Riconoscere l'amianto è un'operazione alquanto difficile ma importante; i manufatti in amianto sono dannosi per la salute dell'uomo e per questo vanno rimossi.
Il materiale amianto
Quello comunemente noto a tutti come amianto è un minerale naturale a struttura fibrosa appartenente alla classe chimica dei silicati.
Essendo di natura fibrosa, questo materiale vanta alcune caratteristiche che lo rendono unico nel suo genere e quindi molto utilizzato in edilizia.
È indistruttibile, resistente al calore e al fuoco, resistente all'azione di acidi e alla trazione, molto flessibile, filabile, dotato di proprietà fonoassorbenti e termoisolanti.
Le sue caratteristiche, insieme al basso costo di lavorazione hanno favorito il suo impiego per la produzione di oltre 3000 prodotti diversi di cui 2000 destinati all'uso in edilizia.
Per anni, infatti, è stato considerato un materiale estremamente versatile, a basso costo, con estese e svariate applicazioni nel ramo industriale, edilizio e in prodotti di consumo.
In tali prodotti, manufatti e applicazioni, le fibre di amianto si possono presentare come libere o debolmente legate, oppure fortemente legate in una matrice stabile. Il primo caso corrisponde all'amianto in matrice friabile; il secondo all'amianto in matrice compatta.
La diffusione nell'aria di tali fibre diventa nociva per la salute dell'uomo, provocando gravi danni all'apparato respiratorio.
L'amianto in edilizia è stato largamente utilizzato, unitamente al cemento, per la produzione di manufatti in Cemento-Amianto noti con il nome commerciale di Eternit.
Attualmente la presenza dell'amianto nelle strutture è considerata un vero e proprio problema.
Usi dell'amianto in edilizia
Molteplici sono gli elementi in un manufatto edilizio che all'apparenza sembrerebbero essere realizzati con altri materiali ma che in realtà contengono fibre di amianto. Bisogna saperle riconoscere. Tuttavia, dal 1994 queste sostanze non vengono più prodotte né commercializzate.
In passato però la produzione è stata davvero massiccia. Infatti, è possibile ritrovare fibre di amianto nelle centrali termiche o nei garage degli edifici, sotto forma di film protettivo spruzzato su travi metalliche o in cemento armato, oppure sui soffitti, come elemento di rivestimento delle tubazioni che trasportano fluidi caldi dalle caldaie.
In maniera più visibile le fibre di amianto sono presenti nelle coperture di edifici: parliamo di lastre ondulate o piane realizzate in eternit.
Le fibre di amianto sono presenti anche nelle pareti divisorie o nei pannelli in cemento-amianto dei soffitti di edifici prefabbricati, maggiormente in scuole e ospedali, che prevedevano una distribuzione architettonica piuttosto modulare, quindi molto schematica.
Nelle canne fumarie in cemento-amianto, nei serbatoi e nelle condotte per l'acqua sempre sottoforma di eternit.
Molto diffusi sono stati anche i pavimenti in vinil-amianto.
L'amianto è presente in oggetti d'uso quotidiano come gli elettrodomestici di vecchia produzione tipo asciugacapelli, forni, stufe, ferri da stiro, nelle prese e guanti da forno, nei teli da stiro, nei cartoni posti a protezione di stufe, caldaie, termosifoni, tubi di evacuazione fumi.
Tracce di amianto sono riscontrabili anche in elementi del tutto insoliti come:
- corde, nastri e guaine utilizzate come rivestimento di tubazioni calde e cavi elettrici, questi elementi possono essere costituiti fino al 100% di fibre di amianto.
- tessuti che compongono parti di tute ignifughe, coperte spegni fiamma e tende per il contenimento del calore dei forni a tunnel, materassi con l'esterno in tessuto e l'interno in fibra grezza, sipari da teatro.
- carta e cartoni che costituiscono barriere antifiamma, guarnizioni per forni o caldaie, rivestimenti di piani d'appoggio per pezzi caldi di metallo o di vetro, piani di appoggio sui banchi di saldatura, oppure posti all'interno di porte tagliafuoco e all'interno di pareti e porte delle casseforti.
- filtri costruiti con carta di amianto o semplicemente con polvere compressa. Per molti anni questi prodotti sono stati utilizzati per filtrare vino e bibite.
- intonaci, utilizzati per rivestire elementi strutturali e non. Infatti l'amianto in polvere, mescolato con leganti particolari, è stato usato per realizzare intonaci e stucchi di diverso tipo.
L'applicazione poteva essere eseguita come per la malta tradizionale, oppure a spruzzo.
Sotto questa forma gli intonaci acquistavano particolari proprietà fonoassorbenti e di resistenza al fuoco.
In molti edifici soggetti a opere di ristrutturazione è possibile ritrovare strutture metalliche come travi e colonne interamente rivestite con amianto spruzzato affinché queste conservassero la loro robustezza in caso di incendio.
Le fibre di amianto sono inoltre presenti:
-in numerosi prodotti di origine bituminosa;
-nei pavimenti realizzati con mattonelle di vinile che prevedevano una intercapedine di carta di amianto;
-nei pavimenti vinilici, che a differenza delle piastrelle sono dei veri e propri fogli in PVC e plastiche rinforzate ricoprenti;
-nelle vernici;
-nei mastici;
-nei sigillanti;
-in alcune tipologie di stucchi adesivi.
La presenza di questa sostanza oscilla dallo 0,5 al 2% per mastici, sigillanti, adesivi, al 10-25% per pavimenti e mattonelle vinilici.
Quando si ha a che fare con un pavimento in materiale vinilico, se risale a prima degli anni '90 è possibile trovare amianto sia nelle piastrelle che nella colla utilizzata per la posa e a volte anche nel massetto sottostante.