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La mansarda è sicuramente una tipologia di abitazione dal fascino particolare. Al contempo, quelle stesse caratteristiche che ne determinano la bellezza, possono rappresentare un ostacolo alla sua vivibilità.
Ecco perché progettarne l'arredamento stimola l'inventiva del designer affinché la sfida sia vinta nella giusta maniera.
Già, perché se è vero che i tetti inclinati sono scenografici e le finestre/abbaini ci fanno provare la stessa sensazione del dormire tra le stelle, bisogna comunque considerare poi come sfruttare al meglio ogni spazio per poter ricavare contenimenti sufficienti e funzionalità nella gestione degli ambienti.
C'è anche da tener presente le differenze tra mansarde progettate e costruite ex novo e quelle rese abitabili in un secondo momento rispetto alla costruzione originaria.
Per quanto riguarda le prime, va da sé che avranno gli spazi già definiti in base alle funzioni che vi si svolgeranno, per cui gli arredi seguiranno questa distribuzione e molto spesso, in questi casi, sono su misura.
Vi sono, ad esempio, elementi in muratura che nascono insieme alla costruzione della struttura stessa, oppure in legno, riprendendo i rivestimenti delle superfici oppure gli elementi strutturali come le travi a vista dei solai.
Si pensi ai casi emblematici delle costruzioni di montagna oppure alle nuove abitazioni parassite in bioedilizia dove struttura/involucro e arredi sono spesso realizzati contemporaneamente.
Tralasciando queste tipologie, vediamo invece i punti da tenere presenti nelle occasioni più frequenti, quando cioè si tratta di arredare una mansarda con distribuzione planimetrica già definita, con gli arredi da adattarvi tenendo presente le esigenze dei futuri abitanti.
Il primo punto fondamentale da considerare, piuttosto ovvio, è quello di riservare gli spazi in pianta dove le altezze sono maggiori alla sistemazione degli armadi.
Questa considerazione vale per tutti gli armadi/contenitori, quindi per gli armadi della zona notte ma anche per gli armadi dispensa delle cucine, gli armadietti per i bagni e i contenitori a muro per le zone disimpegno.
L'ideale sarebbe sfruttare il lato dritto, in modo da poter eventualmente mettere degli armadi con ante scorrevoli, in caso contrario i mobili da scegliere avranno le ante battenti. Infatti, le parti superiori delle ante seguiranno il profilo inclinato del solaio, oppure gli armadi saranno divisi in elementi modulari le cui altezze saranno diverse in modo da seguire l'inclinazione stessa, con linea superiore a zig-zag.
Quest'ultimo esempio riguarda la soluzione indubbiamente più economica, potendo contare su mobili di serie, senza dover prevedere richieste di ante su misura alle aziende. Esteticamente non è, forse, la soluzione più accattivante, ma, giocando su colori e finiture si può immaginare di risolvere tutto nella maniera migliore.
Questa risulta, però, una soluzione vantaggiosa in caso di abitazione presa in affitto, in vista di un futuro, eventuale, trasloco, laddove l'armadio potrà essere ricollocato facilmente nella nuova abitazione. In questa eventualità, il consiglio è di prendere gli elementi tutti completi di entrambi i fianchi finali, in modo che in un futuro possano essere rimontati in altri ambienti anche da soli.
Una soluzione più valida dal punto di vista estetico è quella di sistemare solo un semplice telaio nel vano sottotetto e tramezzi, senza lo schienale, anche mantenendo le misure di serie delle collezioni aziendali, agganciandovi poi con delle cerniere le ante sagomate solo sulla parte superiore (quasi tutte le aziende realizzano tagli su misure inviate dai clienti, con surplus minimo di costo). È la soluzione più adottata con i mobili in stile moderno.
Per quanto riguarda i ripiani interni e le cassettiere, li si potrà scegliere liberamente secondo le varie esigenze, avendo cura di posizionare le seconde nei vani più alti.
Se invece l'idea dell'anta sagomata non piace, perché magari si è scelta una linea classica con decori e modanature specifiche, si può optare per le ante a scalino, raccordando poi, mediante pannelli a misura della stessa finitura, la parte superiore dell'armadio con il tetto inclinato.
Stabilita la posizione degli armadi nella parte dove il muro è più alto anche nella camera da letto, il letto stesso può essere collocato appoggiando la testiera al muro della zona più bassa.
L'alternativa all'armadio in camera è, ovviamente, la cabina armadio, dove possibile. In questo caso valgono le stesse regole illustrate in precedenza, con tutti i vantaggi che il concetto stesso di cabina armadio, intesa come tipologia strutturale, comporta, ovvero grande libertà di attrezzare gli interni, una volta stabilite le ante di chiusura.
Rispetto alle regole illustrate per gli armadi, si aggiunge la facoltà di poter sfruttare una profondità maggiore, con la possibilità di attrezzare anche le pareti interne laterali, a tutto vantaggio della capienza, sopperendo così ad un minore, eventuale, volume disponibile in altezza.
Lo stesso discorso vale per gli armadi in cameretta. Per quanto riguarda invece i letti, nel caso si dovesse considerare un doppio letto e non potendo inserire, a causa dell'altezza insufficiente, una struttura letto a castello, si sceglierà la moderna soluzione del doppio o addirittura triplo letto scorrevole, se lo spazio in pianta lo consente.
Questi modelli offrono anche, in alcuni casi, la possibilità di inserimento di piani scrittoio o cassetti, molto utili in caso di mancanza di spazio.
Non vi sono grossi problemi nell'arredare la zona del living, data l'ampia scelta offerta dalle aziende sia di arredi in stile classico, sia in stile moderno. Anzi, soprattutto le ultime tendenze dello stile moderno prevedono arredi sviluppati per lo più secondo linee orizzontali, con contenitori singoli composti sulle pareti in maniera molto libera, giocando sui contrasti di colori e finiture.
Per quanto riguarda la cucina, i vincoli sono maggiori, in quanto a dettare legge, in questo caso, sono gli impianti di distribuzione di gas e acqua. Normalmente questi vengono predisposti su una delle pareti più alte o, comunque, su quella che permette senza problemi la collocazione delle basi per lavello e piano cottura.
Questi elementi, infatti, raggiungono, in altezza, 90/95 cm circa, a seconda degli spessori del top e dell'altezza degli zoccoli di chiusura e queste misure devono essere rispettate, anche per permettere il giusto incasso di elettrodomestici quali la lavastoviglie e il forno.
Al di sopra delle basi di lavoro principali ci sono poi da collocare almeno alcuni elementi quali la cappa e lo scolapiatti che è possibile prevedere anche nelle conformazioni definite mini, entrambi di altezza tale da contenere almeno il motore (la cappa) e un ripiano per le stoviglie (lo scolapiatti).
Se la parete su cui sistemare queste basi prevede la presenza di finestre, allora è, ovviamente, possibile fare a meno della cappa. I pensili, nella maggioranza dei casi di arredi in mansarda, vengono sostituiti da capienti dispense posizionate o sulla parete più alta oppure su una parete comunque disponibile perché, anche se basse, sono di profondità maggiore rispetto a quella dei pensili.
In camera e nel living: Pescarollo
Nella cameretta: Moretti Compact
In cucina: Lago
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