Sanatoria catastale

La manovra finanziaria approvata ieri contiene, tra le altre misure, una nuova forma di condono edilizio.
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Nonostante le smentite degli scorsi giorni, la manovra finanziaria 2011-2013 da 24 miliardi di euro approvata ieri sera in Consiglio dei Ministri contiene una sorta di condono edilizio, anche se è piu' corretto definirlo sanatoria catastale.

Foto aereaIn effetti è già da un paio di anni che l'Agenzia del Territorio sta svolgendo delle ricerche in base alle quali risultano circa due milioni i cosiddetti immobili fantasma, cioè quelli del tutto sconosciuti al Catasto.
A questo risultato si è giunti sovrapponendo fotografie aeree a mappe catastali e, a tutt'oggi, sono 518.000 gli immobili per i quali è stata presentata l'istanza di regolarizzazione.
Questi fabbricati dovrebbero essere dichiarati al catasto entro il prossimo 15 luglio, termine dopo il quale scatteranno regolarizzazioni d'ufficio, con spese e sanzioni relative.
Ma è difficile pensare che entro il 15 luglio verranno presentate tutte le domande, per cui la sanatoria prevista in Finanziaria dovrebbe anche evitare i lunghi contenziosi che potrebbero seguire alle regolarizzazioni d'ufficio.

La domanda di regolarizzazione, sottoforma di aggiornamento catastale, dovrà essere presentata entro il 31 dicembre e consentirà il pagamento delle imposte dovute dal primo gennaio 2009, riducendo di un terzo le sanzioni previste dalla normativa vigente.
Se la domanda di sanatoria non verrà presentata entro il termine indicato, l'Agenzia del Territorio, sulla base dei rilievi effettuati, applicherà una rendita presunta all'immobile e gli interessati rischieranno una multa pari ad un terzo del valore catastale dell'immobile, quindi un valore stimabile tra il 15% e il 25% di quello di mercato.

Pratica di condono edilizioNaturalmente sono numerose le voci critiche nei confronti di questo tipo di intervento che può essere interpretato da molti come un condono edilizio. Infatti, se un immobile non viene denunciato in catasto non è semplicemente per evadere il fisco, ma di solito è dovuto al fatto che è stato realizzato senza alcun titolo autorizzativo.

Per questo si prevede un ampliamento della misura in sede di conversione del decreto legge in Parlamento nei prossimi giorni, unica via d'uscita per sanare non solo la situazione catastale, ma anche quella urbanistica. Infatti una semplice sanatoria catastale equivarrebbe, di fatto, ad un'autodenuncia dell'abuso commesso e, pertanto, non si troverebbe nessuno disposto a farla.
Oltretutto, di fronte all'emersione di immobili abusivi, i comuni dovrebbero sobbarcarsi le pratiche per la demolizione, con pesanti oneri economici che graverebbero sulle già povere casse degli enti.

L'entità del gettito derivante da questa sanatoria non è per il momento quantificabile. Infatti, a parte il fatto che alcune delle particelle rilevate potrebbero non necessitare di accatastamento, molte potrebbero comunque essere accatastate come pertinenze, piuttosto che come immobili residenziali, senza contare che quelle classificabili come prima casa non sarebbero soggette a Ici e Irpef.

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  • Mimmaromano
    Mimmaromano
    Martedì 20 Maggio 2014, alle ore 17:43
    Ho acquistato un terreno con capannoni abusivi nel 2005 non conoscendo le leggi non ho fatto domanda di condono visto che risultano prima del 2003...ma non ero proprietario...il 04 09 2008 mi è stato sequestrato il tutto con condanna...e con acquisizione da parte del comune...chiedo se c'è qualche possibilità per me... e se posso chiedere domanda di sanatoria...... N:B: ho sempre e pago ancora ici e imu.... GRAZIE!!
    rispondi al commento
    • Anonymous
      Anonymous Mimmaromano
      Mercoledì 21 Maggio 2014, alle ore 09:50
      Possibilità di sanare non c'è, visto che non ci sono condoni.
      rispondi al commento
  • Mattia
    Mattia
    Domenica 29 Dicembre 2013, alle ore 17:45
    Mi trovo nella situazione sopra descritta avendo una villetta (acquistata da un amico in difficoltà economiche per ragioni di salute della moglie poi deceduta) che ho accatastato a seguito di rilevazione dell'Agenzia del Territorio e per la quale sto pagando l'IMU e IRPEF regolarmente come seconda casa.
    Le chiedo se c'è una possibilità di chiedere una licenza in sanatoria al Comune e/o quale Ente rivolgersi?
    Grazie.
    rispondi al commento
    • Anonymous
      Anonymous Mattia
      Giovedì 2 Gennaio 2014, alle ore 10:04
      Le consiglio di rivolgersi ad un architetto che potrà verificare la fattibilità dell'intervento e consigliarla.
      rispondi al commento
      • Mattia
        Mattia Anonymous
        Venerdì 3 Gennaio 2014, alle ore 22:23
        Grazie, della celere risposta, ma per la sua specifica competenza Le chiedevo un riferimento normativo se esiste per poter iniziare un iter di richiesta di concessione in sanatoria, comunque a seguito di regolari pagamenti delle imposte dovute al Comune ed allo Stato, anche in prospettiva di una eventuale vendita e/o trasferimento patrimoniale ai figli.
        Grazie ed auguri di Buon Anno.
        rispondi al commento
  • Mattia
    Mattia
    Sabato 28 Dicembre 2013, alle ore 00:12
    Mi trovo nella situazione sopra descritta avendo una villetta (acquistata da un amico in difficoltà economiche per ragioni di salute della moglie poi deceduta) che ho accatastato a seguito di rilevazione dell'Agenzia del Territorio e per la quale sto pagando l'IMU e IRPEF regolarmente come seconda casa.
    Le chiedo se c'è una possibilità di chiedere una licenza in sanatoria al Comune e/o quale Ente rivolgersi?
    Grazie.
    rispondi al commento
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