Usi progettuali del marmo

La definizione commerciale di marmo comprende tutte le rocce lucidabili (cioè le brecce, i calcari e il vero e proprio marmo), usatissime in pavimenti e rivestimenti.
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Definizione commerciale di marmo


Marmo nero.Analogamente a quanto già visto per il granito, anche la definizione commerciale di marmo (il cui nome deriva dall'antico greco marmaros, che significa pietra splendente) non corrisponde alla classificazione petrografica.

Infatti, la Norma UNI 8458 sui materiali lapidei ne fornisce la seguente definizione: ogni roccia cristallina, compatta e lucidabile, prevalentemente costituita da minerali di durezza Mohs dell'ordine di 3 o 4 (quali calcite, dolomie, serpentino).

Perciò, vi rientrano tutte le rocce lucidabili non classificabili come graniti, e cioè i marmi veri e propri, i calcari, le brecce e le puddinghe.


Rocce comprese nella definizione commerciale di marmo




Marmo


Marmo verde delle Alpi.Dal punto di vista strettamente petrografico, il marmo è una roccia metamorfica derivante dalla trasformazione (in seguito all'esposizione ad alte pressioni o temperature) di rocce calcaree come il calcare o la dolomia. Ha una trama microcristallina di aspetto simile allo zucchero che nelle varietà più pregiate - ad esempio lo statuario - può perfino brillare sotto la luce del sole. Le sue colorazioni sono molto variabili (bianco, nero, verde, giallo, rosso, rosa, grigio e perfino blu-azzurro) e dipendono dalle impurità minerali contenute nel materiale. Alcune varietà scure presentano venature più chiare di varia forma e colore.

Alcune tra le qualità di marmo più pregiate sono:

Marmo azzurro del Brasile.Marmo statuario - Così chiamato perché anticamente riservato sopratutto all'esecuzione di statue e bassorilievi, viene estratto dalle famosissime cave delle Alpi Apuane in Toscana, sfruttate fin dall'antichità. Si caratterizza per il suo colore di un bianco molto intenso con rare venature grigiastre.

Marmo greco scritto - Molto apprezzato fin dall'antichità sopratutto per l'esecuzione di tarsie, rivestimenti parietali e pavimenti in opus sectile, presenta una splendida texture con fittissime venature bianche e nere variamente ondulate e intrecciate.

Marmo verde delle Alpi - Proveniente dalla Valle d'Aosta, ha una texture con uno sfondo verde scuro solcato da fitte venature più chiare.

Marmo azzurro del Brasile - La sue caratteristiche peculiari sono sicuramente l'intensa colorazione azzurro cielo e la presenza di sottili venature blu vagamente simili a fulmini.

Marmo rosso di Levanto - Già conosciuto dagli antichi Romani e proveniente dalla riviera spezzina, è di colore rosso cupo con numerose venature bianche variamente intrecciate.


Calcari


Il calcare è una roccia sedimentaria, cioè formatasi in seguito al progressivo accumulo (e successiva compattazione) di sedimenti come sabbia, fango e ghiaia, o anche organismi viventi e semplici composti chimici.

Le varietà di questa roccia sono molto numerose, e il suo aspetto (per quel che riguarda il colore e la texture superficiale) è estremamente variabile: una caratteristica piuttosto comune è tuttavia la grande presenza di fossili animali o vegetali.

Tra le tipologie più diffuse troviamo:

Calcare rosso ammonitico (detto anche Marmo di Verona) con ammonite fossile.Calcare ammonitico - Detto anche Marmo di Verona, deve il suo nome alla grande presenza di ammoniti fossili, molluschi simili a grosse chiocciole con un diametro anche di venti o trenta centimetri. Può essere di vari colori (bianco, rosso o perfino verde) e la sua struttura è nodulare, cioè caratterizzata da uno sfondo di colore uniforme su cui risaltano numerosi noduli dalla forma irregolare.

Pietra della Lessinia - Altrimenti nota come Pietra di Prun (dalla principale località di estrazione), è molto comune nelle prealpi delle province di Verona, Trento e Vicenza. In natura, si presenta in formazioni fortemente stratificate, con strati di spessore variabile (2,5 - 30 cm) separati da piccoli veli di argilla. Una volta lucidata, a seconda delle impurità minerali contenute può assumere una colorazione bianca, rosa o rossastra, con una texture caratterizzata da sottilissime venature più scure simili a capillari e la presenza di ammoniti fossili.

Pietra calcarea con fossili di conchiglie e molluschi.Pietra d'Istria - É una roccia originaria della penisola istriana (da cui il nome) piuttosto compatta e scarsamente porosa, e molto resistente alle intemperie e alla salsedine. Se lucidata, assomiglia alla Pietra della Lessinia. Fu ampiamente utilizzata fin dall'antichità: il Mausoleo di Teodorico a Ravenna è ad esempio costituito interamente con questo materiale, diffusissimo anche nelle città di mare come Venezia.

Lumachella - Si tratta di un calcare di origine organogena, cioè formato dall'accumulo di un gran numero di organismi fossi, sopratutto molluschi e conchiglie bivalvi: la sua denominazione corrente - ideata e diffusa dagli scalpellini di Roma durante il Rinascimento - si riferisce proprio a questa caratteristica peculiare. In base alla varietà, può assumere numerose colorazioni (bianco, giallo, rosso, eccetera), ma l'aspetto del materiale lucidato si caratterizza proprio per la vistosa abbondanza di conchiglie fossili.

Broccatello o Marmo giallo di Siena - É un calcare compatto con fondo giallo ocra e vistosi clasti e striature bianche. Di aspetto molto decorativo e talvolta ricco di fossili, si estrae in numerose cave della Montagnola Senese, una zona collinare situata nei comuni di Siena, Casole d'Elsa, Monteriggioni e Sovicille.


Brecce e puddinghe


Breccia Pernice.Le brecce e le puddinghe sono rocce sedimentarie formate dall'accumulo e successiva compattazione di ciottoli e ghiaia (cioè frammenti di altre rocce) generalmente trasportate dall'acqua: tendono quindi a formarsi in corrispondenza dei letti dei fiumi, dei laghi o sul fondo del mare.

La differenza fondamentale è costituita dalla forma dei clasti: a spigolo vivo nelle brecce e arrotondati nelle puddinghe.

A causa dell'estrema varietà dei loro elementi costitutivi, se ne contano numerossime tipologie: il loro aspetto si caratterizza tuttavia per la presenza di noduli e clasti anche molto grandi, arrotondati o con spigoli vivi, che in genere risultano di un colore nettamente contrastante rispetto allo sfondo, generato dalla solidificazione di una matrice sabbiosa o argillosa.

Se lucidate, hanno un aspetto molto decorativo e particolare.


Usi progettuali dei marmi


Il cosiddetto Marmo Giallo di Siena (in realtà una roccia calcarea).Fin dall'antichità tutti questi materiali - molto eterogenei tra loro - sono stati largamente utilizzati sia per la costruzione di edifici, sia per scopi ornamentali, tra cui ad esempio l'esecuzione di tarsie in pietra, rivestimenti parietali in grandi lastre e/o pavimenti in opus sectile, e la produzione di elementi architettonici e decorativi come colonne, capitelli, vasi e fontane.

Ancora oggi le Aziende del settore - tra cui, per la ricchezza dei rispettivi cataloghi, vorrei segnalare la Marmi ZEM di Enrico Ziche, la Furrer s.p.a. e la MGM Furnari - offrono una vastissima scelta di marmi per la realizzazione di pavimenti, rivestimenti ed elementi di arredo.

Tuttavia, non tutte le rocce sopra descritte sono adatte per qualsiasi uso.

In particolare, il marmo vero e proprio, essendo poco resistente all'azione degli acidi (compresi i comuni anticalcari e alcune sostanze come il succo di limone e l'aceto) e graffiandosi facilmente, non è indicato per l'esecuzione di top di cucine, lavandini e lavatoi, pavimenti e tavoli da pranzo, mentre si presta egregiamente per la costruzione di rivestimenti parietali, tavoli e consolle ornamentali (che tuttavia sono molto delicati e vanno trattati con grande cura), statue e fontane.

Marmo rosso di Levanto.Molti calcari - come il rosso ammonitico, la Pietra della Lessinia e la Pietra d'Istria - si possono invece utilizzare anche nelle pavimentazioni esterne di portici e marciapiedi (troviamo il rosso ammonitico anche nel celebre Listòn di fronte all'Arena di Verona, sul sagrato del Duomo di Siena e nella Fontana del Nettuno nell'omonima piazza di Bologna), per la costruzione di murature (ne vediamo alcune ad esempio nel Duomo di Ferrara) e la produzione di sanitari (sopratutto lavandini).

La lumachella, il broccatello e tutte le brecce e puddinghe per le loro qualità estetiche e la grande varietà di tipologie sono invece particolarmente indicati per elementi ornamentali, tra cui pavimenti e rivestimenti in grandi lastre, modanature, colonnini e balaustre, piani di tavoli e pannelli intarsiati.

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Rivestimenti in marmo
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