Riconoscere un affresco

Saper riconoscere un dipinto murale eseguito con la tecnica dell'affresco è fondamentale per poter applicare le corrette tecniche di manutenzione e restauro.
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Come si esegue un affresco



Motivi figurativi


Affresco di epoca medievale con soggetto sacro, ritrovato sotto un dipinto di epoca più recente.L'affresco costituisce la tecnica più diffusa per la realizzazione di dipinti murali, e consiste sostanzialmente nel far aderire alla parete i colori ad acqua applicandoli sull'intonaco fresco, cioè prima che avvenga la presa.
Le decorazioni ad affresco sono quindi molto durature, perché la durabilità di un dipinto coincide di fatto con quella dell'intonaco che gli fa da supporto.

Questa tecnica presenta tuttavia il grave svantaggio di non consentire correzioni in corso d'opera, e richiede perciò una mano d'opera esperta.

Il metodo più consueto prevede che il dipinto venga diviso in parti più piccole dette giornate, (che, come dice il nome, devono essere completate nel giro di poche ore, prima cioè che l'intonaco cominci a fare presa), le cui dimensioni sono molto variabili, e dipendono dalla complessità del soggetto rappresentato: la giornata corrispondente a uno sfondo è infatti molto più grande di una figura umana, un volto o un panneggio particolarmente complesso.

La prima fase del lavoro prevede la stesura dell'ultimo strato di intonaco, da lisciare accuratamente. Subito dopo si riporta il disegno con i cartoni, che, come suggerisce il nome, sono costituiti da grandi fogli di carta (o anticamente di pergamena) su cui si riporta il disegno in scala 1:1. Prima di usare il cartone, è necessario forare fittamente i contorni del disegno con un punteruolo, così che, per trasferirli sulla parete, è sufficiente appoggiare il cartone sull'intonaco e ripassarli con un tampone intriso di pigmento o polvere di carbone. Dopo quest'operazione, detta spolvero, è opportuno evidenziare maggiormente il disegno incidendone i contorni sulla base dello spolvero. A questo punto, non resta che eseguire il dipinto, ovviamente prima che l'intonaco inizia a fare presa. Invece, con un altro sistema decisamente più semplice si appoggia il cartone sulla parete e si ricalca il disegno direttamente con uno strumento appuntito, ottenendo velocemente il disegno preparatorio inciso.


Facciate affrescate


Nel caso di intere facciate affrescate con motivi abbastanza semplici e ripetitivi (come ad esempio le membrature architettoniche dipinte a trompe l'oeil particolarmente diffuse a Genova), per ovvi motivi di tempo e costi si preferiva una tecnica di lavorazione più semplice, che sostituisce le giornate con le cosiddette pontate, costituite da fasce orizzontali alte circa due metri e corrispondenti ai vari piani del ponteggio (da cui il nome).

L'esecuzione della decorazione procede generalmente dall'alto verso il basso e alla stessa pontata lavorano contemporaneamente più decoratori. Non si usano i cartoni (se non per motivi decorativi particolarmente complessi come ad esempio fregi vegetali, candelabre o scene figurative), e le linee principali dei disegni (come ad esempio lesene, bugnati, cornici delle finestre e marcapiani) vengono incise direttamente nell'intonaco fresco con l'aiuto di regoli e fili e piombo, oppure battute usando cordicelle sottili intrise di pigmento (dette lignole) fissate nel punto voluto da alcuni chiodi.


Come riconoscere un affresco


Si può riconoscere con sicurezza un dipinto murale eseguito ad affresco sostanzialmente in due modi: esaminandone le forme di degrado e verificando la presenza di un eventuale disegno preparatorio inciso.

Negli affreschi con motivi figurativi (ad esempio partiti architettonici molto complessi oppure scene sacre e profane), con una certa esperienza e sensibilità si riesce anche a identificare (e quindi a contare) le singole giornate.


Importanza del disegno preparatorio inciso


Talvolta un dipinto risulta così degradato, che il colore è completamente scomparso e l'unica testimonianza della presenza di un affresco diventa proprio il disegno preparatorio inciso.

È quanto successo ad esempio nella nicchia di stile gotico della foto a sinistra, molto probabilmente facente parte di una sepoltura (situata nel centro storico di Parma) simile alle Arche Scaligere veronesi.

Infatti, osservando con attenzione si noteranno ampie tracce del disegno preparatorio inciso di un affresco - riferibile quasi certamente alla rappresentazione di un santo - di cui si conservano solo scarsissimi resti ormai completamente illeggibili.


Forme di degrado


Come già sopra accennato, gli affreschi, soprattutto se esposti alle intemperie (vento e pioggia) manifestano alcune forme di degrado piuttosto caratteristiche, al punto che talvolta si può riconoscere un dipinto realizzato con questa tecnica semplicemente osservandone lo stato di conservazione generale. Infatti, è molto probabile trovarsi in presenza di un affresco quando si nota un diffuso dilavamento della pellicola pittorica superficiale associata alla presenza di un disegno preparatorio inciso.

Inoltre, anche i dipinti realizzati all'interno di nicchie (come avviene ad esempio per i piccoli dipinti a soggetto sacro molto diffusi nell'edilizia storica delle nostre città) manifestano un degrado assolutamente particolare: infatti, questi dipinti spesso appaiono molto dilavati (e talvolta ormai completamente illeggibili) nelle porzioni più esposte agli elementi (generalmente la parte inferiore e uno dei lati, così che le zone dilavate rispecchiano fedelmente la forma della nicchia), mentre nelle zone in sottosquadro (cioè al riparo dagli elementi atmosferici) tende ad accumularsi uno spesso strato di deposito superficiale, costituito generalmente da polvere, sporco e particelle di smog. Il dipinto può quindi risultare difficilmente leggibile, anche se la porzione superiore generalmente può essere recuperata con un accurato intervento di pulitura.


Affreschi a soggetto sacro: le aureole


Tracce di un affresco di epoca medievale a soggetto sacro: si notino le aureole con decorazioni incise nell'intonaco ancora fresco.Inoltre, talvolta si riesce ad appurare l'esistenza di un affresco a soggetto sacro di epoca medievale ormai completamente perduto (soprattutto nel caso di immagini della Madonna, di Annunciazioni o Sacre Conversazioni) grazie alle tracce delle tipiche aureole con decorazioni a incisione. È il caso ad esempio dei resti dell'affresco della foto qui a fianco, visibili nel complesso della chiesa di San Francesco a Bologna: in base alla posizione delle aureole e ai resti del disegno preparatorio inciso, rappresentava forse due santi affiancati.

Infatti queste aureole (originariamente rivestite di foglia d'oro e quindi particolarmente preziose) sono molto resistenti perché ricavate direttamente nello strato di intonaco, e perciò assai più durature della pellicola pittorica superficiale, soggetta a dilavamento.

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