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Per poter contenere i consumi energetici, occorre fare notevoli sforzi in tutti i campi, mediante lo studio accurato delle possibili soluzioni, capaci di restituire il massimo comfort con il minimo dispendio di risorse economiche.
Restando nel campo delle costruzioni, uno dei materiali che permette di ottenere tali risultati è il poliuretano espanso, generalmente conosciuto per il suo impiego sotto forma di lastre rigide.
Dal punto di vista chimico, il poliuretano espanso rigido è un polimero reticolato termoindurente che viene prodotto dalla reazione di due componenti principali, polioli e polisocianati.
Tali elementi reagiscono in presenza di un agente espandente, rappresentato generalmente idrocarburi, CO2, unitamente ad altre miscele di diversi additivi.
Gli elementi indicati, nel corso della reazione chimica passano dallo stato liquido a quello solido del polimero finale, producendo così una schiuma, la quale possiede elevate proprietà di adesione a quasi tutti i tipi di supporti.
Tale caratteristica ne ha favorito l'impiego in molti campi, facendo così sviluppare diverse industrie dalle quali provengono molti prodotti come pannelli isolanti rigidi o flessibili, schiume poliuretaniche, pannelli sandwich autoportanti per la prefabbricazione e l'industria del freddo, ecc.
Tra i prodotti più diffusi, troviamo diversi tipi di schiume poliuretaniche le cui applicazioni in campo edilizio riguardano interventi di isolamento termico, acustico e di impermeabilizzazione.
In virtù della sua densità, misurata in peso per unità di volume, il poliuretano presenta caratteristiche meccaniche differenti; i prodotti a bassa densità (da 33 a 60 kg./mc.), sono principalmente quelli utilizzati per realizzare blocchi e lastre utilizzate come isolamento termico, grazie alla bassissima conducibilità termica e all'alto potere isolante.
Il poliuretano ad alta densità, caratterizzato da 80 a 490 kg/m3, è dotato di una maggiore resistenza meccanica, che gli consente di essere lavorato più facilmente ,con una maggiore precisione, per cui le sue applicazioni principali le ritroviamo nel campo dell'artigianato, modellismo, decorazioni, design, ecc.
Nel settore edilizio, l'applicazione a spruzzo di poliuretano ad alta densità, rappresenta una valida e veloce soluzione, capace di ottenere contemporaneamente più risultati come isolamento termico, isolamento acustico, impermeabilizzazione e protezione dalle esalazioni di gas radon.
Grazie alla facilità con cui è possibile insufflarlo, si rivela un ottimo sistema per riempire intercapedini, come ad esempio quella esistente nelle murature costituite da due pareti con interposta camera d'aria.
Il trattamento delle superfici adeguatamente preparate e asciutte, va eseguito con una miscela bicomponente che dà origine a una schiuma espandente, la quale viene spruzzata mediante una pistola sulla superficie da trattare.
La soluzione dei problemi di isolamento sopradescritti, è di seguito illustrata da un intervento eseguito all'interno di un piano seminterrato di un edificio in fase di ristrutturazione, in cui occorreva isolare termicamente e acusticamente l'intradosso del solaio del piano rialzato, impiegando tempi piuttosto rapidi.
Il solaio in questione, realizzato negli anni '6,0 costituito da travetti in calcestruzzo armato e laterizi con soprastante soletta armata del tipo gettato in opera, presentava nella zona estradossale diversi distacchi di laterizi e parti in calcestruzzo, a causa di alcuni fenomeni di carbonatazione del calcestruzzo e ossidazione delle armature.
Tale situazione, anche se a vista non sembrava molto diffusa, è stata esaminata termograficamente al fine di raggiungere due obiettivi precisi:
Al fine di evidenziare al meglio le parti in fase di distacco, è stata eseguita una indagine termografica attiva di tipo qualitativo, impiegando una lampada alogena rivolta verso l'intradosso del solaio, al fine di sollecitare termicamente la struttura.
In tal modo, le eventuali bolle dovute ai distacchi presenti sotto il soffitto, vengono rese più calde dall'immagine a infrarossi a causa della riscaldamento dell'aria presente tra le parti fisse e quelle in fase di distacco.
Ottenuta così una mappatura delle criticità, si è provveduto a spicconare le parti evidenziate in fase di distacco, pulire la superficie dopo aver eliminato l'ossidazione delle armature attraverso prodotti adeguati stabilizzanti.
Si sono inoltre ricostruite le parti mancanti in calcestruzzo, attraverso l'impiego di malte fibrorinforzate.
Considerata le complessive buone condizioni delle parti strutturali, si è proceduto a ricoprire l'intero intradosso con 5 cm. di poliuretano spruzzato ad alta densità, in modo da coprire tutta la superficie oltre a chiudere tutte le microfessurazioni prodotte nel tempo nei laterizi.
In breve tempo l'intradosso del solaio ha raggiunto una consistenza elevata, capace di assolvere ai compiti per i quali l'intervento è stato realizzato, il trattamento di circa 150 mq di solaio è stato effettuato in un giorno e mezzo senza alcuna difficoltà impiegando due operatori.
Come fase preparatoria dell'intervento, oltre a quella sopradescritta, sono state protette le aperture delle finestre del seminterrato, al fine di evitare che parti di poliuretano volatilizzato, potessero fuoriuscire all'esterno e contaminare ambienti esterni.
Occorre precisare che a ultimazione dell'intervento, la superficie dell'intradosso, non appare regolare in quanto l'applicazione a spruzzo rende le superfici irregolari.
Pertanto, successivamente viene realizzato un controsoffitto in cartongesso, all'interno del quale disporre i vari impianti elettrici e di illuminazione a servizio del locale seminterrato.
I vantaggi dell'intervento descritto sono rappresentati da velocità dell'intervento, aumento del comfort dei locali soprastanti, stante l'abbattimento dei ponti termici orizzontali tra i due ambienti.
Inoltre, si ottiene un miglioramento della protezione delle parti strutturali, grazie all'assenza di infiltrazioni dovute a presenze di lesioni ormai riempite di poliuretano, stabilità e durata nel tempo senza bisogno di alcun tipo di manutenzione.
In tal modo si realizza anche l'isolamento acustico tra i due ambienti, assenza di formazioni di muffe e condensa sulla superficie del pavimento soprastante, grazie al materiale impiegato, che è atossico, non produce sostanze inquinanti nell'aria ed è stabile per lungo tempo.
I limiti del tipo d'intervento descritto, risiedono nel fatto che tali lavori per gli interventi interni, possono essere eseguiti principalmente in locali disabitati, come nel caso descritto.
Ricordo che comunque le applicazioni del prodotto spruzzato rappresentano una ottima soluzione per molti tipi d'intervento, come ad esempio l'impermeabilizzazione di pareti controterra, coperture di ogni forma e dimensione, in tempi rapidi, raggiungendo così una protezione quasi immediata.
Per quanto riguarda il costo dell'intervento occorre dire che è relazionato al tipo di intervento e allo spessore di prodotto da applicare.
In genere le aziende del settore, dopo aver effettuato un sopralluogo preventivo per visionare lo stato dei luoghi, forniscono senza problemi preventivi dettagliati, in cui specificano anche ciò che occorre in cantiere per effettuare l'intervento.
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