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Al giorno d'oggi la coibentazione termica riveste importanza decisiva per un edificio da numerosi punti di vista.
Innanzitutto migliora drasticamente il comfort abitativo interno, soprattutto nel caso di costruzioni con struttura a telaio di cemento armato e altissime dispersioni a causa dei numerosi ponti termici. Inoltre contribuisce a prevenire la formazione di umidità di condensa con conseguente proliferazione di muffa, che abbassa notevolmente la salubrità degli ambienti.
Consente infine di risparmiare sui costi per il riscaldamento invernale, particolarmente gravosi nelle zone montane come il Trentino o la Valle d'Aosta.
Rende infine più appetibile l'abitazione sul mercato immobiliare: tra i parametri che influenzano il valore di mercato di un immobile vi è infatti anche la sua efficienza energetica.
Il mercato dei prodotti isolanti per muri non ha dunque risentito pesantemente della crisi, stimolando le aziende del settore a diffondere nuovi materiali, più versatili e performanti rispetto alle coibentazioni tradizionali: uno di questi è il Depron
Il Depron è un materiale isolante di nuova concezione, distribuito in Italia da TILLMANNS s.p.a.
É venduto in pannelli già pronti per l'uso con dimensioni di 250 o 125 x 80 cm.
Lo spessore è molto ridotto: 3, 6, 9 o 12 mm. Le lastre sono costituite da polistirolo espanso estruso e risultano particolarmente sottili, flessibili e resistenti a compressione: sono perciò molto adatti anche per coibentare superfici orizzontali.
Anche il potere isolante risulta eccellente. Secondo le indicazioni del fabbricante, assumendo come base una parete non coibentata con uno spessore di 24 centimetri, il coefficiente di riduzione delle trasmissioni termiche è del:
Sovrapponendo vari pannelli si ottengono prestazioni ancor più elevate.
A parità di risultati si può quindi adottare uno spessore isolante decisamente inferiore, che nel caso di un isolamento per interni consente di ridurre lo spreco di spazio.
Il materiale presenta tuttavia alcuni altri vantaggi:
Il Depron nasce come un isolante per muri interni.
Le sue applicazioni principali sono dunque numerose e riguardano principalmente:
Il Depron è inoltre molto versatile, perché compatibile con le finiture più comuni: presentando infatti una superficie ben liscia può essere rivestito di carta da parati, tinteggiato, rivestito di piastrelle o foderato di cartongesso.
L'applicazione di uno strato isolante con pannelli Depron è semplice ma per una coibentazione ottimale occorre eseguirla a perfetta regola d'arte.
La lavorazione prevede numerose fasi.
Per prima cosa bisogna rimuovere i vecchi rivestimenti in piastrelle, carta da parati o tinteggiatura. Una parete con patine biologiche o infestazioni di muffa va invece accuratamente disinfettata e bonificata con prodotti antimuffa e successivamente lasciata asciugare completamente con le finestre aperte.
Si passa quindi alla preparazione del supporto, che comprende la stuccatura preliminare di tutte le soluzioni di continuità come crepe, fori o cavità con prodotti stuccanti.
Una superficie decoesa, ad esempio un intonaco disgregato o pulverulento, va invece carteggiata leggermente, spazzolata per rimuovere qualsiasi traccia di materiali incoerenti e infine trattata con una mano di primer. Una pulitura mediante aspirazione dei depositi pulverulenti, leggera carteggiatura e applicazione di una mano di fondo è però consigliata anche in caso parete ben conservata.
La disposizione dei pannelli dev'essere pianificata con precisione per coprire efficacemente l'intera superficie da isolare minimizzando gli sfridi. Dopo aver aperto le confezioni ed estratto i pannelli è quindi consigliabile provare la disposizione per individuare la combinazione ideale, segnando con una matita i bordi dei vari pannelli e numerandoli accuratamente.
In questa fase si possono anche fare i tagli a misura in corrispondenza di spigoli, bordi o riseghe: per un risultato esteticamente perfetto i bordi che formano lo spigolo vanno tagliati a 45° con un cutter molto affilato.
Si stende quindi sulla parete una mano uniforme di collante per polistirolo espanso rigido con un rullo da imbianchino o una pennellessa, evitando di applicare materiale in eccesso o viceversa tralasciare alcune zone. Si prende poi ciascun pannello e, facendo attenzione a orientarlo correttamente (cioè con il lato con scritto Depron a diretto contatto con la parete), lo si pone sull'adesivo ancora bagnato e si passa l'intera superficie con un rullo di gomma per eliminare le bolle d'aria.
Si procede in questo modo per la posa di tutti i pannelli, lasciando asciugare per 24-48 ore.
L'ultima fase della posa vera e propria consiste nella stuccatura delle fughe tra i pannelli per minimizzare le dispersioni termiche: si usa un sigillante applicato con un'apposita siringa e si livella perfettamente la superficie, se necessario asportando il materiale in eccesso.
Si passa quindi alla finitura, consistente nella stesura con un rullo di gomma di uno strato di colla per polistirolo espanso diluito con il 20% di acqua: questa lavorazione costituisce una vera e propria mano di imprimitura, necessaria per una corretta adesione della finitura superficiale prescelta.
I punti più complessi come nicchie, spigoli, riseghe o spallette di porte e finestre richiedono una cura particolare: le modalità di posa sono uguali a quelle appena descritte ma occorre scegliere con attenzione il corretto spessore e tagliare con precisione gli spigoli per un risultato estetico ottimale.
Sul Depron è possibile applicare vari tipi di finiture ma anche in questo caso occorre sapere come procedere per non commettere errori.
Un rivestimento di carta da parati o lastre di cartongesso si applica normalmente, cioè come per una muratura non isolata: bisogna però che lo strato di Depron si sia asciugato perfettamente.
Anche la tinteggiatura non presenta particolari problemi.
Si può inoltre tirare un intonaco a base cementizia o resinosa, previo montaggio di un'apposita reticella di sostegno.
Un rivestimento di piastrelle in ceramica richiede invece un po' di cautela: si deve utilizzare un adesivo in dispersione specifico per piastrelle e lasciare asciugare per quattro giorni.
A questo punto si può completare il lavoro stuccando le fughe.
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