|
La decomposizione di sostanze organiche produce biogas, che più comunemente chiamiamo metano e che utilizziamo per alimentare i normali fornelli a gas della cucina.
In alcune zone del mondo, in particolar modo quelle in via di sviluppo, questo fenomeno è abbastanza conosciuto e sfruttato.
Molti, infatti, sono coloro che con tecniche fai da te si arrangiano a produrre combustibile per alimentare la cucina a costi ed emissioni zero.
L'impianto-tipo si compone di un primo contenitore in cui si fanno convogliare i rifiuti organici sminuzzati e addizionati di un po' d'acqua.
Questo contenitore funge da fermentatore ed è munito sul fondo di un rubinetto di spurgo per l'eliminazione del liquame, che avverrà successivamente al processo di fermentazione.
Il medesimo contenitore è poi collegato mediante una tubazione ad un altro contenitore in cui viene raccolto il biogas derivante dalla fermentazione.
Al raccoglitore sono infine applicati un rubinetto collegato direttamente ai fornelli ed una valvola di sfogo.
Oltre agli impianti fai da te, esistono alcuni brevetti.
Ad esempio, in India, molte famiglie hanno sperimentato il Compact Digester progettato dall'Appropriate Rural Technology Institute di Maharashtr.
Si tratta di un sistema analogo a quello sopra descritto e che produce gas per la cottura degli alimenti e per l'acqua calda sanitaria sfruttando scarti organici.
Ne derivano così una diminuzione dei rifiuti da smaltire e un costo pari a zero per l'alimentazione dell'impianto.
Il Compact Digester necessita per la sua installazione di una superficie di circa 2 mq e si può collocare sia all'esterno che all'interno di casa, poiché non produce odori. Inoltre, è da specificare che non produce scarti perché il liquame può essere utilizzato come fertilizzante da giardino.
Anche in alcuni Paesi occidentali la produzione di biogas da scarti della cucina sta diventando un tema di interesse.
La Svezia, ad esempio, si è posta l'obiettivo di trasformare in biogas buona parte degli avanzi alimentari.
A tal proposito, in alcuni quartieri si sta mettendo a punto un sistema di convogliamento dei rifiuti separato dalla fognatura.
Ogni famiglia getterà direttamente dalla propria cucina gli avanzi all'interno di apposite tubazioni, che raccoglieranno tutti i rifiuti in un unico impianto dal quale si produrrà biogas successivamente sfruttabile per vari usi.
Nel caso descritto il biogas non verrà utilizzato solo per le cucine, ma anche per riscaldare e per il funzionamento dei veicoli.
Alla luce di queste informazioni e non potendo ancora contare, in Italia, su impianti di quartiere come quelli svedesi, ho provato a cercare impianti da poter applicare in sicurezza alle nostre cucine.
Con grande delusione ho constatato l'esistenza di pochissimi sistemi.
Fra questi, vi segnalo la bio-digester kitchen di Philips.
Si tratta di un blocco cucina che autoproduce metano.
È composto da un ripiano per tagliare il cibo munito di lavabo con rubinetto, un piano cottura a gas, ed un serbatoio in cui avviene la produzione di biogas.
Per realizzarlo sono stati scelti pochissimi materiali: il rame, la ghisa, il vetro e il bambù.
Oltre all'utilizzo per il piano cottura, il sistema accende una lampada per l'illuminazione e scalda l'acqua per altri usi domestici. Il design è semplice e decisamente contemporaneo.
La bio-digester kitchen fa parte del progetto più ampio, la Microbial Home, studiato da Philips, di cui fanno parte anche altri dispositivi per la casa molto interessanti sotto il profilo della sostenibilità.
Un altro esempio che vorrei citare è la Cyclical kitchen, ideata dallo studio di design belga Intrastructures.
Questi designers, oltre curare l'aspetto estetico dei loro progetti, hanno un'attenzione particolare per l'ambiente e per l'interpretazione delle esigenze odierne.
La Cyclical kitchen è un blocco cucina completo, fatto ad isola, dove gli impianti sono studiati a vista.
Il funzionamento della cucina ecologica è dunque ritenuto esteticamente accattivante, ma è anche da osservare e capire.
Oltre all'equipaggiamento tradizionale (lavello, fornelli, frigorifero e ripiani), la cucina è munita del sistema di produzione di biogas da rifiuti organici.
Il contenitore per la fermentazione è posizionato in orizzontale sotto il piano di lavoro ed è collegato al serbatoio trasparente di raccolta del biogas.
Questi ultimi due progetti, collocando la produzione di metano all'interno dei locali abitati, fanno intendere che con un'opportuna progettazione e le dovute attenzioni è possibile produrre metano in sicurezza e senza la diffusione di cattivi odori dovuti alla fermentazione.
Speriamo che in futuro compaiano molti altri progetti come questi.
|
||