|
Attualmente, gli incentivi dedicati alle energie rinnovabili sono numerosi e diversi per ogni tipologia d'impianto.
Tra le agevolazioni per gli impianti fotovoltaici troviamo:
Per gli impianti geotermici gli incentivi sono:
Incentivi per impianti di raffrescamento:
Agevolazioni per impianti mini eolici:
Gli impianti a biomassa vantano invece le seguenti agevolazioni:
Impianto fotovoltaico - Fonte foto: Red Zeppelin, Pexels
A causa dell'inquinamento ambientale, del conseguente cambiamento climatico e dei costi molto elevati dei combustibili fossili, la maggior parte degli Stati ha deciso di attuare politiche volte ad incentivare lo sfruttamento delle energie rinnovabili.
I passi più importanti compiuti dall'Unione Europea sono stati il Green Deal Europeo, la Direttiva sulle energie rinnovabili, il Regolamento UE 2020/1294 (che stabilisce un meccanismo di finanziamento dell'energia rinnovabile) e infine, l'approvazione del decreto FER 2, che promuove la realizzazione di impianti di produzione da fonti rinnovabili non pienamente mature o con costi elevati di esercizio.
Per l'installazione di un impianto fotovoltaico è possibile usufruire di un contributo a fondo perduto, concesso dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, che copre il 60% dei costi sostenuti per il montaggio del sistema, con un limite di spesa di 4.800€, soltanto però per i nuclei familiari con un ISEE inferiore a 15.000€
Fotovoltaico, energie rinnovabili - Fonte foto: Mariana Proenca, Unsplash
Ma gli incentivi fiscali per gli impianti fotovoltaici non finiscono qui, infatti, sono disponibili anche altre tre soluzioni:
Occorre ricordare che il Superbonus al 70% è una misura che cesserà di esistere entro la fine del 2024.
Le agevolazioni fiscali dedicate all'installazione degli impianti con pompa di calore geotermica sono molto vantaggiose, e sono:
Bonus pompa di calore geotermica - Fonte foto: Alpha Innotec, Unsplash
Con l'entrata in vigore della Direttiva Casa Green, volta a limitare l'uso delle caldaie a gas tradizionali e a cancellare i bonus ad esse relativi, l'Unione Europea ha cercato di promuovere l'utilizzo delle pompe di calore per rendere i sistemi di riscaldamento e raffreddamento sempre più sostenibili.
L'Ecobonus è previsto per chi effettua interventi di efficientamento energetico degli edifici nell'ambito della sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale obsoleti e non di un'installazione ex novo.
È possibile detrarre fino a 30.000€, suddivisi in 10 rate annuali di uguale importo.
I lavori che rientrano in questo tipo di agevolazione sono: lo smontaggio dei sistemi preesistenti, la fornitura e la posa in opera del nuovo impianto e le eventuali operazioni extra connesse a tale intervento.
Per poter accedere a tale bonus occorre effettuare il pagamento per mezzo di un bonifico bancario o postale (che includa la causale e il codice fiscale del beneficiario) e soprattutto, comunicare entro 90 giorni dal termine dei lavori, tutte le informazioni necessarie all'Enea, ossia, l'asseverazione, l'APE (Attestato di Prestazione Energetica) dell'immobile e una descrizione completa delle operazioni svolte, comprese le schede tecniche dell'impianto.
Con il Conto Termico 2.0 si possono ottenere agevolazioni per la produzione di energia termica derivante da fonti rinnovabili.
Tali incentivi vengono erogati dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) sotto forma di rate annuali o in un'unica soluzione (se essi non superano i 5.000€).
Anche i sistemi ibridi, cioè, quelli composti da una pompa di calore e da una caldaia a condensazione, consentono di accedere all'Ecobonus 65% e al Bonus Casa 50%, tuttavia, in tale circostanza, è necessario rispettare dei canoni ben precisi.
I due apparecchi devono infatti funzionare in modo combinato; il rapporto della potenza nominale della caldaia a condensazione e della pompa di calore deve risultare minore o uguale al valore di 0,5; il COP (Coefficiente di Prestazione) della pompa di calore deve essere minore o uguale ai valori indicati nel DM 06/08/2020.
Fino alla fine del 2024 è possibile usufruire di due agevolazioni fiscali anche per quanto concerne l'installazione dei climatizzatori:
Incentivi climatizzatore - Fonte foto: Isaac Benhesed, Unsplash
Entrambi gli incentivi sono erogati nella misura del 50%.
Le agevolazioni fiscali del 50% e del 65% sono disponibili per l'installazione di caldaie a legna e a pellet (e quindi, a biomassa), mentre tra gli incentivi per gli impianti mini eolici è possibile sfruttare quello al 65% per i microgeneratori.
Incentivi mini eolico - Fonte foto: Zbynek Burival, Unsplash
I sistemi a biomassa, ad oggi, possono usufruire delle detrazioni del 50%, del 65% (in relazione agli impianti solari termici) e del Conto Termico.
Per quanto riguarda gli impianti mini eolici, ossia, i piccoli sistemi domestici che sfruttano l'energia del vento per la produzione di energia (per un massimo di 200 kW), sono presenti due incentivi molto interessanti, erogati dal Gestore dei Servizi Energetici:
Il contributo statale previsto per questa tipologia di impianto è invece l'agevolazione del 65% per i microgeneratori, per un importo massimo di 100.000€.
|
||