|
I rimedi per eliminare le macchie dai materiali, come la moquette, legno, marmo sono quasi identici a quelli dei tessuti, ciò che fa la differenza è l'impossibilità di aggredire la macchia dalla parte rovesciata e di lasciare il materiale in ammollo.
Macchie su Moquette - foto Getty Images
Resta comunque anche in questi casi il consiglio di agire immediatamente.
Attenzione agli oggetti preziosi, come per esempio sculture in marmo o tappeti pregiati, per cui è bene affidarsi ad imprese specializzate in modo da non rovinare le superfici.
Le moderne moquette sono oramai realizzate con fibre impermeabili o trattate con speciali finiture antimacchia, per cui basta una veloce passata con l'aspirapolvere ed una pulizia più accurata settimanale.
Con il passare del tempo la moquette comunque tende a scurirsi o macchiare e allora basterà un buon lavaggio con un detersivo appropriato.
Per moquette delicate e tappeti antichi e di valore, occorre prestare attenzione alla resistenza dei colori e quindi prima di provare, solo su una piccola zona poco visibile, un prodotto deterrente o smacchiante, chiedete sempre qualche consiglio a personale specializzato.
Se accidentalmente la superficie si è macchiata (ed esempio con vino rosso), cospargiamola subito di sale che ha il potere di assorbire gran parte del liquido in modo da non farlo espandere e che lo stesso possa entrare nelle fibre.
Dopo due ore passiamo l'aspirapolvere per eliminare i granelli di sale e puliamo con un detergente per moquette.
Un altro metodo per eliminare le macchie dai tappeti e moquette moderne e non di valore, è quello di cospargerli con bicarbonato di sodio la zona macchiata strofinando delicatamente e distribuendolo su tutta la superficie con una scopa.
Lasciare per tutta la notte che il bicarbonato faccia effetto e al mattino passare la scopa elettrica eliminando tutti i residui dello stesso.
Alla fine, passare un panno di cotone umido e non bagnato, con una piccolissima goccia di aceto strofinando sulla zona interessata.
Oltre a eliminare la macchia avremmo anche igienizzato e disinfettato la superficie, per cui potremmo ripetere l'operazione anche sulla zona restante o su tutto il tappeto o moquette.
Oramai quasi tutti i tipi di pavimenti in ceramica sono impermeabili e quindi antimacchia, ma potrebbe capitare che si macchino con alcune sostanze coloranti che vanno eliminate con alcool denaturato.
Per i pavimenti in legno, anch'essi rifiniti con una speciale vernice impermeabile, potranno essere trattati come le superficie dei mobili eseguendo sempre la prova su delle zone poco visibili.
I rivestimenti in cotto hanno una superficie porosa per cui sono molto assorbenti e delicati alle macchie. Per ovviare a ciò programmare una lucidatura regolare per una maggiore protezione contro le macchie.
Rivestimento in cotto su scale - foto Geetty Images
Se le mattonelle in cotto sono molto sciupate, allora necessitano di un trattamento radicale con l'acido muriatico che andrà realizzato con molto attenzione in quanto la stessa è una sostanza molto pericolosa da usare oltre ce sgradevole.
Affidarsi in questo a imprese specializzate per ottenere dei risultati sicuri e senza pericoli per persone e cose.
Per le superfici in ceramica opaca, soggette soprattutto alle macchi di unto, potremmo servirci di detergenti abrasivi che non vanno usato invece per i rivestimenti lucidi.
Il trattamento sulle pareti dipende dal materiale e dal tipo di macchia.
I rivestimenti lavabili e il vinile e gli smalti sintetici sono facili da pulire con una spugna imbevuta d'acqua.
Le superfici non lavabili sono difficili da ripristinare perché sono molto assorbenti, per cui la macchia tende ad infiltrarsi ed espandersi.
Ecco perché è importante agire immediatamente cercando di contenere la macchia con un foglio di carta assorbente da cucina passandoci sopra il ferro da stiro caldo e sostituendo la carta di volta in volta man mano che l'unto viene assorbito.
Oppure proviamo con un solvente da carta da parati in formato spray.
Diciamo subito che se il mobile è antico o di valore è essenziale affidarsi ad esperti restauratori, specialmente se le macchie sono grigie e nere, sintomi che un liquido è penetrato a fondo nel legno.
Particolare attenzione alle superfici impiallacciate che vanno pulite con poca acqua e non troppo calda per evitare di sollevare gli strati di impiallacciatura.
Innanzitutto riconosciamo le finiture per poter procedere al trattamento delle macchie sul legno.
Finitura molto lucente solubile in alcool. Per riconoscerla basterà strofinare leggermente con un panno imbevuto di alcool denaturato e verificando se lo straccio si sia macchiato di gommalacca.
Facciamo questa prova su una zona poco visibile, per esempio sul retro oppure sulla parte interna di una gamba.
In questo caso per eliminare la macchia è preferibile acquistare un kit adatto leggendo attentamente le istruzioni o rivolgersi ad un esperto restauratore.
In questo caso il test va effettuato con l'acetone. Anche in questo caso è meglio rivolgersi ad un esperto restauratore.
I mobili rivestiti di cera hanno una lucentezza naturale e non brillante come la gommalacca. Queste superfici sono soggette ai segni di bruciature che possono essere riconosciute usando l'acquaragia con un panno o pennello.
Finitura che al tatto è vellutata e con il tempo scurisce mantenendo una lucentezza calda. Per rilevare il trattamento ad olio usiamo l'acquaragia.
Rifiniamo la zona intaccata con olio di lino, di teck o di cedro, a seconda del tipo di legno. Si potrà passare dalla finitura a olio a quella a cera e non viceversa, ricordandoci che la finitura ad olio è più facile da eseguire e mantenere.
La finitura al poliuretano può essere opaca, semiopaca o lucida. Molto resistente alle macchie ma viene intaccata dalle bruciature. Questa vernice non reagisce a nessuno solvente per cui va eliminata solo con abrasivi.
Le macchie con aloni bianchi possono essere causate da acqua, alcool, acetone o calore, oppure si formano dove sono stati appoggiati bicchieri, tazze o piatti.
Per eliminare le macchie di aloni bianchi è possibile intervenire in vari modi:
Con gli abrasivi, usando una carta leggera o una paglietta immersa in acquaragia. Rifiniamo poi con un lucido per metalli e un panno umido, strofinando delicatamente fino a che la macchia ad anello non scompare.
In commercio ci sono prodotti specifici per eliminare le macchie bianche, ma facciamo attenzione a controllare le istruzioni durante l'uso perché possono scolorire alcuni tipi di legno.
Aloni chiari su legno - foto Getty Images
Se la macchia è dovuta a un liquido che è stato assorbito dalla finitura, allora si vedrà un anello più scuro, che dovrebbe essere eliminando con un'ulteriore strofinatura con panno asciutto. Attenti però che l'operazione potrebbe intaccare il legno e rendere necessaria una sverniciatura e una nuova finitura.
In tal caso ricostruiamo l'area danneggiata utilizzando la gommalacca, vernice alla cellulosa o della cera d'api. Proviamo però prima su una zona nascosta per controllare il risultato.
Le macchie scure sono causate da inchiostro, vino rosso, da sostanze alcaline come la soda caustica. Le macchie superficiali posso essere eliminate al trattamento abrasivo come per le macchie chiare, al contrario per le macchie penetrate in profondità occorre decolorarla e rinnovare la finitura originaria, per cui consigliamo di affidarsi a esperti restauratori.
In ogni caso per provare da soli a pulire la macchia, dovremmo innanzitutto rimuovere dalla zona macchiata la finitura con un solvente appropriato che possa penetrare in profondità nel legno.
Picchettiamo la macchia con un bastoncino avvolto in uno straccio inumidito con normale candeggiante denso, prestando molta attenzione a non bagnare le parti non macchiate. Lasciamo asciugare il candeggiante appena la macchia inizia a scolorire.
Per le altre macchie su qualsiasi superficie e per un riepilogo sui prodotti smacchianti o trattamenti, controlliamo la tabella seguente:
|
||