ambiti fino a qualche tempo fa impensabili, anche se settori come quello del decoupage e della pittura, tradizionalmente appannaggio del pubblico femminile, rimangono ancora quelli più graditi, anche in virtù di una sensibilità diversa.
Vediamo quindi una rapida panoramica delle più diffuse tecniche di bricolage al femminile, per poi rimandarvi agli articoli di approfondimento.
L'utilizzo di fiori secchi può dar vita a decorazioni originali e creative per gli oggetti di casa come vassoi, cornici, paralumi, ecc..
I fiori possono essere raccolti in campi e giardini, liberamente o quasi, perché alcune specie sono protette e quindi prima di reciderli è opportuno informarsi.
Una volta effettuata la provvista, bisognerà provvedere all'essiccazione, che va effettuata con l'apposita attrezzatura, costituita da strumenti piuttosto semplici: pressa in compensato, cartoncino ondulato, carta assorbente, forbici, pinzetta per francobolli, carta velina.
I fiori vanno pressati quando sono ancora freschi, disponendoli nella pressa alternativamente a carta assorbente e cartoncino ondulato.
Il processo di essiccatura durerà un paio di settimane, durante le quali bisognerà cambiare, ogni tanto, la carta assorbente.
Una volta pronti bisognerà maneggiarli delicatamente, utilizzando una pinzetta, per evitare di romperli.
Per decorare un oggetto con questi fiori, bisognerà utilizzare della colla all'acqua, da cospargere sullo stesso e sui fiori. Una volta asciugato, si potrà provvedere a dare una mano di fissativo ed, eventualmente, di lucidante.
Il macramè è un'antica arte di origine araba che consiste nell'annodare in trame ornamentali fili e cordoncini di diversi tipi di filati, purchè siano ritorti e resistenti.
Per lavorare a macramè è necessario disporre di una base rigida con un'imbottitura compatta dove appuntare i fili.
Ci sono due tipi di macramè: quello che utilizza per l'intreccio un tessuto di base (il tipo migliore è quello in lino), e quello senza tessuto, in cui si utilizza come base un filo teso tra due spilli, detto filo portanodi.
L'attrezzatura di base per realizzare il lavoro comprende forbici, pettini per separare e allineare le frange, piccoli fuselli o cartoncini per evitare che i fili si annodino durante la lavorazione, spilli, uncinetti per montare i fili sul portanodi.
Una volta imparata la tecnica, si potranno realizzare diversi manufatti per la casa, come dei portavasi da appendere, delle tendine o dei raffinati cuscini.
Anticamente, invece, la tecnica veniva utilizzata per creare dei preziosi corredi di asciugamani di lino.
Il termine inglese papercraft significa letteralmente artigianato di carta, ma nel mondo del bricolage sta ad indicare dei lavoretti realizzati ritagliando dei modellini di carta secondo schemi prestabiliti.
La semplice attrezzatura per realizzarli comprende forbici, colla, carta, colori, mentre i modellini, più o meno elaborati, si possono anche trovare in Internet e ritagliare.
Tra i soggetti si possono trovare animali, casette e molti personaggi provenienti dal mondo dei cartoons.
Si definisce stile Biedermeir quello della Restaurazione, l'epoca seguita al turbolento periodo napoleonico e caratterizzata da maggiore calma e tranquillità, con un rinnovato interesse per le arti decorative, che riscossero successo soprattutto tra le signore borghesi.
Gli oggetti realizzati con questo stile, dovevano soddisfare la vista e l'olfatto, per cui utilizzavano, oltre che perline e fiori di seta, anche spezie come chiodi di garofano e cannella, e poi anche fiori secchi e bacche.
Per utilizzare questa tecnica, con cui si potranno decorare tanti oggetti per la casa, non dovranno mancare forbici, pinze e il filo di ferro, un nastro autoadesivo verde, chiamato guttaperca, utile a rivestire il fil di ferro e soprattutto la canutiglia, una spirale metallica usata per decorare ed ornare le spezie e le bacche con cui si lavora.
Non potevano mancare, tra gli hobby al femminile, quelli legati all'ecologia e alla necessità di riciclare anziché buttare via un oggetto quando non serve più.
Tra questi citiamo l'Altered Art, una tecnica che mira a modificare un oggetto in maniera creativa, fino a cambiarne completamente l'uso.
Così, ad esempio, dei vecchi cd possono essere utilizzati per creare delle decorazioni per l'albero di Natale, i porta cd per conservare vecchie fotografie e così via, in un'infinità di possibilità creative che crescono con la fantasia di ciascuno.
La decalcomania è una tecnica che permette di trasferire un disegno da un supporto liscio all'oggetto da decorare, e frequentemente viene utilizzata per decorare oggetti in porcellana.
Fu inventata verso la metà del XVIII secolo, ma oggi si è molto evoluta grazie alla tecnica fotografica, che permette di stampare immagini ad alta risoluzione usando speciali ossidi ceramici, su un particolare supporto cartaceo.
Da qui le immagini vengono trasferite a freddo sulla ceramica, che poi viene cotta ad elevatissime temperature. Si tratta del procedimento utilizzato industrialmente per decorare piastrelle ed oggetti di porcellana per la casa.
In ambito hobbystico le immagini possono essere trasferite sul supporto scelto sempre utilizzando il calore. Ad esempio, per trasferirle sui tessuti si usa un ferro da stiro, esercitando una certa pressione.
Per altri oggetti, invece, si usano decalcomanie che si immergono per qualche minuto in acqua, in modo poi da staccarsi facilmente una volta posizionata la pellicola sul supporto.
La doratura è una tecnica che consiste nell'applicare una foglia di rivestimento, non necessariamente in oro, ma anche in altre finiture metalliche come argento, bronzo o rame.
Esistono diverse tecniche di doratura, ma quella più usata è la doratura a guazzo. Essa consiste nel coprire l'oggetto da rivestire prima con uno strato di gesso e poi con il bolo, un impasto che serve a far aderire la foglia d'oro e va preventivamente bagnato.
Questo tipo di oggetti, però, non può essere esposto alle intemperie.
Per una doratura più resistente bisogna usare delle tecniche diverse, come quella con missione ai solventi.
La missione ai solventi è un collante, che non richiede la preparazione a base di gesso, ma permette di applicare direttamente la foglia d'oro. Richiede tempi di asciugatura diversi a seconda del prodotto.
La doratura con missione ad acqua è una variante di quella ai solventi, che asciuga più in fretta, ma non può essere usata sul metallo e per oggetti da esporre all'esterno.
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