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Tra gli elettrodomestici da includere nella composizione di una cucina sicuramente il piano cottura è il più importante. Nella sua scelta concorrono varie considerazioni da fare, a partire dalle dimensioni per finire alla tipologia.
Innanzitutto, per quanto riguarda le dimensioni, dando per scontato che lo spazio a disposizione consenta di scegliere in tutta tranquillità, ci sono varie tematiche da affrontare, prima fra tutte le abitudini di vita familiari. Per progettare, infatti, le giuste dimensioni del piano cottura bisogna tener conto del numero di componenti della famiglia che la userà, nonché delle sue abitudini in cucina.
Esistono infatti piani che vanno dai 30 e 45 cm, adatti per single o situazioni in cui si usa poco la cucina in casa, ai 60 cm comunemente usati, passando a piani da 70-75 fino a 90 cm, che rappresentano la soluzione ideale per chi ama cucinare o per chi ha una famiglia numerosa. Questo discorso vale ovviamente soprattutto per i piani cottura a gas, le altre tipologie meritano un discorso a parte.
I piani cottura a gas sono, infatti, ancora i più utilizzati. I diametri dei bruciatori variano per adattarsi alle diverse dimensioni delle pentole. L'accensione avviene mediante manopole elettriche o elettroniche che generano la scintilla.
In ognuna delle soluzioni in commercio si trovano combinati un certo numero di fuochi, che, nei modelli più professionali, sono a volte affiancati da piastre elettriche, griglie e pesciere. La dimensione del piano cottura non sempre coincide con un numero fisso di fuochi: ad esempio, un piano cottura da 70-75 cm non necessariamente dispone di 5 bruciatori.
Ci sono infatti modelli con solo 4 fuochi, che risultano comodi quando è più che altro lo spazio per posizionare bene le pentole che è necessario, oppure modelli di identica dimensione ma dotati di 6 bruciatori, quando si ha bisogno di più fuochi ma lo spazio sul top non consente di installare un piano cottura da 90 cm.
Nella scelta di un piano cottura a gas fate attenzione anche al tipo di griglie che ci sono in dotazione, sia per quanto riguarda il materiale sia per quanto riguarda la loro forma e dimensione. Ci sono piani cottura con griglie grandi, ciascuna per più di un bruciatore, altri con tante griglie piccole ognuna per ciascun bruciatore, altri con griglie asimmetriche, a seconda della posizione dei bruciatori stessi.
A proposito di quest'ultimo argomento, vi consiglio di fare attenzione anche alla disposizione dei bruciatori, a seconda della loro dimensione o della potenza. Molti piani cottura, infatti, soprattutto quelli di vecchia generazione ma ancora in commercio, presentano una distribuzione dei fuochi che a volte fa risultare difficile il posizionamento delle pentole tra loro o rispetto al muro dietro al piano cottura.
A questo proposito molto meglio le ultime soluzioni in commercio con i bruciatori sistemati in maniera sfalsata, seguendo una sorta di griglia a rombo, soprattutto per sfruttare al meglio i nuovi bruciatori a doppia o tripla corona per una maggiore velocità e potenza di cottura. Per scongiurare la fuoriuscita di gas in caso di spegnimento accidentale della fiamma, i bruciatori devono essere dotati di termocoppia, un dispositivo che impedisce al gas di uscire se la fiamma non è accesa.
Per quanto riguarda i materiali per le griglie, si va dai classici smaltati all'acciaio inox, alla ghisa, la più efficiente dal punto di vista della distribuzione e conduzione del calore. Le griglie in ghisa non vanno assolutamente lavate in lavastoviglie, e vanno asciugate con cura.
Per quanto riguarda le altre tipologie di piani cottura, in maniera molto sintetica, accenno a quelli elettrici in vetroceramica, che possono risultare utili in caso di mancanza di allaccio alla rete del metano o perché si puliscono facilmente, sono antiurto e antigraffio e si possono usare come piano d'appoggio quando sono spenti. Di contro presentano l'inconveniente del consumo elettrico, anche se esistono oggi diversi dispositivi volti a ridurlo.
A questo proposito molto meglio i piani ad induzione, il cui principio di funzionamento sfrutta la presenza, al di sotto del piano stesso, di una serie di magneti i quali generano un campo che provoca il riscaldamento del fondo della pentola, direttamente, senza sprechi e dispersioni.
Il piano rimane freddo, e questa caratteristica lo rende particolarmente adatto all'uso in presenza di bambini. Questi piani, sulle cui caratteristiche ho più volte scritto in altri articoli del nostro portale, risultano particolarmente efficienti, soprattutto rispetto ai classici piani cottura a gas, sebbene la loro diffusione non sia, almeno in Italia, ancora così estesa come nel resto dell'Europa, soprattutto del Nord.
La perplessità riguarda, oltre che il prezzo, sicuramente più alto rispetto ad altre tipologie, anche il timore di maggiori consumi di energia. Sul primo argomento, c'è da sottolineare l'allineamento al ribasso dei prezzi, rispetto ai primi modelli, grazie anche alla maggiore concorrenza tra marchi.
Per quanto riguarda i consumi, invece, la tecnologia attuale ha permesso di studiare dispositivi che permettono un controllo continuo durante l'uso per evitare blackout dovuti a eccessiva potenza impegnata e soprattutto permettono di avere una migliore efficienza, che, alla lunga, ripaga dei consumi per l'uso.
Le norme di sicurezza, poi, a completamento dell'installazione di un qualsiasi piano cottura, prescrivono che al di sopra dei fuochi, ad almeno 60 cm, sia installata una cappa aspirante o filtrante. In mancanza di questa andrà installato un aspiratore a vetro o a parete.
Un grazie particolare per le immagini a:
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