|
Chiunque di voi, passeggiando per il centro storico di molte città o esaminando con attenzione la pavimentazione di alcuni edifici, avrà sicuramente notato la presenza di numerosi fossili: varie specie di ammoniti e nautilus, simili a grosse chiocciole con diametri anche di venti o trenta centimetri; belemniti, dalla forma assai lunga e affusolata; conchiglie di molluschi, molto somiglianti agli esemplari attuali (tra cui spicca ad esempio il Pecten Jacobeus o cappasanta); e infine - sebbene decisamente più rari - coralli e crinoidi, di cui gli attuali ricci e stelle di mare sono lontani discendenti.
Data la grande bellezza della maggior parte di questi fossili, come ad esempio la splendida ammonite - di circa dieci centimetri di diametro e con i setti interni perfettamente conservati - visibile nei gradini in calcare rosso ammonitico della seicentesca fontana del Nettuno nell'omonima piazza di Bologna (foto in alto a sinistra), scegliendo accuratamente le pietre naturali per i pavimenti e i rivestimenti della nostra casa potremo non solo fare un viaggio all'indietro nel tempo di centinaia di milioni di anni, ma sopratutto ottenere effetti estetici veramente interessanti.
Esistono infatti alcune varietà di pietre naturali (ovviamente di origine sedimentaria) in cui i fossili sono talmente comuni da renderle particolarmente apprezzate proprio per questa loro caratteristica peculiare.
È il caso ad esempio del cosiddetto MarmoGran Fossil, un calcare (ricordo infatti che nel gergo commerciale diffuso in Italia con il termine marmo si intende qualsiasi pietra ornamentale che può essere lucidata, ad esclusione dei soli porfidi, gabbri e graniti, cioè delle rocce di origine vulcanica) di colore grigio con venature rosse importato dal Marocco, in cui i numerossissimi fossili di ammoniti e belemniti - perfettamente conservati in ogni dettaglio - appaiono colorati di bianco e quindi risultano molto evidenti. Si tratta di una pietra molto pregiata, commercializzata ad esempio dalla ditta Payanini e particolarmente adatta per l'esecuzione di pavimenti e rivestimenti, scale, fontane, elementi di arredo (piani di tavoli e top di cucine) e sanitari (lavelli e piatti doccia).
Un'altra pietra particolarmente notevole, sempre di provenienza marocchina, è il cosiddetto Fossil Black (commercializzato ad esempio dalla ditta Marmi ZEN di Enrico Ziche), letteralmente costellato di splendidi molluschi affusolati - molto probabilmente belemniti - perfettamente conservate in ogni più minuto dettaglio, che spiccano in bianco su uno sfondo di un nero profondo, quasi a evocare gli abissidi un mare primordiale.
Decisamente più comune ed economico (seppure di aspetto gradevole) è invece il calcare ammonitico, una pietra di aspetto nodulare e una colorazione che, a seconda dei casi e dei minerali presenti, può essere bianca, rosa, rossa (si tratta forse della varietà più diffusa e comune, conosciuta come Marmo rosso di Verona), violacea o perfino verde.
In questi casi - come dice il nome stesso - i fossili più comuni sono costituiti ancora una volta dalle ammoniti, generalmente di piccole dimensioni (5 -10 cm); sebbene in alcuni casi non manchino veri e propri colossi, come ad esempio un'ammonite di circa 50 centimetri di diametro (purtroppo tagliata a metà e non lucidata, e quindi non particolarmente pregiata dal punto di vista estetico) visibile nella facciata del Duomo di Ferrara, o un secondo esemplare leggermente più piccolo incastonato in un marciapiede di Modena.
Perciò, con un po' di fortuna - o se possibile scegliendo personalmente le lastre presso il nostro rivenditore - potremo trovare qualche bel fossile per rendere assolutamente speciale il nostro bel pavimento.
Esistono inoltre alcuni prodotti - definibili in modo piuttosto azzardato fossili artificiali - che, pur chiaramente fabbricati dall'uomo, vogliono comunque ispirarsi al mondo dei fossili.
È quanto proposto ad esempio dallo Studio Adam Art di Telese Terme (BN), specializzato nella creazione di mosaici e vetrate artistiche, che ha ideato una serie di pannelli ornamentali nella cui malta di fondo (che vuole simulare la matrice lapidea in cui si sono fossilizzati gli antichi organismi marini) sono incastonate piccole tessere di vetro colorato disposte in modo da suggerire la presenza di pesci fossili e ammoniti.
La ditta Interstore di Montichiari (Brescia) commercializza invece delle piastrelle di ceramica monocottura smaltate, con finitura opaca, dimensioni di cm 33x33 e disponibili in verde e color cotto, sulla cui superficie compaiono le sagomeleggermente in rilievo e volutamente confuse (allo scopo di suggerire le inevitabili imperfezioni del processo di fossilizzazione) di alcuni fossili di ammoniti e conchiglie simili a cappesante.
|
||