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Una parete esposta a nord e non sufficientemente spessa rappresenta una grande superficie refrigerante che, d'inverno, abbassa la temperatura di una stanza. Una esposta a sud d'estate rende l'ambiente molto caldo. Per evitare entrambi i problemi conviene rivestire la parete con un materiale isolante.
Per farlo bisogna realizzare un'intelaiatura, fissata alla parete, in grado di sostenere dei pannelli isolanti e ulteriori pannelli di finitura o altro rivestimento a vista. Con questo sistema si crea un cappotto isolante, dall'interno della parete, che è in grado di abbassare notevolmente la trasmissione di calore (e del rumore).
Fissate il telaio (in listelli da 40 x 40 mm) con tasselli a espansione lasciando degli spazi vuoti rettangolari larghi 1 metro e alti non più di 1,5 m. Se la stanza è umida conviene trattare preventivamente i listelli con un protettivo antimuffa. Negli spazi vuoti inserite, quindi, dei pannelli di polistirolo o di poliuretano espanso che fissate provvisoriamente con qualche pezzo di nastro adesivo.
Potete ora procedere al rivestimento con pannelli in legno, in perline o in cartongesso. Le perline permettono una copertura particolarmente facile in quanto si applicano con chiodini e non necessitano di finitura delle giunzioni.
In basso applicate un battiscopa mentre nella parte superiore rifinitele con un bordino sagomato che si raccorda col soffitto. Se utilizzate pannelli di cartongesso dovete rifinire le linee di giunzione con particolari nastri che devono essere poi ricoperti con gesso. In alternativa utilizzate pannelli con un disegno che mascheri le giunzioni.
Un sistema molto pratico consiste nell'utilizzare i pannelli in legno alti 3 metri e larghi 122 cm che si applicano con chiodini e permettono di rivestire la parete con notevole velocità.
Il solaio è, in genere, la zona della casa che maggiormente disperde il calore in quanto il caldo sale verso l'alto e viene a contatto con i soffitti delle stanze.
Se il solaio non è isolato l'aria si raffredda notevolmente. In estate, invece, il sottotetto si surriscalda e trasmette molto calore alle stanze.
Per isolare un solaio si possono adottare vari sistemi, a seconda che questo debba risultare pedonabile o meno.
Se il solaio deve risultare pedonabile conviene procedere in un altro modo. In commercio sono reperibili pannelli rigidi e tappeti di materiali fortemente isolanti. Il tappeto, ad esempio, è particolarmente pratico perché si stende con facilità e si adatta alle varie sagomature del solaio.
Dopo aver ben pulito e aspirato la superficie del solaio stendete i tappeti ben accostati uno all'altro, evitando di lasciare superfici scoperte. Quando tutto è stato coperto proseguite a una ulteriore copertura stendendo i tappeti in senso perpendicolare ai primi. Sopra i tappeti potete applicare dei pannelli in compensato o in truciolare che permettono di camminarvi sopra senza danneggiare il rivestimento isolante.
Lungo i bordi di contatto tra i pannelli potete applicare delle strisce di gomma dura adesiva che li collegano, ma che lasciano un minimo di movimento data la cedevolezza del tappeto sottostante. Tutti questi lavori vanno effettuati indossando la mascherina per proteggere le vie respiratorie: si tratta di una precauzione molto importante.
Nel caso il soffitto non debba essere pedonabile, l'isolamento più pratico da realizzare è quello in palline di argilla espansa. Si tratta di un materiale granulare che deve essere steso sul solaio dopo aver applicato dei separatori in listello dello spessore di 8-10 cm. L'argilla espansa si acquista in sacchi che si versano all'interno dei settori di solaio delimitati dai listelli. Lo spessore da applicare deve essere di almeno 5 cm. Quando tutta la superficie è coperta potete spianare l'argilla con un rastrello o facendo scorrere una tavoletta appoggiata ai listelli.
Vi sono casi in cui, per diversi motivi, non è possibile isolare il solaio. Per ottenere, comunque, un buon risultato (per quanto riguarda la protezione termica della casa) è possibile valutare la possibilità di isolare il tetto. In genere questo è costituito da travature che corrono dal colmo fino alla base. Tra esse c'è uno spazio variabile che può anche essere superiore al metro. In questo spazio è, solitamente, possibile applicare rotoli di lana di vetro rivestiti oppure pannelli isolanti rigidi di altro genere (polistirolo, poliuretano, ecc.).
Il metodo di fissaggio e il procedimento di applicazione variano a seconda del tipo di tetto. In generale si utilizza la graffatrice manuale per fissare i rotoli isolanti alle travature. Se, invece, usate pannelli rigidi potete servirvi di chiodi con testa larga oppure di particolari tasselli con testa a forma radiale che sono prodotti per questo specifico compito.
L'isolante è bene che non rimanga a vista per cui dovete provvedere a un rivestimento. Potete utilizzare i classici pannelli di legno, la perlinatura, o i pannelli di cartongesso. Non bisogna dimenticare di realizzare una efficace aerazione del sottotetto.
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