Il vetrocemento di ultima generazione è un materiale molto innovativo, in grado di far passare la luce naturale e separare gli ambienti con stile ed eleganza.
Le nuove tendenze del vetrocemento in architettura
Da materiale povero, nato all'inizio del Novecento per scopi meramente pratici, come consentire il passaggio di luce naturale in ambienti di servizio tipo officine, vani scala e bagni ciechi, il vetrocemento si è ben presto trasformato in un materiale innovativo in grado di ispirare numerosi architetti, arredatori e designer.
Questa soluzione è stata infatti prescelta per caratterizzare le facciate di alcuni famosi edifici contemporanei come la Cristal Houses ad Amsterdam, un progetto del notissimo studio MVRDV: il piano terra, che ospita il negozio di un celebre marchio di moda francese, è stato infatti costruito interamente con mattoni di vetro.
Non mancano all'appello le sculture di arte contemporanea come l'installazione temporanea Qwalala dell'artista statunitense Pae White, allestita a Venezia in occasione della Biennale: si tratta di un lungo muro curvilineo ispirato al corso sinuoso del fiume californiano Gualala e formato da mattoni in vetro perfettamente incolori o di ben ventisei sfumature diverse.
Il vetromattone si è dunque rivoluzionato completamente, venendo utilizzato nelle più disparate situazioni per giocare con la luce, creare suggestivi riflessi e trasparenze oppure dare un tocco di colore a una parete altrimenti un po' spoglia.
Le aziende specializzate si sono adeguate a queste nuove richieste producendo elementi perfettamente trasparenti o satinati; incolori, di toni pastello o a tinte forti; con superficie liscia oppure molto texturizzata in rilievo o con inclusioni e bolle decorative.
Anche la forma, inizialmente solo quadrata, si è trasformata in modi sorprendenti divenendo rettangolare, esagonale o addirittura traforata.
Caratteristiche del vetro mattone contemporaneo
Il vetromattone di prima generazione era costituito da semplici elementi quadrati con lato di circa 20 cm, completamente incolori e con superficie mossa a causa delle tecniche di lavorazione. I blocchetti venivano semplicemente accostati in file regolari con giunti allineati sia in orizzontale che in verticale rinforzati da sottili tondini di acciaio.
In questo modo si ottengono pareti verticali dritte o curvilinee, non portanti, eccellenti nel consentire il passaggio della luce naturale anche in ambienti non finestrati.
Questo vetromattone estremamente semplice, sebbene ormai molto diffuso ad esempio nei vani scala dei condomini, se ben eseguito, crea superfici interessanti ed esteticamente apprezzabili e perciò costituisce una valida soluzione progettuale.
Una prima rivoluzione, che ha dato vita al vetro mattone per così dire di seconda generazione, ha introdotto il vetrocemento colorato. Il formato è ancora generalmente quadrato, ma la gamma dei colori disponibili è molto ampia e comprende sia sfumature pastello sia tinte molto vivaci.
La superficie è invece disponibile in tre versioni: completamente liscia e trasparente, che comporta anche un'ottima visione degli oggetti al di là; mossa con conseguente deformazione dell'immagine trasmessa e infine satinata, con un effetto di traslucida opacità.
Con gli elementi colorati e/o alternando pezzi trasparenti ad altri satinati si ottengono effetti decisamente interessanti come pareti vetrocemento con scale di colore, composizioni casuali con un effetto mosaico in scala extralarge o semplici decorazioni geometriche come quadrati, zig zag, asterischi, scacchiere, spine di pesce o linee alternate.
Le realizzazioni dell'azienda Nuova Cristalvetri ne offrono un'ampia casistica.
Il vetrocemento moderno, o più precisamente la terza generazione dei mattoni di vetro, prevede invece la totale reinterpretazione del materiale compiuta da Poesia Glass Studio.
Il rinnovamento è avvenuto secondo tre filoni fondamentali:
- la forma degli elementi;
- l'uso del colore;
- la texture.
Il risultato è una serie di collezioni ardite ed eleganti in grado di smaterializzare completamente i muri in vetrocemento trasformandoli in eleganti divisori minimalisti o persino vere e proprie sculture tridimensionali.
Un ottimo esempio è la linea Classic Collection, formata da mattoncini in cristallo fuso colato entro stampi e lavorati a mano uno per uno da esperti artigiani.
La collezione è estremamente variegata e comprende un'ampia scelta di blocchetti di varia forma, colore e texture. Gli elementi parallelepipedi leggermente opalescenti sono ad esempio disponibili in ben sette colori vivaci o con sfumature terrose: bianco, grigio, marrone, color tortora, viola, verde petrolio, rosso, arancione e bordeaux.
Gli stessi sono previsti anche in versione Bubble, cioè con piccole bolle d'aria incluse all'interno del vetro fuso: la presenza di bolle, normalmente un grave difetto in qualsiasi oggetto in vetro, viene qui sapientemente sfruttata con chiari intenti decorativi.
Inoltre, essendo la disposizione delle bolle assolutamente casuale, ogni mattoncino risulta unico e irripetibile.
Un'altra variante prevede invece la colatura di vetro colorato all'interno del blocco trasparente: solidificandosi, il vetro colorato da vita a intriganti meandri che evocano una colata lavica cristallizzata o una scia di vernice nell'acqua.
Ma Classic Collection gioca anche sulla forma proponendo elementi a forma di cubo, di L, di quadrato o rettangolo molto sottile, di quarto di cerchio o di semicerchio.
Questi ultimi sono decisamente i più interessanti perché consentono l'esecuzione di vere e proprie colonne cave o piccoli tramezzi sinuosi che ricordano sculture in 3D.
Monoforo sono invece dei mattoni di vetro con le consuete dimensioni dei mattoni UNI, cioè cm 24,6 di lunghezza, cm 11, 6 di altezza e uno spessore di cm 5,3, con al centro un ampio foro rettangolare. Ciascun elemento è perciò molto simile ai mattoni forati per i tramezzi: in questo modo il laterizio si smaterializza rimanendo come pura citazione convenzionale.
Tre le possibili tessiture:
- con giunti sfalsati simile a un vero muro in vetrocemento a una sola testa;
- con giunti allineati in senso orizzontale oppure in verticale.
Anche in questo caso la linea prevede numerosi colori brillanti.
Herbarium si ispira invece ai fossili vegetali e più precisamente alle impronte di foglie preistoriche: nella trasparenza del vetro risaltano infatti eteree sagome di felci e rametti: assemblando tali elementi, Monoforo, Bubble e mattoncini incolori si ottengono pareti con vetrocemento di estrema sobrietà, eleganza e rigore formale.
La collezione Vetroattivo è invece concettualmente diversa: più simile alle comuni piastrelle comprende infatti sottili tavelle con spessore di circa 1 cm.
Si presta dunque molto bene all'esecuzione di rivestimenti o divisori particolarmente esili.
Le forme più interessanti sono l'esagono e il rettangolo allungato, tutti a colori molto vivaci: con il primo si creano suggestive composizioni a parete che ricordano un alveare gigante, mentre con i secondi si può giocare con il gusto un po' underground dei muri a colori vivaci.
A ogni uso il suo vetrocemento
Naturalmente, come ogni altro materiale anche i mattoni di vetro non sono adatti per qualsiasi scopo. La scelta di un inserto di vetrocemento va perciò valutata con particolare attenzione.
La linea Vetroattivo è ad esempio particolarmente indicata per i rivestimenti di bagni e cucine, mentre la doccia vetrocemento va realizzata con i classici elementi quadrati in grado di costruire un vano solido e impermeabile.
Per illuminare un ambiente non finestrato occorrono invece pezzi completamente trasparenti, incolori o di toni assai chiari, riservando le tinte più accese ai divisori interni o agli inserti decorativi. Viceversa, la parete del bagno sarà formata da elementi opachi o satinati.
Monoforo e i blocchi curvi di Classic Collection danno infine i risultati migliori nella zona giorno di un'abitazione, ad esempio nella separazione parziale tra l'ingresso e il soggiorno o tra la zona pranzo e la cucina: si tratta infatti dell'uso migliore per esaltare la loro plastica matericità.
