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Cucina sostenibile

Un consapevole utilizzo degli elettrodomestici e l'abitudine a comportamenti corretti possono aiutarci a rendere la nostra cucina più sostenibile per l'ambiente.
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cucinaLa cucina è senza dubbio la stanza della casa con il maggiore impatto ambientale. Notevoli sono infatti i consumi di energia e di acqua, ma non dimentichiamo anche l'uso di detersivi e la produzione di rifiuti. Vediamo allora qualche accorgimento per un uso consapevole ed ecologico della cucina.

Utilizzo sostenibile degli elettrodomestici


I consumi energetici degli elettrodomestici della cucina costituiscono gran parte dei consumi elettrici domestici. In precedenti articoli abbiamo già visto come risparmiare energia con il frigorifero ed anche ogni quanti anni diventa conveniente sostituirlo.

Abbiamo anche preso in esame l'idea di una designer tedesca, Ursula Tischner, che nella sua tesi di laurea in disegno industriale ha studiato l'idea di dotare il frigorifero di una presa d'aria esterna per raffreddarlo ecologicamente durante i mesi invernali.

Inoltre ci siamo soffermati sulle regole di comportamento per un uso sostenibile dellalavastoviglie e del forno, considerando anche quando è preferibile l'utilizzo del forno tradizionale rispetto a quello a microonde. In aggiunta a quanto già detto per il forno, vorrei ricordare che sono preferibili i fornelletti di piccole dimensioni perché hanno meno volume d'aria da mantenere a temperatura elevata.



Utilizzo sostenibile dei fornelli


fornelliQuando si può scegliere la tipologia del piano cottura, in genere è più vantaggioso installare un tradizionale fornello a gas rispetto ad una piastra a induzione. Per i piani di cottura a gas sono inoltre preferibili modelli dotati di bruciatori ad alto rendimento, che assicurino una corretta combustione e la stabilità della fiamma. Una verifica della buona funzionalità del bruciatore consiste nel controllare il colore della fiamma. Una fiamma azzurra e regolare segnala un corretto processo di combustione, una fiamma gialla e irregolare è invece un segnale negativo.

La costante pulizia del bruciatore è un altro accorgimento importante. Infatti, incrostazioni di residui di cibo possono ostruire la fiamma e diminuire il rendimento del fornello.

Ad ogni bruciatore va poi assegnata una pentola dalle giuste dimensioni. Permettere alla fiamma di uscire dal diametro della pentola è uno spreco energetico, oltre che essere dannoso per la pentola e per le pietanze al suo interno che tendono facilmente a bruciare.

Ci sono poi altre regole di comportamento relative alla scelta delle pentole. Per limitare i tempi di cottura e quindi le emissioni di monossido di carbonio, è preferibile servirsi della pentola a pressione o cucinare usando spesso i coperchi, soprattutto per portare l'acqua ad ebollizione. Ottimo è anche il rendimento delle piastre in ghisa, che tendono a mantenere il calore accumulato e a utilizzarlo al meglio per la cottura.

Quanti di voi, poi, quando cucinano la pasta, sono abituati a riempire la pentola utilizzando l'acqua calda del rubinetto? Quest'abitudine sarebbe da eliminare, poiché l'energia richiesta alla caldaia per scaldare l'acqua è sicuramente superiore a quella utilizzata dal fornello.

Tra le varie soluzioni sostenibili per i fornelli ricordo anche le cucine a biogas, di cui abbiamo già parlato in un articolo precedente.



Utilizzo sostenibile dell'acqua in cucina


lavelloUn ottimo accorgimento da applicare al rubinetto è l'aeratore a basso flusso, che miscela l'acqua corrente con aria, aumentandone la capacità di risciacquo e quindi facendone usare meno. Ultimamente quasi tutti i nuovi rubinetti ne sono dotati.

Quando invece si decide di lavare i piatti nel lavandino è sempre utile tappare il fondo per formare una vasca d'acqua insaponata ed utilizzare l'acqua corrente solo per risciacquare i piatti. Qualcuno addirittura riutilizza l'acqua di cottura della pasta per lavare i piatti perché sembra che l'amido abbia potere sgrassante.



Ridurre i rifiuti in cucina


raccolta differenziataPer limitare i rifiuti che escono dalla nostra cucina dobbiamo partire dalla spesa. Cerchiamo di munirci sempre di shopping bags riutilizzabili e, quando acquistiamo, optiamo per alimenti preferibilmente a km zero, a filiera corta, senza imballaggi e di stagione.

A tal proposito, negli ultimi tempi molte famiglie si stanno iscrivendo ai GAS, ovvero Gruppi di Acquisto Solidale, che effettuano ordini di alimenti per gruppi di persone rivolgendosi ai coltivatori diretti.

Sul tema degli imballaggi, ricordiamo che per alcuni prodotti, come i detersivi, ora è possibile comprare ricariche per dispenser o servirsi dei distributori alla spina.

Non tralasciamo da ultimo la raccolta dei rifiuti differenziata e la possibilità di realizzare compost per il giardino o le piante di casa utilizzando i rifiuti organici della cucina. Segnalo a riguardo alcuni sistemi di compostaggio in contenitori di piccole dimensioni che si possono tenere all'interno dello spazio abitativo e la cui descrizione è già stata affrontata in altro articolo.

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