|
Il bonus mobili ed elettrodomestici ci sarà fino al 2024. Tra le agevolazioni fiscali prorogate dalla Legge di Bilancio 2022 figura la detrazione acquisto mobili del 50%, a favore dei contribuenti che acquistano mobili e grandi elettrodomestici in immobili oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Il bonus per gli arredi continuerà anche per i prossimi tre anni a essere legato a lavori di recupero del patrimonio edilizio; previste novità in merito ai limiti di spesa da applicare.
Uno dei requisiti fondamentali da rispettare, anche per le spese sostenute nell'anno in corso è che i mobili e i grandi elettrodomestici dovranno essere destinati all'arredo di un immobile nel quale sono stati realizzati lavori di ristrutturazione edilizia.
La detrazione in sede di dichiarazione dei redditi, è concessa nella misura del 50% delle spese debitamente documentate, entro un limite massimo di spesa complessiva che per quest'anno è sceso, rispetto all'anno scorso, a 8.000 euro. Tale importo che era pari a 10.000 euro nel 2022 diventerà di 5.000 euro per il 2024.
Il limite riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, oggetto di ristrutturazione.
Quindi, il contribuente che esegue interventi di recupero del patrimonio edilizio su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio fiscale.
L'importo rimborsato dovrà essere ripartito in 10 quote annuali di pari importo.
In sostanza, per ciascuna unità immobiliare, si potrà considerare un tetto massimo di spesa di 96.000 euro in riferimento alle opere di ristrutturazione, al quale si potrà aggiungere una spesa pari a 8.000 euro per i mobili e gli elettrodomestici.
Anche se connesso a lavori di ristrutturazione, il bonus mobili è comunque autonomo e gode di una disciplina a parte, come evidenzia l'apposita guida dell'Agenzia delle Entrate aggiornata a Gennaio 2023.
Una delle novità introdotte negli ultimi anni, che varrà anche per l'anno in corso, riguarda la comunicazione dei dati e delle spese effettuate all'Enea; si tratta di un adempimento opportuno ma non vincolante per poter accedere al bonus.
La mancata o tardiva trasmissione della comunicazione non comporta la perdita del diritto alle detrazioni. Si veda la risoluzione n. 46/E del 18 aprile 2019.
Il bonus mobili è valido anche qualora il contribuente abbia optato (ove ancora possibile) per lo sconto in fattura o cessione del credito.
Si può fruire del Bonus mobili solo in alcuni casi. Ecco i lavori che consentono di beneficiare del bonus ristrutturazioni e di accedere al bonus mobili:
La detrazione fiscale riconosciuta con il Bonus mobili riguarda l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ per i forni, classe E per le lavatrici, lavasciuga e lavastoviglie, classe F per i frigoriferi e congelatori.
Non possono accedere all'incentivo fiscale i beni usati, mentre possono beneficiare del bonus i mobili realizzati su misura da artigiani, (si pensi alle cucine).
A titolo esemplificativo, rientrano nel bonus mobili i seguenti acquisti:
letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione che costituiscano un necessario complemento d'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione.
Non sono invece ammesse porte interne, pavimentazioni (ad esempio parquet), tende e tendaggi e tutti gli altri complementi d'arredo.
Per quanto concerne il bonus elettrodomestici possiamo citare: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Segnaliamo che le spese per l'acquisto di mobili o grandi elettrodomestici possono essere detratte anche qualora tali arredi siano destinati ad ambienti differenti rispetto a quelli nei quali siano stati eseguiti i lavori edili.
Tra le spese da portare in detrazione si possono considerare anche quelle necessarie per il trasporto e il montaggio dei beni acquistati.
Le spese per acquistare i mobili e i grandi elettrodomestici devono essere sostenute successivamente alla data di inizio dei lavori di ristrutturazione. Non è necessario che detti lavori siano già stati pagati.
Questo momento può essere identificato dalla presenza di titoli amministrativi o comunicazioni, in base alla diversa tipologia di lavoro effettuato. Nel caso non siano necessarie autorizzazioni o comunicazioni si potrà far riferimento alla data riportata sulla comunicazione all'ASL, ove necessaria. In alternativa è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
In caso di bonus mobili non è possibile fruire in alternativa alla detrazione nella dichiarazione dei redditi, dello sconto in fattura o della cessione del credito.
Il Bonus mobili è stato prorogato dalla Legge di Bilancio 2022 fino al 2024, ma può essere richiesto solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 1° gennaio 2021.
In sostanza, si potrà accedere al bonus mobili purché gli interventi di ristrutturazione siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell'anno precedente a quello dell'acquisto dei mobili o elettrodomestici.
Per poter accedere al bonus mobili il soggetto interessato sarà tenuto ad effettuare alcuni adempimenti.
In primo luogo si dovrà riportare, nella dichiarazione dei redditi, gli estremi catastali dell'unità immobiliare nonché le spese che si intendono portare in detrazione.
È fondamentale, inoltre, conservare l'apposita documentazione da esibire in caso di controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate.
Non dimenticate, dunque, di mettere da parte:
I pagamenti devono essere effettuati mediante bonifico bancario o postale, carta di debito o carta di credito. La data del pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta, così come risulta dalla ricevuta telematica di avvenuta transazione, e non nel giorno di addebito sul conto corrente del titolare. Non comportano detrazione fiscale i pagamenti effettuati con assegni, contanti o altre modalità di pagamento.
Ultimo adempimento è la comunicazione dei dati da inviare all'Enea anche se non vincolante.
Inizialmente previsto solo per fruire dell'Ecobonus, a partire 1° gennaio 2018 è stato esteso anche ai lavori di ristrutturazione che implicano un risparmio energetico e all'acquisto di grandi elettrodomestici.
I dati dovranno essere trasmessi all'Enea entro 90 giorni dal termine dei lavori.
Si può beneficiare del bonus mobili anche pagando a rate con finanziamento.
La società di finanziamento deve effettuare il pagamento dei mobili con bonifico bancario o postale apposito per le detrazioni fiscali, il quale conterrà tutti i dati previsti dalla norma: codice fiscale del beneficiario del bonus mobili, numero di partita IVA o codice fiscale del soggetto fornitore dei mobili, indicazione del tipo di detrazione di cui si intende beneficiare.
In caso di morte del soggetto cui spetta l'agevolazione fiscale per acquisto di arredi ed elettrodomestici, le rate del bonus mobili non utilizzate, in tutto o in parte, non sono trasferibili agli eredi per i rimanenti periodi di imposta.
In caso di cessione dell'immobile oggetto di ristrutturazione la detrazione per il Bonus mobili che non è stata utilizzata non si trasferisce.
|
||