Chiodi, tipi e impiego

La scelta del tipo di chiodo da utilizzare determina in buona parte la riuscita dell'operazione: i chiodi sono responsabili della sicurezza e della solidità.
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Tipi di chiodi


I chiodi sono i mezzi più sbrigativi e pratici per unire due elementi di legno. Non devono essere usati per manufatti di un certo pregio, mentre, per molte realizzazioni ordinarie, i chiodi forniscono la soluzione ideale. Vediamo quali tipi di chiodi sono disponibili in commercio e come usarli.

Per ogni necessità di riparazione e manutenzione conviene avere a disposizione un certo quantitativo di chiodi, di vari tipi e misure.

1) D'acciaio. Hanno la testa tonda, sono durissimi, per cui non si piegano. Servono per appendere quadri e altri oggetti alla parete o per inchiodare tra loro legni molto duri. Bisogna fare attenzione nell'usarli in quanto si possono spezzare improvvisamente.
2) Bullette (borchie). Hanno testa molto grande e variamente sagomata. Servono per fissare tessuti e passamanerie su mobili ed arredi.

3) A testa persa. Sono piccoli chiodi con testa conica, poco più grossa del gambo. Si usano per fissare battiscopa, bordini, perline e per vari lavori in legno, quando si desidera che la loro presenza non sia visibile. Infatti la testa si incassa perfettamente nel legno.
4) Cambrette. Sono particolari cavallotti con due punte che servono per fissare reti e cavi a telai o a sostegni.

Chiodi da carpentiere5) Da carpentiere. Sono i classici chiodi per legno con testa piatta. Non hanno una grande robustezza ma si piantano molto bene e si possono estrarre senza molti problemi. Sono disponibili anche nella versione zincata per impieghi all'aperto, in quanto non arrugginiscono.
6) Semenze. Chiodini con teste molto larghe per fissare tessuti, nylon, cuoio ed altri materiali teneri. Hanno il gambo a sezione quadrata.

7) Ramponi. In acciaio, con testa ad uncino e corpo asimmetrico, servono per robuste inchiodature su pareti in muratura.
8) Aghi. Sono chiodi senza testa che servono per fissare pannelli e altri rivestimenti.

9) Per pistola. Sono applicati per mezzo di una speciale pistola elettrica o ad aria compressa. Ideali per lavori in serie.
10) Chiodini. In ottone o ferro, servono per piccoli lavori (quadri, ecc.). In casa è bene averne una selezione per affrontare lavoretti diversi.


Piantare chiodi


Per piantare chiodini piccoli, evitando di farsi male alle dita, usate una molletta, che tiene fermo il chiodino. Un altro metodo per posizionare chiodini piccoli è usare un pezzo di carta, piuttosto rigido, che toglierete dopo il primo colpo. Per non fessurare il legno mentre piantate un chiodo, smussatene la punta con una lima. In tal modo le fibre del legno vengono tranciate e non distanziate, provocando la spaccatura.

Prima di piantare un chiodo su una parete, è bene applicarvi un pezzettino di nastro isolante. Eviterete di scrostare l'intonaco. Per fissare pannelli, usate i chiodini molto sottili chiamati aghi. Con un colpo laterale del martello spezzate la parte del chiodo che fuoriesce. Attenzione agli occhi.
Se volete far rimanere invisibile un chiodo, intagliate una scheggia di legno, sollevatela e piantate il chiodo. A lavoro ultimato incollate la scheggia di legno sopra al chiodo.

Spesso è utile unire due pezzi di legno facendo in modo che l'unione duri nel tempo. Normalmente la lunghezza del chiodo deve essere 2/3 della somma dello spessore dei due pezzi da unire.
Vi sono alcune unioni che garantiscono un'ottima tenuta e non sono antiestetiche come possono risultare alcune unioni provvisorie e sbrigative. In generale, però, il chiodo si usa in carpenteria e non nella costruzione di mobili o arredi, dove va usata la vite.

Per unire saldamente due pezzi, inchiodate quattro chiodi inclinati alle estremità di un ideale quadrilatero, in corrispondenza della testa del legno sottostante. Per nascondere la testa di un chiodo, usate un punteruolo cacciachiodi. Incassate sotto la superficie la testa e stuccate con cera o altro il foro che ne risulta.

Chiodi per legnoPer estrarre un chiodo con le tenaglie, interponete uno spessore, meglio se a forma di piccola zeppa, e fate forza avanzando sul chiodo con le ganasce, mano a mano che esce.

Per unire due assi di legno a T è utile conficcare i chiodi con una certa inclinazione, facendo attenzione a non muovere troppo i due elementi durante l'operazione. Con questo sistema garantite una buona tenuta. A destra: nei telai inchiodate le estremità sovrapponendole di qualche centimetro. Prima inchiodate e poi tagliate via le eccedenze: in questo modo eviterete che si formino fessure e spaccature alle estremità.





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