Un elettrodotto sottomarino

Tra le fonti di produzione energetica rinnovabili che hanno un impatto nullo sull'ambiente, l'energia eolica rappresenta una delle soluzioni più interessanti.

Il Gruppo Moncada Costruzioni di Agrigento, quinto produttore italiano di energia eolica, ha recentemente ottenuto il via libera dal consiglio dei Ministri albanese per realizzare e gestire un elettrodotto sottomarino che verrà installato fra la costa italiana e quella albanese, nel tratto di mare del Canale d'Otranto situato tra Valona e Brindisi Sud.

Il progetto prevede un costo di 240 milioni di euro per la sua realizzazione ed avrà una tensione di 400 kV.
L'elettrodotto avrà una lunghezza complessiva di 145 km, di cui 14 km saranno interrati nel suolo italiano, 1 km nel suolo albanese e i restanti 130 km saranno sottomarini a una profondità di circa 900 metri.

L'obiettivo del progetto è quello di incrementare il rapporto di import-export di produzione energetica tra l'Italia e la penisola balcanica e, in particolare, il Gruppo Moncada produrrà energia sul suolo albanese per poi importarlo in Italia.
Infatti l'elettrodotto sarà collegato ad una centrale elettrica già precedentemente autorizzata dal governo albanese che, con la sua capacità di 500 MW diventerà la più grande centrale eolica mai costruita in Europa.

Tuttavia questo non sarà probabilmente l'unico progetto destinato ad unire con un elettrodotto le due sponde dell'Adriatico.
Infatti già Terna ha firmato un accordo con il gestore elettrico croato Hep-Ops per uno studio di fattibilità relativo ad una interconnessione sottomarina, seguito da un accordo tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la società elettrica Montenegrina Eucg per un altro studio di fattibilità analogo.