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Quando si parla di sistema di ventilazione la prima idea che ci sovviene è quella legata ai flussi d'aria schematizzati secondo quello che comunemente è conosciuto come effetto camino. Gli schemi classici indicano con l'ausilio di frecce colorate, il moto dell'aria.
Il principio di funzionamento di una copertura ventilata è esattamente coincidente con quello di un condotto dell'aria, che presenta un ingresso, in questo caso la gronda, e un'uscita posta in prossimità della falda.
Questo condotto se riscaldato sulla superficie esterna genererà al suo interno una serie di processi che riguardano la circolazione dell'aria e il trasferimento di calore. Il corretto funzionamento di una copertura ventilata realizzata secondo questo sistema è legato essenzialmente alla dimensione del canale di ventilazione, da cui dipenderà di conseguenza anche la velocità di movimento dell'aria al suo interno.
Se si considera una coperture in coppi, confrontando varie tipologie che differiscono tra loro per parametri costruttivi, si è arrivati a definire che per queste tipologie di coperture che sono tipiche della nostra tradizione costruttiva non vale il riferimento al sistema di ventilazione così come lo abbiamo spiegato precedentemente.
Infatti quando parliamo di coperture realizzate con coppi, la ventilazione risulta essere legata solo parzialmente alla dimensione del condotto, dove per condotto in questo caso s'intende lo spazio che intercorre tra le tegole e il sottotetto. Questo fenomeno della ventilazione è dipendente per buona parte dalle caratteristiche di permeabilità del manto all'aria.
Quindi per ottenere il massimo rendimento termico in una copertura ventilata, cioè per avere la massima portata d'aria nell'intercapedine e quindi la massima quantità di calore asportato dovremmo verificare che siano rispettate alcune condizioni.
Innanzitutto le aree d'ingresso e di uscita dell'aria dovranno essere quarto più grandi possibili in modo da minimizzare cadute di pressione dovute alle ostruzioni che potrebbero esserci in ingresso ed in uscita. Poi la sezione del condotto dovrà essere sufficientemente grande, così come la pendenza della copertura dovrà essere abbastanza elevata.
Se vengono rispettati tutti questi parametri la ventilazione che si ottiene è ottimale, e quindi durante la stagione estiva il tetto realizzato con i coppi in laterizio costituisce un buon mezzo di dissipazione del calore.
Questo sistema di copertura con i coppi può risultare una soluzione valida al problema della ventilazione. Sono stati fatti degli studi relativi ad alcuni tipi di coperture in coppi, facendo riferimento anche ai materiali utilizzati
I tipi scelti sono stati seguenti: un sistema ventilato con coppi realizzato con una culla di alloggiamento in polipropilene e una foratura inferiore per il passaggio di aria; sistema ventilato con coppi realizzato con una culla di alloggiamento in metallo e una foratura inferiore; sistema ventilato con coppi realizzato con distanziatori metallici atti a definire uno spazio ventilato di sezione maggiore rispetto ai precedenti; sistema di copertura con microventilazione e coppi in appoggio al manto di copertura; sistema di copertura non ventilato e non microventilato con malta cementizia per il fissaggio dei coppi.
A seguito di questo è stata eseguita un'analisi termica, dalla quale poi sono state tratte delle considerazioni relativamente al comportamento e al conseguente consumo energetico durante la stagione invernale e durante quella estiva.
Per quanto riguarda il periodo invernale l'arco temporale riguarda i mesi che vanno da novembre a febbraio.
Per eseguire l'analisi è stato fornito calore al sottotetto secondo uno schema tipo di riscaldamento di circa 8 ore, suddiviso tra mattina e pomeriggio così da cercare di simulare la condizione reale, cercando di capire a quanto ammontava il flusso disperso di calore attraverso i pacchetti di copertura.
Il comportamento di tutte le tipologie rispetto all'apporto di calore interno è lo stesso, cioè durante il giorno le coperture seguono l'innalzamento delle temperature dell'aria interna per l'apporto di calore fornito.
Questo accade principalmente al mattino, durante il pomeriggio invece si assiste ad un comportamento differente poiché si avverte anche se in maniera lieve la differenza di temperatura tra interno ed esterno.
Questo ci fa capire come questo tipo di coperture con i coppi sono un buon modo per evitare la dissipazione di calore.
Quando però viene spento l'impianto di riscaldamento la copertura tende a raffreddarsi più rapidamente, ma la presenza dei laterizi con la loro inerzia termica ritardano in modo consistente questo fenomeno.
Durante la stagione estiva la capacità dissipativa delle coperture ventilate subisce dei cambiamenti.
Abbiamo esattamente il comportamento opposto, notiamo come si ha qualche difficoltà a dissipare il calore accumulato per irraggiamento durante il giorno.
In definitiva, le coperture ventilate appaiono garantire, una effettiva dissipazione del calore in estate, più che in inverno, quindi possono essere una soluzione semplice da adottare.
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