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La camera da letto è uno dei luoghi più intimi della casa: in essa ci si rifugia a fine giornata per godersi momenti di relax e poi addormentarsi.
In essa sono contenuti pochi elementi d'arredo ma tutti funzionali al contenimento di oggetti e vestiario e al riposo: troviamo armadi, madie o comò, letto e comodini.
Proprio i comodini rappresentano il corollario della struttura del letto, indispensabili per l'alloggiamento dell'illuminazione, di libri, sveglia, acqua e tutto ciò che ci può essere utile durante le ultime ore della sera e le prime ore del giorno.
Sui comodini troviamo lampade dalla luce soffusa in grado di facilitare le nostre letture o la visione di un bel film, libri che ci tengono compagnia e stimolano la fantasia prima del sonno, la sveglia che ci richiama ai nostri doveri e poi ancora acqua, occhiali, medicinali, cornici, tablet e ogni sorta di oggetto da tenere vicino e da utilizzare prima di addormentarci o al risveglio.
Insomma i comodini sono quei mobili contenitore, dotati spesso anche di cassetti, non strettamente indispensabili, ma molto utili per ospitare gli oggetti e gli strumenti sopra descritti.
Ultimamente, però, l'alloggiamento dei comodini viene omesso, per due fondamentali ragioni: la prima è legata ad una questione spaziale, la seconda ad una scelta di stile.
Per quanto riguarda gli spazi, purtroppo le dimensioni delle case vanno sempre più restringendosi per far fronte alle nuove esigenze del mercato immobiliare; per questo, i complementi d'arredo opzionali vanno via via scomparendo a vantaggio di soluzioni flessibili ed economiche che possano accontentare la maggioranza dei fruitori.
La seconda ragione è legata ad una scelta di gusto: si abbandonano i classici comodini per adottare soluzioni originali che possano comunque assolvere alla funzione di mensola e di mobile contenitore. O si adottano quindi dei comodini multiuso, che possono assolvere a più funzioni, o si scelgono soluzioni integrate all'interno della testiera del letto, in modo tale da avere un'unica struttura. Essa fungerà sia da scheletro portante del letto che da comodino integrato.
Una ulteriore soluzione può essere rappresentata, invece, dalla realizzazione di una nicchia, dietro la testiera del letto, che funga da piano d'appoggio e, quindi, anche da comodino.
In questo modo si sfrutterà una parete per la realizzazione di una originale nicchia a muro, da valorizzare con suppellettili e illuminazione; vediamo, però, nel dettaglio come fare.
Nelle case di una volta, le pareti erano realizzate con uno spessore tale da rendere gli ambienti autosufficienti dal punto di vista del riscaldamento: il pacchetto murario impediva il passaggio dell'aria fredda nelle giornate invernali e quello del calore nei mesi caldi. La casa, concepita come un organismo vivente, era in grado di autosostenersi attraverso delle semplicissime tecniche di costruzione.
Oggi la presenza di isolamenti, guaine e barriere, infissi a taglio termico, nonché di impianti di riscaldamento e raffrescamento ad alta efficienza ci consente di vivere in ambienti molto salubri e con un alto livello di comfort.
Ma torniamo al vero motivo per cui vi parlavo dello spessore della muratura.
Se vogliamo realizzare una nicchia e ci troviamo in un vecchio casolare o in un appartamento d'epoca, controlliamo lo spessore della parete nella quale vogliamo la nicchia.
Se abbiamo a disposizione una parete dello spessore di 40-50 cm possiamo procedere senza dover realizzare una controparete; attenzione però ad una verifica preliminare ed essenziale: dobbiamo controllare che non si tratti di un muro portante.
Coadiuvati da un tecnico, verificheremo che non si tratti di un setto portante della casa che, per via delle sue caratteristiche e per le funzioni statiche a cui deve assolvere, non può essere oggetto di modifiche.
Nel caso in cui, invece, la parete, nella quale alloggiare la nicchia, è un semplice tramezzo dello spessore di 0,10 - 0,20 m, dobbiamo realizzare una controparete, magari in cartongesso, che aumenterà lo spessore del pacchetto murario.
Chiaramente questa operazione è consigliata solo negli ambienti in cui ci sia spazio tale da poter installare una nuova paretina.
Per le operazioni da seguire per la realizzazione della struttura potete consultare questo articolo.
Se realizzata come corollario di un letto matrimoniale, la nicchia deve avere una lunghezza minima di 2,00 metri. L'altezza può essere variabile, da un minimo di 0,50 m a seguire.
Per quanto riguarda il suo posizionamento da terra, tutto dipende dalla dimensione della testiera: con delle testiere standard, normalmente la nicchia può posizionarsi a circa 1,00 m da terra; se ci troviamo in presenza di testiere più o meno basse, posizioneremo la nicchia a circa 0,20 m di distanza da essa.
Una originale alternativa potrebbe consistere nel sovvertire quest'ordine e creare una serie di nicchie di diversa forma e dimensione che, incastrandosi, danno vita a dei divertenti giochi geometrici.
Infine lo spessore: è molto importante che la nicchia abbia uno spessore minimo di 0,20 m, in modo da poter alloggiare comodamente gli oggetti di cui abbiamo bisogno.
Essa può essere tinteggiata dello stesso colore della stanza o a contrasto, dando un maggiore senso di profondità alla stessa; può essere rivestita con mosaici, pietre ed altri materiali.
Il piano d'appoggio degli oggetti può essere lasciato grezzo, semplicemente tinteggiato, o sormontato da una lastra in pietra, resina o altro materiale che ne consenta una facile pulizia e un'eliminazione rapida della polvere.
Infine un occhio alla illuminazione: la mensola può ospitare abat jour e lampade da tavola per una luce soffusa, o una illuminazione ad incasso che valorizzi lo spazio.
Possono essere, infatti, installati dei faretti a neon, due o più a seconda della lunghezza e delle esigenze, in grado di donare alla stanza degli interessanti giochi di luce.
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