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Potersi permettere una casa è oramai un miraggio molto lontano per le famiglie italiane: la mancata liquidità di denaro e la scarsa disponibilità delle banche a concedere mutui hanno portato ad uno stallo del settore edilizio e immobiliare.
Per chi necessita comunque di uno spazio abitativo, le soluzioni sono rappresentate o dagli alloggi in social housing, dalla scelta di un appartamento in affitto, con il quale le spese sono più dilazionate e quindi più gestibili, o, qualora si possegga un terreno, dalla realizzazione di un'abitazione con la tecnica dell'autocostruzione.
L'autocostruzione è una speciale forma di processo edilizio con il quale si punta alla realizzazione di un manufatto senza dover ricorrere a figure terze, imprese o progettisti.
Più specificatamente l'autore della progettazione e della costruzione dell'opera sarà l'utente finale della stessa.
Questa tecnica ci riporta indietro negli anni quando non esistevano le figure tecniche oggi presenti in un cantiere: era lo stesso capo famiglia a cimentarsi nell'arte del costruire con risultati spesso molto buoni.
Dopo il boom edilizio degli anni Ottanta e Novanta, oggi la tecnica dell'autocostruzione è tornata in voga per due essenziali ragioni: la prima, come sopra descritto, di natura economica in quanto permette di risparmiare molto denaro, la seconda di carattere ambientale, in quanto i sempre più frequenti fenomeni sismici o legati ai cambiamenti atmosferici, hanno condotto cittadini e progettisti a ripensare alle tecniche e ai materiali per la progettazione di case più sicure.
Inizialmente diffusasi presso le comunità o i borghi sostenibili con l'obiettivo di riscoprire la propria identità e di sfruttare le risorse ambientali nel miglior modo possibile, l'autocostruzione si afferma sotto diverse forme, a seconda delle esigenze e delle capacità del singolo individuo.
Prima di descriverle nelle sue più diffuse forme, è necessario specificare che cimentarsi nell'autocostruzione non è capacità di tutti: è necessario avere dei rudimenti di costruzione, buona manualità, forza e organizzazione, nonché tutti gli strumenti e i mezzi necessari per garantire un ottimo manufatto realizzato in totale sicurezza.
Per autocostruzione tradizionale si intende il processo così come è stato pensato: il manufatto nasce per volere e opera del singolo individuo che si cimenta nell'arte del costruire, con risultati più o meno accettabili, sia dal punto di vista estetico che, aspetto ancora più importante, dal punto di vista costruttivo e strutturale.
Per evitare brutture o errori che potrebbero mettere in serio pericolo la vita degli utenti, si ricorre spesso, invece, all'autocostruzione guidata, cioè assistita dalla figura di uno o più esperti che guidano e indirizzano la costruzione dell'abitazione secondo le tecniche e le norme edilizie in vigore.
Infine segnaliamo la diffusione dell'autocostruzione associata che prevede la partecipazione di più attori che perseguono tutti l'obiettivo di dar vita a vere e proprie comunità.
Si tratta dell'unione di forza lavoro, ognuna con un compito ben preciso: in questo modo si crea uno spirito di squadra e una specializzazione tali da raggiungere l'obiettivo prefissato in minor tempo e con risultati soddisfacenti.
Come sopra specificato, il vantaggio primario dell'autocostruzione risiede nel risparmio economico: svolgendo le varie fasi di progettazione e costruzione in totale o parziale autonomia e non dovendo ricorrere a figure terze si risparmia sulla manodopera e sui servizi.
Un secondo e non trascurabile vantaggio è quello legato alla dimensione sociale e territoriale: poter scegliere la dimensione, la tipologia, i materiali e il luogo dove veder nascere la propria abitazione rende ancora più speciale il proprio progetto di vita, e, al contempo, più sicuri gli alloggi.
E, nel caso di autocostruzione associata, si favorisce l'aggregazione e la nascita di comunità legate dagli stessi ideali.
La diffusione delle autocostruzioni in Italia è legata agli aspetti normativi delle varie Regioni.
Non è ancora molto diffusa o comunque relegata in qualche piccola evoluta realtà a causa dell'incertezza normativa che ad essa si lega.
Ad oggi Emilia Romagna, Campania, Umbria e Toscana sono alcune delle Regioni che hanno promosso e sostenuto questi processi.
In Abruzzo, un esempio recente, legato al sisma del 2009, è dato dal Villaggio Eva di Pescomaggiore, nel quale un gruppo di volontari si è cimentato nella realizzazione di un borgo di case sostenibili realizzate in paglia.
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