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Limiti di spesa per detrazioni 50-65% e bonus mobili

Per la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie, quella sul risparmio energetico e il bonus mobili sono stabiliti diversi limiti massimi di spesa (o detrazione).
Pubblicato il

Detrazioni per interventi su immobili esistenti


limite spesa detrazioniLe principali detrazioni fiscali per lavori eseguiti su abitazioni esistenti sono ormai note: la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie (50%) e la detrazione per interventi volti al risparmio energetico (65%).

Oltre a queste detrazioni, dal giugno 2013 si è aggiunto il bonus mobili ed elettrodomestici, ossia una detrazione del 50% sull'acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare immobili oggetto di ristrutturazione per i quali si beneficia anche della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie.

Per ognuna delle detrazioni citate (ristrutturazioni, risparmio energetico e bonus mobili) esistono però dei limiti. Per alcune di esse sono stabiliti limiti massimi di spesa su cui calcolare la percentuale di detrazione. In altri casi si parla di limiti massimi di detrazione.

Bisogna quindi prestare attenzione alla differenza fra limite massimo di spesa e limite massimo di detrazione e capire quale dei due bisogna tenere in considerazione per la detrazione di nostro interesse.

I limiti stabiliti riguardano le singole unità immobiliari, comprensive delle pertinenze, o la parte comune dell'edificio oggetto dei lavori. Il contribuente che esegue lavori su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.

Vediamo di seguito i limiti stabiliti per ogni tipologia di detrazione fiscale.


Limiti per detrazione sulle ristrutturazioni edilizie


detrazione 50 limite spesaPer la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie è attualmente prevista una detrazione del 50% da calcolare su un importo massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. In questo caso si parla di importo massimo di spesa. Pertanto, spendendo 96.000 euro per una ristrutturazione edilizia, si potrà beneficiare di una detrazione pari a 48.000 euro (50% di 96.000 euro), da ripartire in 10 rate annuali di uguale importo (4.800 euro ciascuna).

Se invece si spende meno, ad esempio 20.000 euro per la ristrutturazione di un immobile, si potrà beneficiare di una detrazione del 50%, pari a 10.000 euro da ripartire in 10 rate annuali di pari importo (1.000 euro ciascuna).

Se si spende più del limite massimo di spesa, ad esempio 120.000 euro per la ristrutturazione di un immobile, si potrà sempre beneficiare di una detrazione del 50%, calcolata non sui 120.000 euro totali, ma sul limite massimo di spesa di 96.000 euro. Quindi una detrazione totale di 48.000 euro (50% di 96.000 euro) da ripartire in 10 rate annuali di pari importo (4.800 euro ciascuna).

Molti contribuenti spesso chiedono come considerare il limite di spesa di 96.000 euro qualora negli anni precedenti abbiano già beneficiato della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie e desiderino ora eseguire nuovi lavori sullo stesso immobile. Si considerano limiti separati di 96.000 euro per ogni lavoro? O per i nuovi lavori bisogna considerare le spese già effettuate in passato, in modo che la somma totale di tutti i lavori non superi i 96.000 euro?

La circolare dell'Agenzia delle Entrate N.17/E del 24 aprile 2015 è chiara in merito. Analizziamo alcuni passaggi: In caso di interventi che consistono nella mera prosecuzione di interventi iniziati in anni precedenti, ai fini del computo del limite massimo delle spese ammesse alla detrazione si tiene conto anche delle spese sostenute negli anni precedenti.

Quindi, se ad esempio nel 2014 è stato presentato un permesso di costruire per ristrutturazione, con avvio dei lavori e primi pagamenti nel 2014, altri lavori e altri pagamenti nel 2015 con fine lavori nel 2015, il limite massimo di spesa ammissibile è pari a 96.000 euro, da considerare complessivamente per tutti gli anni in cui si sono svolti i lavori che fanno capo al permesso di costruire presentato.

La circolare poi continua: il vincolo non si applica agli interventi autonomi, ossia non di mera prosecuzione, fermo restando che per gli interventi autonomi effettuati nel medesimo anno deve essere rispettato il limite annuale di spesa ammissibile. L'autonoma configurabilità dell'intervento è subordinata ad elementi riscontrabili in via di fatto, oltre che, ove richiesto, all'espletamento degli adempimenti amministrativi relativi all'attività edilizia, quali la denuncia di inizio attività ed il collaudo dell'opera o la dichiarazione di fine lavori.

Aiutiamoci con un altro esempio. Se nel 2013 vengono eseguite opere interne a un'abitazione di manutenzione straordinaria e nel 2015 vengono rifatti l'intonaco e la tinteggiatura esterna modificando materiali e/o colori esistenti, i due interventi sono considerati autonomi, poiché fanno capo a due pratiche edilizie differenti, una presentata e conclusa nel 2013 e l'altra presentata e conclusa nel 2015. Trattandosi di lavori eseguiti in due anni differenti, si considereranno due limiti massimi di spesa distinti: 96.000 euro per le opere interne del 2013 e ulteriori 96.000 euro per i lavori sulle facciate esterne del 2015.

Se invece i medesimi lavori (opere interne e lavori in facciata) sono eseguiti nello stesso anno, indipendentemente dal fatto che siano presentate due pratiche edilizie distinte o una sola pratica, si dovrà considerare un unico limite massimo di spesa per tutte le opere, pari a 96.000 euro totali.

Per un approfondimento su altri casi particolari inerenti il calcolo del limite di spesa massimo per la detrazione sulle ristrutturazioni rimando all'articolo Limite di spesa per detrazione 50%.


Limiti per detrazione su interventi di risparmio energetico


limite spesa detrazione 65Per la detrazione sul risparmio energetico sono invece stabiliti dei limiti massimi di detrazione. Tali limiti variano in base alle categorie di intervento individuate dalla detrazione:
- per interventi di riqualificazione energetica di interi edifici il limite massimo di detrazione è di 100.000 euro. Quindi considerando una percentuale di detrazione del 65%, l'importo da considerare come limite massimo di spesa è di 153.846 euro;
- per interventi sull'involucro degli edifici (tetto, pareti, serramenti, pavimenti controterra, schermature solari) il limite massimo di detrazione è di 60.000 euro. Quindi considerando una percentuale di detrazione del 65%, l'importo da considerare come limite massimo di spesa è di 92.307 euro;
- per l'installazione di panelli solari il limite massimo di detrazione è di 60.000 euro, quindi il limite massimo di spesa è di 92.307 euro;
- per gli impianti di climatizzazione invernale (caldaie a condensazione, pompe di calore, generatori a biomassa) il limite massimo di detrazione è di 30.000 euro, quindi il limite massimo di spesa è di 46.153 euro.

Anche in questo caso valgono i ragionamenti effettuati sulla detrazione sulle ristrutturazioni per spese inferiori o maggiori rispetto ai limiti.

Qualora si intendano eseguire interventi di risparmio energetico che rientrino in più categorie previste dalla detrazione, come ad esempio la sostituzione di serramenti e la sostituzione della caldaia, per definire il limite massimo di detrazione (e quindi di spesa) bisognerà considerare i due interventi separatamente. Nel caso citato si considereranno 60.000 euro di tetto massimo di detrazione per i serramenti e a parte altri 30.000 euro di tetto massimo di detrazione per la caldaia.


Limiti per bonus mobili ed elettrodomestici


bonus mobili limite spesaPer il bonus mobili ed elettrodomestici è prevista una percentuale di detrazione del 50% da calcolare su un importo massimo di spesa di 10.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Ritorniamo dunque a parlare, come per la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie, di limite massimo di spesa.

Se si spendono 8.000 euro per i mobili, si potrà beneficiare di una detrazione del 50%, pari a 4.000 euro da ripartire in 10 rate annuali di pari importo (400 euro ciascuna).

Se si spendono 12.000 euro per i mobili, si potrà sempre beneficiare di una detrazione del 50%, calcolata non sui 12.000 euro totali, ma sul limite massimo di spesa di 10.000 euro. Quindi una detrazione totale di 5.000 euro (50% di 10.000 euro) da ripartire in 10 rate annuali di pari importo (500 euro ciascuna).

Dopo le varie modifiche dei mesi passati, è stato definitivamente stabilito che il limite di spesa del bonus mobili non è collegato all'ammontare della spesa effettuata per i lavori di ristrutturazione edilizia. Il limite di spesa per il bonus mobili resta fissato a 10.000 euro, anche quando i lavori per i quali si beneficia della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie hanno un importo inferiore.


Quando si eseguono interventi che beneficiano di più detrazioni


In molti casi capita che vengano realizzati su un'unità immobiliare vari interventi che possono beneficiare di più detrazioni. Bisogna in tal caso specificare due questioni.

limite spesa detrazione 50 65 bonus mobiliLa prima riguarda interventi che possono contemporaneamente beneficiare della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie e di quella sul risparmio energetico, come ad esempio il rifacimento di un tetto isolato. In queste situazioni non è possibile cumulare le due detrazioni, ossia beneficiare per le medesime lavorazioni di entrambe le detrazioni fiscali. Bisognerà invece scegliere una delle due detrazioni.

L'altra questione riguarda l'esecuzione di più opere, alcune delle quali possono beneficiare della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie e altre che possono beneficiare della detrazione sul risparmio energetico. Ad esempio quando si eseguono opere di rifacimento completo di un bagno comprensive dell'impianto idro-sanitario e si sostituiscono i serramenti. Per le opere relative al bagno si potrà beneficiare della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie, mentre per la sostituzione dei serramenti, della detrazione sul risparmio energetico.

Come si considerano in questi casi i limiti massimi di cui abbiamo parlato prima? Sarà necessario redigere contabilità separate, una inerente le opere di ristrutturazione edilizia (bagno) e una inerente quelle di risparmio energetico (serramenti). Per le opere di ristrutturazione edilizia si considererà il limite massimo di spesa di 96.000 euro, mentre per le opere di risparmio energetico si considererà a parte un altro limite (in questo caso di detrazione) di 60.000 euro.

E se si comprano anche dei mobili? Si potrà beneficiare in aggiunta del bonus mobili, il cui limite massimo di spesa di 10.000 euro sarà da considerare separatamente rispetto alle spese sostenute per ristrutturazione e risparmio energetico.

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Commenti e opinioni



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Alert Commenti
  • Giovanni25
    Giovanni25
    Mercoledì 18 Marzo 2020, alle ore 16:41
    Sto eseguendo lavori di ristrutturazione in una casa bifamiliare divisa in due unità abitative, entrambe intestate a me.
    Per usufruire del bonus ristrutturazione per entrambe le unità e raddoppiare quindi il limite di spesa di 96.000 euro, devo obbligatoriamente mantenere separata la contabilità relativa a ciascuna unità abitativa o posso mantenerla unita?
    rispondi al commento
  • Nicola
    Nicola
    Domenica 28 Aprile 2019, alle ore 17:41
    Il tetto di spesa di 96.000 euro viene conteggiato di iva compresa o senza?
    rispondi al commento
  • Lello948
    Lello948
    Mercoledì 4 Luglio 2018, alle ore 09:59
    Molto interessante e sopratutto chiaro ed esaustivo.
    rispondi al commento
  • Antonella4
    Antonella4
    Sabato 24 Febbraio 2018, alle ore 13:05
    Avevo una casa che ho deciso di dividere in due appartamenti.
    Il mio irpef è di 4.000 euro annue le spese che vado a sostenere sia al 50% che al 65% e per i mobili devono essere massimo 80.000, vero?
    rispondi al commento
    • Arch.martinelli
      Arch.martinelli Antonella4
      Lunedì 26 Febbraio 2018, alle ore 11:11
      Esatto. Può comunque pagare con appositi bonifici per un importo superiore. Così, se nel corso dei 10 anni delle detrazioni il suo reddito dovesse aumentare e quindi anche il suo irpef, potrà beneficiare delle detrazioni in misura maggiore.
      rispondi al commento
    • Ale_jandro
      Ale_jandro Antonella4
      Martedì 27 Febbraio 2018, alle ore 11:20
      No sbagliato. Perché ci sono aliquote differenti. 80.000 euro di spesa se l'aliquota è del 50%, ma visto che c'è pure quella al 65%, il discorso cambia.Diciamo che la detrazione totale deve essere 40.000 euro, che diviso per 10 anni, fa 4.000 euro, se non hai già altre detrazioni, come interessi passivi di mutui, spese mediche ecc... 
      rispondi al commento
  • Twr1frz
    Twr1frz
    Domenica 3 Dicembre 2017, alle ore 18:29
    Gradirei sapere se il rimborso Irpef per la ristrutturazione è cumulabile per lavori effettuati su immobili diversi.
    Ovvero faccio un esempio:
    ho un immobile, nel 2018 lo ristrutturo, chiedo il rimborso (questo quindi parte al 50% per 10 anni dal 2019) nel 2019 lo vendo (dichiarando d'accordo con l'acquirente che le agevolazioni del rimborso restano in capo al venditore), ricompro nel 2019 altro immobili, lo ristrutturo, chiedo rimborso che parte dal 2020 e continuo così per altri anni.
    Ecco, questo rimborsi mi si sommano nella dichiarazione Irpef oppure non è possibile?
    rispondi al commento
    • Fanlouis
      Fanlouis Twr1frz
      Domenica 18 Febbraio 2018, alle ore 21:14
      Sono anche io nella stessa situazione. il caso non é contemplato in nessuna circolare dell'AE.  
      rispondi al commento
    • Ale_jandro
      Ale_jandro Twr1frz
      Lunedì 19 Febbraio 2018, alle ore 15:01
      Se paghi irpef a sufficienza secondo me non dovrebbero esserci problemi. Alla fine sono immobili separati con dati catastali diversi quindida non esperto dico si lo puoi fare. Guardate sempre su quanto irpef pagate e wuante detrazioni totali avete. 
      rispondi al commento
    • Arch.martinelli
      Arch.martinelli Twr1frz
      Giovedì 22 Febbraio 2018, alle ore 18:03
      Confermo la possibilità di sommare le detrazioni descritte. Ovviamente dovrà avere sufficiente capienza IRPEF.
      rispondi al commento
  • Ale_jandro
    Ale_jandro
    Domenica 3 Settembre 2017, alle ore 09:54
    Ristrutturazione edilizia totale di un immobile che verrà demolito e ricostruito. Quindi le detrazioni essendo cumulabili posso beneficiare del50% su max 96.000 € RISTRUTTURAZIONE EDILIZIAfino all'80% su max 96.000  SISMABONUS65% con max 100.000 € RISPARMIO ENERGETICO Corretto?
    rispondi al commento
    • Gaussseidel
      Gaussseidel Ale_jandro
      Mercoledì 7 Novembre 2018, alle ore 11:42
      Sono nella stessa situazione, mi piacerebbe avere una risposta...
      rispondi al commento
      • Ale_jandro
        Ale_jandro Gaussseidel
        Giovedì 8 Novembre 2018, alle ore 08:25
        Confermata la cumulabilita' . L'ingegnere, l'altro giorno, mi ha detto che posso recuperare circa 130 mila..... 
        rispondi al commento
        • Gaussseidel
          Gaussseidel Ale_jandro
          Giovedì 8 Novembre 2018, alle ore 09:03
          Grazie mille. Ipotrticamente la cifra potrebbe essere addirittura superiore alla sua giusto?
          rispondi al commento
  • Claudio
    Claudio
    Venerdì 12 Maggio 2017, alle ore 19:09
    Ho ristrutturato un appartamento. 92.000 euro di spese di ristrutturazione edilizia, più 25.000 euro di spesa per  impianti termici e infissi a risparmio enegetico e inoltre, 10.000 euro di spese per acquisto mobili. Infine 2700 euro per tende per schermo solare.
    Posso detrarre tutto, oppure solo fino al tetto dei 96.000 euro?
    rispondi al commento
    • Sara.m.
      Sara.m. Claudio
      Domenica 11 Giugno 2017, alle ore 14:23
      Può detrarre tutto, rispettando per ogni detrazione i limiti previsti.
      rispondi al commento
      • Francesco
        Francesco Sara.m.
        Lunedì 10 Luglio 2017, alle ore 13:25
        Se non ho capito male non vi è un cumulo di limte tra ristrutturazione e risparmio energetico: si può beneficiare sullo stesso immobile su lavori diversi del limite di 96.000 di spesa per ristrutturazione e di 100.000 di detrazione per risparmio energetico. Al numero verde dell'Agenzia delle entrate mi hanno invece, erroneamente, detto che nel limite di 96000 devono rientrare entrambi gli interventi.Grazie Francesco
        rispondi al commento
        • Sara.m.
          Sara.m. Francesco
          Martedì 11 Luglio 2017, alle ore 11:57
          Esatto, le detrazioni sono cumulabili, purchè applicate su lavori diversi. Quanto le hanno detto è errato. Può trovare conferma sulle guide agenzia entrate sulle detrazioni scaricabili sul sito dell'agenzia entrate.
          rispondi al commento
  • Dario
    Dario
    Lunedì 6 Giugno 2016, alle ore 16:28
    Devo fare una ristrutturazione in una casa che in comproprietà mia e di mia moglie.

    Per usufruire della detrazione chi dei due comproprietari deve effettuare il bonifico sull'ammontare dei lavori ?

    Poniamo che debba fare 50.000 euro di lavori e i bonifici siano fatti 30.000 euro dal sottoscritto e 20.000 euro da mia moglie: nella dichiarazione posso mettere 25k a testa o sono proprio obbligato a seguire gli importi del bonifico.

    Lo chiedo perché io e mia moglie siamo in regime di comproprietà anche se i 730 vengono presentati separatamente.
    rispondi al commento
    • Ale_jandro
      Ale_jandro Dario
      Domenica 3 Settembre 2017, alle ore 09:44
      Attenzione ci deve essere congruenza tra l'intestazione della fattura e il beneficiario del bonifico. Non si possono certo mettere importi diversi o personalizzati...
      rispondi al commento
  • Andreafz1
    Andreafz1
    Lunedì 9 Maggio 2016, alle ore 22:29
    Buongiorno, sto studiando l'intervento di ristrutturazione di un immobile che consisterebbe in circa 150000? di lavori, dei quali 90000? in ristrutturazioni edilizie e circa 60000? in efficentamento energetico, questo vuol dire che sui 90000? posso usufruire del50% di bonus, e sui 60000? posso usufruire del 65% di bonus?E' corretto?Grazie dell'attenzione,Andrea B.
    rispondi al commento
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