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La detrazione fiscale sul risparmio energetico prevede il rispetto di alcuni adempimenti, di cui abbiamo parlato in un articolo dedicato all'argomento. Alcuni di questi adempimenti sono sempre obbligatori, altri invece variano in base al tipo di intervento eseguito.
Ad esempio, per alcuni interventi è richiesta la certificazione energetica, per altri no. Per alcuni interventi è obbligatoria l'asseverazione di un tecnico abilitato, per altri invece (come nel caso della sostituzione dei serramenti o della caldaia) l'asseverazione può essere sostituita da una certificazione del produttore.
Spesso la complessità della materia porta il contribuente (o il tecnico incaricato all'espletamento della pratica) a commettere errori. Esistono alcuni errori considerati ininfluenti ai fini della detrazione fiscale, altri invece possono determinarne la perdita e possibili sanzioni. Per questi ultimi, però, non è detto che una volta commessi non ci sia più possibilità di rimedio. Infatti in alcuni casi è possibile correggerli.
In qualità di tecnico, gli errori che maggiormente riscontro riguardano le fatture, i pagamenti e la comunicazione da inviare all'Enea.
La fattura per lavori che beneficeranno delle detrazioni fiscali deve contenere tutte le informazioni richieste per normali fatture, senza dover obbligatoriamente fare riferimento a leggi sulla detrazione o riportare particolari diciture.
I punti a cui bisogna prestare particolare attenzione nelle fatture sono invece l'intestatario, che deve combaciare con la persona che effettuerà il pagamento e che beneficerà della detrazione fiscale, e la descrizione dei lavori, che deve essere chiara o, nei casi in cui risulti lunga e complessa, può far riferimento ad un SAL (Stato Avanzamento Lavori).
È importante verificare questi elementi prima che la fattura venga registrata, in modo da poterli eventualmente modificare. Qualora l'errore emerga a registrazione avvenuta, si potrà eventualmente chiedere alla ditta o all'artigiano l'emissione di una nota di credito per stornare la fattura. Per maggiori informazioni su come compilare correttamente la fattura rimando all'articolo Fattura per detrazioni fiscali.
L'unica modalità di pagamento ammessa per godere della detrazione fiscale sul risparmio energetico è un particolare modello di bonifico da cui risultino:
- la causale del versamento, con riferimento alla norma relativa alla detrazione fiscale di nostro interesse;
- il codice fiscale del soggetto che paga;
- il codice fiscale o numero di partita iva del beneficiario del pagamento.
Uno degli errori più frequenti nei pagamenti è l'utilizzo di modalità di pagamento differenti da questo bonifico: contanti, assegni, carte di credito, bancomat. Tutte queste modalità di pagamento non permettono di beneficare della detrazione, pertanto l'unico modo per correggerle è farsi restituire il pagamento ed effettuarlo nuovamente con il bonifico corretto.
C'è poi chi paga con bonifico ordinario o chi, pur avendo pagato con il modello di bonifico per le detrazioni fiscali, ne sbaglia la compilazione. Per chi ha effettuato questi ultimi errori consiglio la lettura di un articolo pubblicato qualche tempo fa sul nostro portale: Bonifico detrazioni errato.
Uno degli adempimenti più importanti per fruire della detrazione fiscale sul risparmio energetico è l'invio della comunicazione telematica all'Enea. Questa comunicazione si compone di:
- una scheda informativa (da inviare sempre obbligatoriamente e contenente i dati personali del beneficiario della detrazione, i dati dell'immobile su cui è stato realizzato l'intervento e i costi sostenuti);
- l'attestato di prestazione energetica (da inviare solo per alcuni interventi).
La comunicazione deve essere inviata all'Enea entro 90 giorni dal termine dei lavori. Il contribuente può però rettificare, anche dopo il termine della scadenza previsto per l'invio, eventuali errori commessi nella compilazione della scheda informativa. L'importante è che ciò avvenga prima del termine della presentazione della dichiarazione dei redditi in cui si comincerà a beneficiare della detrazione.
È consentito modificare i dati anagrafici del beneficiario della detrazione, i dati identificativi dell'immobile e gli importi relativi alle spese sostenute.
La possibilità di correggere l'importo delle spese sostenute non è elemento da sottovalutare. Considerato l'obbligo di invio della comunicazione Enea entro 90 giorni dalla fine lavori, può capitare che questo adempimento debba essere espletato prima che i pagamenti siano effettivamente conclusi. Ovviamente l'ideale sarebbe eseguire i lavori, pagarli subito e, una volta chiare tutte le spese, inviare la comunicazione all'Enea entro il termine dei 90 giorni dalla fine lavori.
Purtroppo a volte capita che i 90 giorni siano in scadenza e che il contribuente non abbia ancora pagato tutte le fatture. In questi casi la procedura consente di effettuare la comunicazione Enea inserendo sia le spese già sostenute sia quelle previste per il futuro, dando la possibilità di riaprire la pratica in un momento successivo (che, come prima indicato, deve avvenire entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi) per rettificare l'importo finale delle spese.
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