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Cappotto termico eseguito a norma di legge

Il cappotto termico nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di contenimento di consumi energetici e norme del codice civile con materie innovative.
Pubblicato il

Cappotti termici per ridurre i consumi energetici


Tra i sistemi utili a ridurre i consumi energetici degli edifici, il sistema cappotto rappresenta una soluzione capace di realizzare riduzioni sensibili dei consumi energetici anche oltre il 30%.
Con il cappotto termico è possibile intervenire sia su edifici nuovi, sia su costruzioni da ristrutturare.

Tale intervento, oltre a ridurre i consumi e a proteggere l'edificio dalle aggressioni atmosferiche, apporta una serie di miglioramenti relativi al comfort abitativo.

Il cappotto termico
L'isolamento a cappotto è l'intervento più performante per realizzare nuovi edifici a basso consumo energetico e si rivela ideale per l'efficientamento di immobili in fase di ristrutturazione. Infatti, grazie alla sua applicazione si ottengono ambienti confortevoli anche riducendo l'utilizzo del riscaldamento nei periodi invernali, oltre a limitare l'impiego del condizionamento nei periodi estivi.

Chi ha sperimentato la differenza tra la situazione abitativa prima e dopo l'applicazione del sistema a cappotto, ha certamente constatato come alcuni problemi evidenti, quali la presenza di muffe e condensa sulle pareti interne, vengono eliminati grazie al nuovo equilibrio termico raggiunto dalle pareti perimetrali dopo l'applicazione dell'isolante.

Per i motivi sopra esposti, oltre alle agevolazioni fiscali previste dalle leggi vigenti in tema di contenimento dei consumi energetici, ormai la diffusione del sistema citato avviene da diversi anni, con applicazioni già realizzate nei Paesi a clima più rigido da diversi decenni.

Un sistema a cappotto esterno comporta una maggiorazione degli spessori delle pareti perimetrali, variabili a secondo del calcolo termico effettuato, il quale, in rapporto al tipo di edificio e alla tipologia costruttiva delle pareti perimetrali, con particolare attenzione ai materiali impiegati, fornisce lo spessore di isolante da applicare.


Cappotto termico e deroghe particolari


In seguito a tali risultati, dovendo intervenire dall'esterno, inevitabilmente occorre aumentare la volumetria fuori terra unitamente a una riduzione delle distanze da confini e fabbricati limitrofi.

Per evitare contenziosi in merito alle norme che regolano il rispetto delle distanze tra edifici, è stato emanato il decreto legislativo N.102 del 2014 di attuazione della direttiva 2012/27/UE in materia di efficienza energetica.

Costruzioni su confine
Con il provvedimento citato, è possibile derogare alle norme che stabiliscono l'entità di volumetrie, superfici coperte, distanze tra edifici, a condizione che l'intervento da realizzare, garantisca il raggiungimento di un determinato grado di efficienza energetica.

Con riferimento agli edifici di nuova costruzione, è possibile usufruire dei benefici del decreto citato, qualora venga certificato un intervento capace di raggiungere una riduzione del 20% dell'indice di prestazione energetica, previsto dal DLgs N.192/2005.

Il decreto in questi casi prevede la possibilità di un aumento di spessore massimo di 30 cm per le pareti perimetrali, 15 cm di altezza per i solai intermedi. Il cappotto termico non deve superare il 30 cm di spessore; in caso contrario l'eccedenza entrerà in volumetria.

Cappotto a confine
Analogamente per le distanze dai confini e dai fabbricati limitrofi, la deroga di 30 cm rimane l'elemento costante a cui si può far riferimento.

Per gli edifici esistenti, qualora si intenda procedere con un intervento di efficientamento energetico, le deroghe citate si applicano solo se l'intervento da realizzare riesce a garantire una riduzione del 10% del valore dei limiti di trasmittanza previsti dal DLgs.192/2005.

Per i non addetti ai lavori si ricorda che per trasmittanza si intende quella termica, ossia la capacità di un metro quadrato di parete di disperdere calore in presenza di una differenza di temperatura di un grado tra interno ed esterno.

Pertanto, quando occorre valutare la bontà dal punto di vista termico di un isolante è bene tener conto del fatto che quelli più performanti hanno un valore di trasmittanza basso.

A tal proposito è necessario chiarire come le deroghe citate, specialmente in materia di distanze tra gli edifici, non possono derogare le norme del codice civile.

Si capisce bene come l'applicazione di tale deroga alle distanze in alcuni casi potrebbe creare delle situazioni di illeggittimità tali da innescare contenziosi, peraltro, di esito già scontato.

Si pensi a un fabbricato già disposto su un confine: in una tale situazione, l'aumento di 30 cm dello spessore del paramento murario, comporterebbe uno sconfinamento nella proprietà limitrofa, non consentito dal codice civile, salvo diverso accordo tra le parti.

Altre situazioni a rischio sono rappresentate dal rispetto delle distanze relative alle vedute laterali: un aumento dello sporto di una veduta comporta inevitabilmente una violazione di un diritto fondamentale.


Cappotto termico speciale per casi particolari


In questi casi particolari, occorre ricorrere a due tipologie di interventi alternativi:
-il primo ricade nella possibilità di poter concludere con la parte frontistante un accordo ben preciso, con patti e condizioni riportati in un atto scritto, in cui vengono illustrate le condizioni dell'intervento, unitamente alle modalità di risarcimento da corrispondere al proprietario del bene limitrofo.

- Quando non è possibile raggiungere alcun accordo con la parte confinante, occorre impiegare prodotti più performanti capaci di ottenere un buon isolamento a fronte di spessori applicati molto ridotti.

Isolante per cappotto sottile actis 3
Per l'esterno e per l'interno una valida alternativa ai soliti cappotti può essere rappresentata dall'impiego di prodotti come resine e rasanti molecolari, che con pochi millimetri di spessore sono capaci di raggiungere un buon isolamento termico, oltre a fornire i seguenti vantaggi pratici ed economici:

- riduzione dei tempi di intervento;

- riduzione massima di ogni tipo di disagio relativo all'applicazione, peraltro poco invasiva;

- costi competitivi in rapporto ai tradizionali tipi di cappotti spessorati;

- eliminazione di tutte le problematiche relative allo spostamento di infissi e registrazione delle soglie e relativi accessori.

Cappotto actis triso
Tra i sistemi a ridotto spessore più performanti Skudoklima rappresenta un metodo efficiente e pratico che sfrutta gli innovativi sistemi basati su materiali nanocompositi.

Il sistema SkudoKlima, offre due prodotti di moderna concezione nanotecnologica per la coibentazione, una resina e un rasante di pochi millimetri di spessore, costituiti da molecole di grandezza inferiore ad un miliardesimo di metro che penetra a fondo nelle microporosità delle pareti e assicura standard di mantenimento della temperatura elevati.

Grazie all'impiego della nanotecnologia, è possibile operare su particelle molto più piccole delle porosità del supporto da trattare. Ciò consente al prodotto di penetrare all'interno della struttura del materiale da costruzione, realizzando di fatto un nuovo materiale con caratteristiche prestazionali elevate dal punto di vista termico.


In particolarte, la resina SkudoKlima penetra nelle porosità del muro realizzando una specie di rete fittissima capace di rivestire in tutta la sua profondità il supporto su cui è applicata, modificandone la sua struttura.

Grazie alla possibilità di poter applicare i due prodotti all'esterno e all'interno di una stessa parete, è possibile con pochi millimetri di spessore, raggiungere fattori di isolamento notevoli.
Con i prodotti descritti si possono isolare pareti verticali in interno ed esterno, soffitti, balconi, strutture in calcestruzzo.

La facilità di applicazione della resina in oggetto è tale da consentire a chiunque la sua applicazione utilizzando un rullo a pelo corto, una volta trattata la parete è possibile rifinirla con la vernice desiderata. iIn questo modo, muffe e altre conseguenze dei fenomeni di condensa sono praticamente scongiurate.

Applicazione rasante skudoclima
Quando è possibile occupare pochi centimetri di spessore, si possono utilizzare gli isolanti termoriflettenti stratificati del tipo ACTIS Triso, con i quali è possibile ridurre gli spessori di isolamento rispetto ai cappotti tradizionali.

Gli isolanti sottili multistrato riflettenti sono degli isolanti tecnici a basso spessore, sono costituiti da una serie di film riflettenti con interposti dei materiali separatori di diverso tipo, comunemente ovatte, schiume o simili.

Queste composizioni di elementi permettono di riflettere l'irraggiamento termico. Praticamente è lo stesso principio che caratterizza l'efficienza dei doppi vetri e delle coperte termiche impiegate in ogni tipo di calamità in cui è necessario proteggere quanto prima le persone soccorse dall'aggressione degli eventi atmosferici.

In generale, possiamo affermare che a parità di efficacia termica, gli isolanti sottili multistrato riflettenti consentono un isolamento da 3 a 5 volte più sottile (lame d'aria comprese) rispetto agli isolanti spessi tradizionali.

Personalmente, non potendo valutare con esattezza le caratteristiche di sicurezza dei prodotti nanocomposti, preferisco per il momento applicare gli isolanti ultrasottili riflettenti di cui si conoscono molto più approfonditamente le caratteristiche dei materiali applicati.

L'impiego di isolanti sottili, risolve i problemi di isolamento delle parti meno accessibili di un edificio e di quelle che per motivi particolari non possono essere maggiorate ulteriormente nel loro spessore, evitando il più delle volte onerosi interventi accessori, nel rispetto dell'ambiente interno ed esterno.

riproduzione riservata
Cappotto termico e limiti di legge
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Commenti e opinioni



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Alert Commenti
  • Arch.oliva
    Arch.oliva
    Lunedì 28 Febbraio 2022, alle ore 12:24
    Non esiste uno specifico spessore che contraddistingue un cappotto termico ma la sua efficienza nel far aumentare di due classi energetiche la condizione anteoperam.
    rispondi al commento
  • Gabriela
    Gabriela
    Sabato 26 Febbraio 2022, alle ore 17:33
    Ho fatto un cappotto con un isolante di  8cm, ma il comune me lo passa come rivestimento perché dicono che deve essere di almeno 10cm per essere considerato capotto.
    rispondi al commento
    • Ottelligiada
      Ottelligiada Gabriela
      Lunedì 28 Febbraio 2022, alle ore 10:07
      Se gli 8 cm contribuiscono ad avere la trasmittanza termica prevista da Legge, è da considerarsi a tutti gli effetti cappotto termico.
      Dovresti sicuramente avere una relazione Legge 10 che lo specifica, necessaria anche per avere lo scomputo del volume.
      rispondi al commento
  • Chiara
    Chiara
    Mercoledì 25 Agosto 2021, alle ore 15:05
    Abito in una villetta a schiera e i vicini (confinanti con noi) hanno  intenzione di mettere il cappotto termico di 30cm. È consentito?
    Nell'articolo leggo infatti "Altre situazioni a rischio sono rappresentate dal rispetto delle distanze relative alle vedute laterali: un aumento dello sporto di una veduta comporta inevitabilmente una violazione di un diritto fondamentale."
    Per noi difatti comporterebbe una diminuzione della visuale.
    Chiara
    rispondi al commento
  • Ottelligiada
    Ottelligiada
    Mercoledì 11 Settembre 2019, alle ore 08:29
    Ho un quesito per quanto riguarda l'installazione di cappotto su edificio esistente. Come ci si comporta con la questione volume?
    il dlgs 102/2014 purtroppo, all'articolo riguardante gli edifici esistenti, non fa riferimento allo scomputo del volume, ma prevede la sola deroga a distanze.
    Io sono nella situazione che ho un edificio vecchio, cubatura totalmente esaurita, sulla quale la proprietà vorrebbe mettere del cappotto. La normativa, così com'è, non mi permette di procedere con i lavori perché non ho volume disponibile!
    non è un controsenso? Lo scomputo del volume non avrebbe più senso per gli edifici esistenti? bisognerebbe incentivare chi vuole coibentare l'esistente, o no? solo delle deroghe alle distanze che me ne faccio?
    rispondi al commento
    • Luigio1
      Luigio1 Ottelligiada
      Sabato 9 Maggio 2020, alle ore 00:10
      Quesito interessante e molto comune: hai avuto risposte?
      rispondi al commento
      • Ottelligiada
        Ottelligiada Luigio1
        Lunedì 11 Maggio 2020, alle ore 09:59
        Sono riuscita a scovare una legge regionale del 96, dove un articolo fa esplicito riferimento agli edifici esistenti
        rispondi al commento
        • Antoniobenenati
          Antoniobenenati Ottelligiada
          Martedì 24 Novembre 2020, alle ore 11:47
          Puoi fornirci gli estremi di questa legge regionale del 96??? 
          rispondi al commento
          • Ottelligiada
            Ottelligiada Antoniobenenati
            Martedì 24 Novembre 2020, alle ore 18:27
            Legge regionale Veneto 21/1996
            rispondi al commento
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