Nuovo codice degli appalti: ecco cosa sapere

L'approvazione del nuovo codice degli appalti pubblici, modifiche per snellire l'iter per l'affidamento e la realizzazione dei lavori anche per i piccoli Comuni
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Nuovo codice degli appalti pubblici per rilanciare l'economia


Tra le riforme previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la semplificazione delle regole per gli appalti pubblici è una di quelle previste.

In linea con tale esigenza, Il Parlamento ha approvato la Legge Delega (Legge 78/2022) che impegna il Governo a varare il nuovo Codice Appalti entro i 6 mesi successivi all'entrata in vigore della Delega (9 luglio 2022), ovvero entro il 9 gennaio 2023.

La riforma complessiva delle norme che disciplinano i contratti pubblici deve invece essere conclusa entro i 9 mesi successivi, ovvero marzo 2023.

Cantiere in corso di una opera pubblica
Pertanto, il Codice sarà applicato a tutti i nuovi procedimenti a partire dal 1° aprile 2023. Dal 1° luglio 2023 è prevista l'abrogazione del Codice precedente (decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50) e l'applicazione delle nuove norme anche a tutti i contratti d'appalto già in corso.
Il nuovo codice, suddiviso in 5 libri e 229 articoli, nasce con l'intento di snellire e velocizzare le fasi amministrative per l'approvazione e per la successiva realizzazione delle opere pubbliche.


Codice degli appalti: cosa cambia rispetto al 2016


A tal fine si prevede una riduzione da 45 a 30 giorni per ottenere i pareri del consiglio superiore dei lavori pubblici, mentre vengono ridotti a 45 giorni i termini per la Conferenza dei servizi rispetto ai 60 della precedente versione.

Una importante novità è rappresentata dal nuovo sistema di programmazione per le opere strategiche, per il quale viene richiesto il coinvolgimento diretto delle Regioni.

Oltre alla riduzione della tempistica relativa all'ottenimento dei pareri sopracitati, si è introdotto altresì il criterio delle verifiche preventive, da attuare in parallelo, senza dover attendere la conclusione di ogni esito per volta.

Incontro di programmazione tra amministrazioni pubbliche
L'attuazione di tale snellimento procedurale, in fase di verifica, riguarda in modo particolare quelle opere che rivestono un interesse di carattere archeologico.

Con il nuovo codice, viene finalmente liberalizzato l'appalto integrato, dando così la possibilità anche alle piccole amministrazioni comunali di avvalersi di un procedimento mediante il quale la progettazione e l'esecuzione di un'opera pubblica, possono essere oggetto di una stessa gara d'appalto e quindi essere affidate a un unico affidatario.


Nuovo codice e nuovi aiuti ai comuni


Posso garantire in virtù della mia lunga esperienza di funzionario architetto, che ha operato con Task force ministeriali, quanto sia importante tale novità.

Infatti, nella pratica di tutti i giorni, i Comuni sempre a corto di personale qualificato e competente nelle specifiche materie progettuali, si trovano nell'impossibilità di espletare in tempi rapidi tutte le fasi relative alla progettazione e alla conseguente realizzazione di una opera pubblica.


Ne possono affidarsi ad un professionista esterno che a titolo gratuito possa redigere un progetto dietro compenso delle sole spese.

Tale divieto è stato ribadito dall'ANAC, la quale ha sottolineato come l'acquisizione di un servizio di progettazione gratuito, viola tutti i principi di concorrenza e par condicio (non essendosi effettuata alcuna gara) oltre al principio dell'equo compenso, avendo acquisito il servizio gratuitamente.

Una fase della progettazione
Pertanto, un Comune non può far predisporre a un professionista esterno, il progetto e la documentazione necessaria alla partecipazione a un bando di gara, senza fare una procedura ad evidenza pubblica e senza prevedere un adeguato compenso.

L'introduzione dell'appalto integrato, raggruppando in una unica fase procedurale la gara di appalto comprensiva della progettazione dell'opera, consente la possibilità di realizzare opere pubbliche riducendo la tempistica necessaria.

Il recente PNRR, ha messo in risalto tale difficoltà da parte di molte amministrazioni, nel poter affrontare la fase progettuale, la quale peraltro ha bisogno di nuove competenze e metodi di progettazione per essere all'altezza degli impegni da assolvere.


Aiuti alle imprese dal nuovo codice


Il nuovo Codice ha inoltre eliminato le proroghe automatiche relative alle concessioni autostradali, le quali resteranno di competenza Statale, fino all'espletamento della fase di affidamento a un nuovo concessionario.

Si prevedono inoltre una serie di agevolazioni per le imprese, al fine di poter garantire la partecipazione delle stesse alle fasi realizzative delle opere pubbliche, senza essere oberate da una caterva di documentazioni, le quali oltre ad allungare le fasi operative, molte volte creano i presupposti per cattive realizzazioni.

Barre di acciaio per costruzioni materiale che ha subito un sensibile aumento di prezzo
Pertanto, a tal fine sono previste la riduzione dal 2% al 1% della cauzione provvisoria richiesta in fase di gara, in proporzione al valore a base d'asta, mentre la cauzione definitiva si riduce dal 10% al 5%, a carico del solo aggiudicatario, con riferimento al valore contrattuale.


Contratti più tutelati dagli aumenti dei materiali


Tenendo conto delle condizioni di mercato, in cui i prezzi dei materiali edili hanno manifestato aumenti notevoli, al punto tale da rendere molte volte necessario una radicale revisione dei prezzi contrattuali, trova giovamento per le imprese la revisione prevista dalle nuove norme per gli appalti in corso, in caso di aumento a partire dal 5%.

Tale provvedimento è migliorativo rispetto a quanto prevede l'attuale meccanismo di rilevazione e adeguamento dei prezzi secondo il MIT.


Affidamenti diretti da parte dei comuni per opere maggiori


Un passo in avanti notevole è stato compiuto nella direzione di rendere i Comuni più operativi nella realizzazione di opere pubbliche, grazie al cambiamento della soglia relativa agli affidamenti diretti.

Infatti, tale soglia viene elevata a 500 mila euro, rispetto alle 100 mila precedenti.
È bene sottolineare come tale provvedimento giova a velocizzare la realizzazione di opere necessarie, senza dover espletare lunghe gare d'appalto, con tutte le controversie annesse, le quali inevitabilmente rendono difficoltosa la realizzazione di ogni opera, con conseguente aumento dei costi.

Aumento della soglia economica di intervento per i Comuni
Il nuovo codice prevede inoltre una serie di snellimenti anche sui controlli.
In tal senso vengono ridotti i poteri dell'Anac, modificate le procedure relative alle verifiche sulle Soa, ossia sugli organismi che attestano il possesso da parte delle imprese dei requisiti economici e organizzativi per partecipare alle gare.


Nuovo codice degli appalti: il Rup e possibilità di ausilio esterno


Dal punto di vista delle responsabilità da parte dell'Amministrazione, viene ridefinita la figura del RUP, il quale non è più il responsabile del procedimento ma il responsabile unico del progetto.

Il RUP ha il compito di assicurare il completamento dell'intervento pubblico, tenendo sotto controllo i termini previsti e gli obiettivi da raggiungere, compiti che peraltro erano già di competenza del Responsabile unico del procedimento.

Il nuovo codice a supporto dell'attività del Rup prevede all'Art. 15 comma 6, la possibilità per le stazioni appaltanti di prevedere una struttura di supporto al RUP, potendo destinare risorse finanziarie non superiori all'1% dell'importo posto a base di gara per l'affidamento diretto da parte del RUP di incarichi di assistenza al medesimo.

I benefici dell'affiancamento professionale al RUP


Tale provvedimento, potrebbe permettere a molti giovani professionisti, di affiancare il RUP, contribuendo a fornire nuova linfa nelle varie fasi amministrative e direttive della esecuzione di un'opera pubblica.

Collaborazioe tra Rup e personale di supporto
Ricordo come le nuove procedure di realizzazione di opere pubbliche, richiedono oggi giorno nuove competenze in termini di conoscenza dei processi produttivi e attuativi dei sistemi di costruzione.

Tale condizione, spesso non è presente nei piccoli Comuni, nei quali l'unico tecnico disponibile, magari prossimo al pensionamento, non sufficientemente aggiornato, non riesce a far fronte agli impegni che la realizzazione di un'opera pubblica moderna richiede.

Pertanto, vedo di buon grado l'istituzione di questa figura di supporto, la quale consentirà sicuramente a molti giovani professionisti di formarsi sul campo, per affrontare future imprese più rilevanti


Nuove regole per l'affidamento dei servizi pubblici


Con l'entrata in vigore del nuovo codice, affidare i servizi pubblici locali a società comunali diventerà una eccezione. Infatti, è previsto il procedimento di gara per i servizi, compresi i trasporti pubblici.

Servizio di nettezza urbana
In caso di ricorso a strutture municipalizzate, i sindaci dovranno dimostrare con motivazioni qualificate l'effettiva validità della proposta dal punto di vista dei benefici arrecati alla collettività oltre alla convenienza economica.

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