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Il tema dell'abuso edilizio è complesso e spinoso, soprattutto per il privato che dispone di un immobile e ha la necessità di dimostrarne l'anno di costruzione.
Ma se vi trovate in questa situazione, non disperate, perché ora avete a disposizione uno strumento in più per provare quanto è datato il vostro immobile.
Google Earth per recuperare immagini e informazioni sull'immobile
Si tratta di Google Earth, l'applicazione che la maggior parte di voi conosce perfettamente e che viene utilizzata molto frequentemente da pc, tablet e smartphone per cercare o verificare l'ubicazione di luoghi, ma anche per dare un'occhiatina a quel resort dove avete intenzione di prenotare la prossima vacanza, per rendervi conto di cosa troverete nei dintorni.
Non ha bisogno di presentazione, però è bene riepilogare in che cosa consiste Google Earth.
Questo software è in sostanza un mappamondo virtuale che, in pochi click e altrettanti secondi, è in grado di portarvi dove desiderate, in Italia ma anche nel resto del mondo.
Il suo funzionamento per l'utente è semplicissimo: basta digitare google earth dal browser di Google e vi troverete nella home page.
Nell'angolo in alto a destra c'è il tasto blu avvia earth, cliccatelo e accederete alla pagina dove indicherete l'indirizzo su cui vi interessa indagare.
Sarete immediatamente trasportati lì e potrete vedere le immagini registrate dai satelliti di Google di quella via, quella casa, quel ristorante ecc.
Ma come fare a sapere a quando risale l'immagine che state guardando sul vostro device oggi, ieri, oppure un mese fa o più?
Una volta entrati in Google Earth e selezionata la località che vi interessa, avete la facoltà di cliccare su visualizza immagini storiche oppure su tempo.
E questa è la funzione che vi interessa se avete bisogno di scoprire se nel tal anno il vostro immobile era già stato realizzato oppure no e se le sue dimensioni, fattezze, rifiniture sono rimaste invariate nel corso degli anni.
Ma perché sono tanto importanti queste informazioni?
I dati sopradescritti che ci può fornire Google Earth sono fondamentali per determinare se vi trovate in presenza di un possibile (o quantomeno contestato) abuso edilizio poiché l'immobile di cui disponete è privo del permesso di costruire.
Facciamo velocemente un piccolo passo indietro per spiegare meglio questo concetto.
Come dettagliato anche in altri articoli che spiegano le differenze tra Cila, Scia, Permesso di Costruire e cosa sapere prima di realizzare un soppalco in garage, il permesso di costruire è necessario e obbligatorio quando si vuole costruire un immobile, pertanto parliamo di nuova costruzione.
L'altro caso in cui tale documento è indispensabile è quando si eseguono opere di ristrutturazione tali da apportare variazioni strutturali all'edificio.
Non è necessario, invece, se si tratta di demolizione del vecchio edificio con ricostruzione senza che intervengano variazioni in merito al volume, all'altezza o alla sagoma dell'edificio che si va sostituendo con il nuovo.
Colui che dispone dell'immobile ritenuto oggetto di un abuso edilizio perché privo del relativo permesso di costruire, se non vuole subire un ordine di demolizione dello stesso, dovrà dimostrare che l'edificio non è sorto (e non sono neppure iniziati i lavori) antecedentemente alla data indicata sul relativo permesso di costruire (quando questo è necessario).
Allo stesso modo, se è avvenuta una demolizione con successiva ricostruzione, il proprietario dovrà provare che l'edificio, ora oggetto di contestazione, non ha subito variazioni tali da poter essere classificate come strutturali.
Smascherare l'abusivismo edilizio anche grazie a Google Earth
Anche in questo Google Earh può fornire un contributo prezioso svelando immagini archiviate nel suo database che sono in grado di mostrare palesemente se il nuovo edificio costruito discosta da quello demolito per volume, altezza, sagoma.
In questo modo è possibile stabilire se l'eventuale richiesta di demolizione è giustificata oppure no, proprio come descritto nella recente sentenza n. 286/2024 del TAR della Campania.
Il Testo Unico dell'Edilizia (T.U.E.) prevede che l'ente che rileva l'abuso edilizio può e deve procedere con l'ordine di demolizione dell'immobile interessato e, generalmente, questo compito spetterebbe al Comune.
In caso di inerzia da parte del Comune, può impartire tale misura il Prefetto.
Così ha stabilito il Decreto Semplificazioni ovvero il decreto legge n. 76 del 16/07/2020 e successive modificazioni convertito nella Legge n. 120 del 11/09/2020.
Decreto Semplificazioni per snellire gli accertamenti contro l'abusivismo edilizio
Lo scopo è stato quello di snellire questi due step: verifica-accertamento dell'eventuale abuso edilizio e ordine di demolizione dell'immobile una volta confermato l'abusivismo.
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