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La necessità di isolare termicamente le costruzioni, si scontra di frequente con la necessità di impiegare spessori ridotti di materiale isolante al fine di poter ridurre al minimo indispensabile l'ingombro del rivestimento.
Il problema ricorre sia che il cappotto venga eseguito all'interno sia che la stessa operazione venga eseguita all'esterno.
Per rimediare alla necessità di ridurre tali ingombri, senza peraltro ridurre la capacità di isolamento del materiale usato, è necessario impiegare materiali particolari che grazie alle loro spiccate e particolari caratteristiche riescono ad isolare molto meglio di materiali di spessore maggiore.
A questo punto è necessario spiegare quali sono gli elementi che influenzano la capacità termica di un materiale isolante come la densità ecc., ma in questa sede non è necessario per illustrare come realizzare praticamente sistemi a cappotto di spessore ridotto.
Prenderò in esame due sistemi distinti che impiegano due tipi di materiale molto diversi tra loro con costi e caratteristiche altrettanto differenti che rappresentano la maniera più efficace di risolvere il problema.
Il primo materiale con il quale è possibile realizzare dei cappotti di particolare efficienza termica con spessori che non superano i 20 mm è l'Aerogel.
L'Aerogel rappresenta, quasi sicuramente, il materiale isolante più leggero al mondo, recenti studi fatti da ricercatori cinesi attestano di aver messo a punto un tipo di Aerogel particolarissimo tale che una sfera di 10 cm di diametro poggiato sull'erba di un prato non provoca la piegatura dei fili d'erba, e ciò a dimostrazione dell'esiguità del peso in rapporto alla massa.
L'Aerogel si ricava da un gel nel quale la componente liquida è stata sostituita da aria, fino a poco tempo fa il suo impiego lo si ritrovava solamente nelle imprese spaziali o di alto impegno tecnologico, oggi grazie ad un tipo di produzione più economica lo ritroviamo impiegato anche in campo edile come materiale isolante di alta resa termica.
Il suo alto grado di prestazione termica, unitamente al suo ridotto spessore, gli consentono di ottenere le stesse prestazioni termiche dei tradizionali isolanti con spessori fino a 10 volte inferiori, la sue prestazioni termiche sono talmente elevate che la NASA lo ha impiegato per realizzare l'isolamento delle tute spaziali e del Mars Rover.
Il suo impiego in edilizia è estremamente facile, infatti può essere applicato con dell'apposita biocolla direttamente sulle pareti da isolare, una volta applicato il pannello la cui misura in lunghezza permette facilmente di coprire intere pareti con pochi tagli, occorre applicare su esso uno strato di intonaco fibrorinforzato su cui verrà infine effettuato lo strato di finitura desiderato.
Prima di eseguire lo strato di finitura è necessario fissare con appositi tasselli il rivestimento alla sottostante muratura, fatto ciò è possibile portare l'opera a compimento.
L'intervento descritto ha il pregio di raggiungere elevate prestazioni termiche, può essere applicato su forme anche irregolari all'esterno come all'interno senza particolari problemi.
Per chi vuole raggiungere buoni risultati dal punto di vista termico, senza spendere cifre elevate con la possibilità di operare senza l'impiego di particolari maestranze specializzate e con costi estremamente più bassi dei soliti interventi di isolamento, può ripiegare su di un materiale molto comune come il Depron.
Il Depron o più semplicemente polistirolo estruso, ormai noto a molti grazie anche al grande dibattito circa il suo impiego che la nostra testata ha ormai da molto tempo favorito, con la sua particolare densità attorno ai 35 Kg/mc. riesce con spessori ancora più ridotti del sistema Aerogel a garantire un confort termico di tutto rispetto.
Il Depron può essere impiegato per realizzare dei cappotti termici interni ed esterni, può essere applicato a soffitto e prima della posa del pavimento per evitare dispersioni termiche verso ambienti non riscaldati.
Con il Depron stante il suo ridottissimo spessore e grazie alle notevoli capacità termoisolanti, è possibile ottimizzare la resa termica dei termosifoni realizzando alle spalle del radiatore specialmente quando l'elemento radiante è posto sotto una finestra, un ottimo strato isolante che evita la dispersione del calore verso l'esterno.
Per quando riguarda la posa in opera del Depron, occorre dire subito che non presenta particolari difficoltà e questo grazie alla sua maneggevolezza, alla sua estrema lavorabilità senza l'impiego di particolari attrezzature ed infine grazie alla sua assoluta atossicità che ne permette la lavorazione in tutti gli ambienti domestici e senza la preoccupazione di disperdere dannose e fastidiose polveri nell'ambiente.
Per la posa del Depron oltre a munirsi di un semplice taglierino, occorre usare un collante apposito come Glutolin HS che si trova in commercio in confezioni da 1 a 8 Kg.
Mediamente per posare circa 20 mq di Depron, occorrono circa 8 Kg di collante, una volta posato il materiale e dopo aver eliminato eventuali bolle d'aria, sarà possibile applicare sul Depron ogni sorta di rivestimento come parati di ogni tipo, piastrelle, intonaco fibrorinforzato, perline, pannelli in legno ecc..
La praticità della confezione del Depron, ci consente di disporre in un semplice pacco di lastre nel formato 80*125 cm che sono riposte a libro per cui aprendone una è possibile raggiungere facilmente la lunghezza di m 2.50.
Utile raccomandazione per la posa, riguarda il lato della lastra da incollare sulla parete per cui occorre prestare attenzione alle istruzioni contenute nella confezione che normalmente consigliano di utilizzare il lato con la scritta riportata in superficie.
Infine mi corre l'obbligo di ricordare che il Depron non teme assolutamente l'umidità per cui anche in presenza di umidità dall'esterno in spinta attiva, non risulta alterata la sua struttura che in ogni caso rende impossibile il passaggio di vapore acqueo.
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