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Isolare casa con capotti interni dallo spessore ridotto

Come isolare termicamente dall'interno un ambiente abitato, riducendo al minimo l'ingombro dei materiali isolanti grazie all'impiego di prodotti nanotecnologici
Pubblicato il

Efficienza energetica e il problema della riduzione dei consumi


Il tema dell'efficienza energetica è sempre più sentito in tutto il mondo.

In particolare, i Paesi europei, per rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento, oltre che per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di altri inquinanti, hanno messo a punto una serie di provvedimenti che interessano diversi settori fra cui quello dell'efficientamento energetico degli edifici.
Pertanto, nell'ambito dell'European Green Deal la comunità europea ha stabilito di ridurre entro il 2030 il consumo finale di energia del 36% e quello primario del 39%.

Gli edifici sono responsabili di circa il 40% del consumo energetico dell'UE e del 36% delle emissioni di gas serra derivanti dall'energia. In Italia i consumi delle abitazioni sono in larga misura dovuti al riscaldamento (69%), all'uso di elettrodomestici (13%) e di acqua calda (11%).

Una città modernacon diverse fonti di consumi energetici
Tra gli interventi preposti alla riduzione dei consumi energetici degli edifici, il cappotto termico, rappresenta quello più utile.

Dunque, allo scopo di favorirne l'applicazione, in Italia, sono stati emanati dei provvedimenti statali, mediante i quali è possibile usufruire di contributi tali da coprire per intero le spese occorrenti per tali interventi, questo almeno nelle intenzioni del legislatore.


Isolamento a cappotto esterno e problemi operativi


L'intervento di isolamento a cappotto viene fatto prevalentemente dall'esterno e comporta necessariamente modifiche delle facciate, dovendo aumentare lo spessore delle pareti perimetrali con l'applicazione dei pannelli isolanti.

Ciò comporta la necessità di adeguare gli infissi esterni ai nuovi spessori, con tutte le conseguenze del caso.

La posa di un cappotto esterno è senz'altro una ottima soluzione per isolare termicamente le costruzioni, a condizione che il lavoro venga eseguito rispettando tutte le indicazioni riportate nelle linee guida specifiche, come quelle indicate da Cortexa, ossia il Consorzio associativo di tutte le principali aziende che si occupano di isolamento a cappotto.

Esecuzione cappotto termico esterno edificio moderno
Occorre inoltre verificare che il supporto su cui dovranno essere applicati i pannelli isolanti, sia in condizioni di stabilità tale da non risentire dall'applicazione di elementi che potrebbero provocare danni a seguito di distacchi d'intonaco, ecc.

Fin quando la geometria della facciata e della copertura dell'edificio da isolare è tale da consentire il rivestimento isolante con pannelli rigidi, il cappotto termico eseguito all'esterno si conferma una soluzione adeguata.

Per geometrie complesse ciò non sempre si verifica.

In tale circostanza, dovendo comunque abbattere i ponti termici e isolare adeguatamente una costruzione, è possibile optare per un isolamento dall'interno.


Isolamento termico interno: effettuarlo con la giusta procedura


Bisogna subito chiarire che l'isolamento dall'interno non si realizza applicando semplicemente sulle pareti interne un qualunque isolante, senza aver prima studiato attentamente il problema.

Meglio, dunque, se la realizzazione dei cappotti interni è coadiuvata da un tecnico qualificato esperto in materia.

Ciò premesso, vediamo come procedere per effettuare un corretto isolamento dall'interno, secondo le indicazioni dell'associazione nazionale per l'isolamento termico e acustico.

Report di indagine termografica eseguita su pareti interne
Le fasi principali dell'intervento di cappotto termico interno consistono in un'indagine preliminare che evidenzi rapidamente il problema in essere, per poi produrre un modello di calcolo predittivo da validare con le informazioni strumentali, oltre il collaudo finale.

L'indagine citata, prevede l'impiego di strumentazione termografica professionale, mediante la quale rilevare le criticità dell'involcro da isolare.

Attraverso tale indagine è anche possibile verificare se i modelli di calcolo impostati per l'analisi energetica dell'immobile sono coerenti con quanto rilevato termograficamente.


Grazie all'impiego della termografia, possiamo individuare in anteprima le parti poco isolate e quelle più soggette a fenomeni di muffa e condensa.

Inoltre, si possono rilevare i ponti termici strutturali e le eventuali infiltrazioni di umidità nelle strutture verticali e orizzontali.

Pannelli termoisolanti aereogel di spessore ridotto
Dopo aver effettuato le indagini e i calcoli termici necessari, occorre stabilire con che tipo di materiale isolante sia possibile ottenere il miglior risultato, impiegando il minor spessore possibile, visto che l'applicazione dell'isolante dall'interno, comporta inevitabilmente una riduzione della superficie utile.


Pannelli isolanti per interni a basso spessore


Tra i materiali aventi le caratteristiche indicate troviamo li prodotti di AEROPAN isolanti nanotecnologici di alte prestazioni, per gli interventi interni risulta particolarmente indicato Aerogips, un pannello isolante ad alte prestazioni costituito da un isolante nanotecnologico a base Aerogel accoppiato a una lastra in gesso rivestito, ad alta densità.

Con Aerogips si possono realizzare nuove pareti in tutte le strutture che utilizzano sistemi a secco e pareti leggere, ottimizzando gli spazi grazie alla riduzione degli ingombri degli elementi parete.

Oltre all'impiego nella realizzazione di pareti verticali, Aereogips è idoneo per realizzare la controsoffittatura di solai.
Tale possibilità risulta estremamente utile perché oltre a isolare le partizioni orizzontali, consente di restare nei limiti di altezza utile interna, nel rispetto delle norme contenute nel DM 5 Luglio 1975. che prevedono una altezza di 2.70 m. per le abitazioni con un minimo di 2.40 .

cappotto interno eseguito con pannelli aereogips
Isolare un soffitto è più agevole, visto il ridotto spessore dei pannelli di gesso rivestito con spessore 9,5 mm.

I pannelli disponibili comprendono diverse varianti di spessore e dimensioni, oltre che di composizione, esse prevedono pannelli standard, con barriera vapore, idrorepellenti, idrorepellenti con barriera vapore.


Isolare con poco spessore anche forme complesse


Per isolare superfici con geometrie complesse, è possibile impiegare materiali nanotecnologici altamente performanti , come l'Amagel a base di aereogel siliceo.

Questo isolante è composto da una matrice isolante flessibile a base di fibre di vetro parzialmente riciclate e da una elevata concentrazione di Aerogel nanoporoso, in grado di garantire le migliori prestazioni termiche in ogni condizione applicativa.

Intervento di isolamento a cappotto interno con Amagel a2
Le caratteristiche isolanti di Amagel A2 sono notevoli, infatti vanta una conduttività termica estremamente bassa – 0,015 W/(m*K), unitamente a una flessibilità superiore, resistenza alla compressione, idrofobicità e facilità d'uso.

Commercialmente è disponibile in rotoli negli spessori di 3, 6 o 10 mm, o in pannelli da 10 a 60 mm, e consente di ottimizzare gli spazi interni nelle applicazioni edilizie per edifici commerciali e residenziali.

Diversamente dagli isolanti rigidi e preformati, Amagel si adatta perfettamente a qualsiasi forma o design, grazie alla composizione del materassino, che risulta flessibile, robusto ma con un recupero eccellente della forma e delle prestazioni di progetto anche dopo eventuali fenomeni di compressione sotto carico.

Nel caso di ponti termici creati da pilastri in cemento armato che si devono inserire in struttura a secco, o strutture a secco che devono contenere serramenti, inferriate o scuri, Amagel consente di foderare le strutture stesse facilmente.


Pannelli per cappotto interno composti da nano fibre di vetro


Oltre ai prodotti indicati, sul mercato sono presenti altri pannelli isolanti con i quali possono essere coibentati diversi elementi con ridotti spessori, NATEC CORE prodotto da Sifa Technology Srl rappresenta un pannello isolante, realizzato in nano-fibra di vetro utilizzabile, nella sua versione non sottovuoto, quale isolante termico flessibile e ignifugo.

Il suo impiego è estremamente versatile e comprende anche il settore edile, dove trova particolare utilizzo NATEC PANEL un pannello in cui la micro-nano fibra di vetro NATEC posta sottovuoto, realizza un prodotto particolarmente innovativo e performante, grazie a una conducibilità termica compresa tra 0.0016 – 0.0022 W/m*k.

La Nanotecna S.r.l. produce un pannello termoisolante a basso spessore sottovuoto, denominato Aerovaku, resistente a compressione, incombustibile, permeabile al vapore.

Intervento isolamento con spessori minimi pannelli Nanovaku
Indicato per il restauro e la riqualificazione edilizia e in generale per tutte le applicazioni civili e industriali che richiedano alto potere isolante e ridotto spessore del pacchetto coibente.

I pannelli sono disponibili nelle dimensioni 100x50 cm, con spessori variabili da 1 a 6 cm. L'azienda dichiara un valore di 0,015 W/mk di conducibilità termica.

Grazie all'impiego dei prodotti sopradescritti, è possibile intervenire nella maggior parte delle costruzioni, ottenendo così un ottimo risparmio energetico, un miglior comfort abitativo, oltre a ridurre le immissioni nocive nell'ambiente.

riproduzione riservata
Isolamento termico interno: verifiche preliminari
Valutazione: 4.14 / 6 basato su 21 voti.
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Commenti e opinioni



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Alert Commenti
  • Cabo Sca
    Cabo Sca
    Domenica 26 Febbraio 2023, alle ore 09:41
    Articolo ok ma non sono indicati approssimativamente i prezzi che sono importanti.
    rispondi al commento
    • Arch.oliva
      Arch.oliva Cabo Sca
      Lunedì 27 Febbraio 2023, alle ore 09:38
      Per i prezzi le consiglio di contattare le aziende indicate nell'articolo, specificando le tipologie di materiali richiesti e quantità, solo così potrà avere un'idea del reale costo per l'intervento da realizzare.
      rispondi al commento
  • Stefano
    Stefano
    Venerdì 24 Febbraio 2023, alle ore 23:03
    Da quanto ho letto da altre fonti, qualunque isolamento fatto dall'interno può generare umidità interstiziale tra l'isolante e la parete, che solitamente viene "risolto" con le barriere al vapore.
    In questo modo tutta l'umidità rimane all'interno e gli unici modi per eliminarla sono: aprire le finestre, deumidificatore o ventilazione meccanica. In tutti e tre i casi si ha un dispendio di energia.
    Cosa ne pensate al riguardo?
    rispondi al commento
    • Joua72
      Joua72 Stefano
      Sabato 25 Febbraio 2023, alle ore 21:58
      Con il deumidificatore non si ha nessuna perdita di calore, visto che i watt utilizzati scaldano l'ambiente.Inoltre si recupera tutto il calore latente di evaporazione, invece di lasciarlo scappare con il vapore.
      rispondi al commento
    • Arch.oliva
      Arch.oliva Stefano
      Domenica 26 Febbraio 2023, alle ore 16:33
      Lo studio preliminare di cui parlo nell'articolo, unitamente alla simulazione termica effettuata con la corretta procedura di realizzazione dell'isolamento evita la formazione di condensa interstiziale.
      rispondi al commento
  • Romolo
    Romolo
    Venerdì 24 Febbraio 2023, alle ore 20:07
    Vorrei sapere se montando questi pannelli, si può nello stesso tempo mettere sotto un nuovo impianto elettrico a norma, senza fare tracce sul muro, dal momento che l'appartamento non lo ha a norma.
    rispondi al commento
  • Arch.oliva
    Arch.oliva
    Venerdì 24 Febbraio 2023, alle ore 12:36
    Vuol chiarire di che tipo di contatto ha bisogno?
    rispondi al commento
  • Luciano Parri
    Luciano Parri
    Venerdì 24 Febbraio 2023, alle ore 10:43
    Articolo ok.
    In attesa di un vostro contatto
    rispondi al commento
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