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La ricerca di soluzioni tecnologiche per favorire il contenimento dei consumi energetici, tocca molteplici settori, in particolare quello dell'edilizia, che vede negli ultimi anni un grande sviluppo.
Nuovi materiali isolanti, realizzati impiegando le nanotecnologie, permettono la creazione di spessori sempre più ridotti, permettendo così la loro applicazione anche su involcri edilizi di particolare pregio architettonico.
Tra i materiali innovativi, studiati per contenere i consumi energetici, emerge una nuova categoria di vetri, cosiddetti riscaldanti, ossia capaci di generare calore negli ambienti in cui è disposto per la loro protezione esterna.
I nuovi vetri sopracitati, si basano su un innovativo sistema di irraggiamento, grazie al quale a essere riscaldata non è l'aria, ma i corpi e gli oggetti presenti nell'ambiente.
I corpi così riscaldati trasmettono in maniera uniforme il calore accumulato all'ambiente in cui sono inseriti, permettendo così di mantenere costanti la temperatura e l'umidità.
Il vetro riscaldante è di solito costituito da un doppio vetro che in apparenza non risulta diverso nell'aspetto rispetto a doppio vetro convenzionale.
In esso è presente uno strato trasparente di ossido metallico conduttivo, il quale copre la parete interna di uno dei due vetri, in particolare di quello posto verso l'interno del locale da riscaldare.
Su entrambi i lati all'interno della vetrocamera, sono alloggiati 2 elettrodi, che permettono al vetro di essere energetizzato dalla rete elettrica.
Nel momento in cui viene erogata l'energia elettrica, lo strato conduttivo emette calore per effetto Joule, ossia dissipazione di energia elettrica sotto forma di energia termica, che viene trasmessa all'interno dell'ambiente su cui la vetrata prospetta.
Allo scopo di ridurre al massimo perdite di energia, il vetro esterno è coperto da un rivestimento riflettente basso emissivo.
L'impiego di vetri così performanti è molteplice, basti pensare a tutte quelle situazioni in cui oltre a riscaldare gli ambienti interni è necessario preservare da fenomeni di condensa, congelamento, appannamento, ecc. superfici di verande esterne, finestre, vetrate a protezione di piscine e spazi interni.
La posa in opera di tali vetrate risulta molto utile nella realizzazione di lucernari, i quali, specialmente in inverno, sono soggetti a fenomeni di appannamento, con conseguente riduzione, anche sensibile, dell'illuminazione dei locali sottostanti.
Inserire i vetri riscaldanti negli infissi di uso comune non rappresenta una grossa difficoltà, anche se comunque occorre effettuare alcune integrazioni
Dunque, possono essere applicati sulla maggior parte dei telai di finestre, ante, finestre scorrevoli o pieghevoli, facciate in vetro, ecc.
Per quanto riguarda il tipo di alimentazione necessaria per il sistema di vetri riscaldanti bastano 230 V per un uso normale.
L'impiego dei vetri riscaldanti ha bisogno di essere progettato da un tecnico esperto in calcoli energetici, il quale in virtù delle condizioni interne ed esterne dello stato dei luoghi, può simulare, attraverso un modello matematico, il grado di efficienza richiesto da cui far scaturire dimensioni e distribuzione delle superfici vetrate riscaldanti.
Quest'ultimo aspetto, non va sottovalutato, se si vuol ottenere un reale beneficio con riduzione dei costi energetici.
I vetri riscaldanti, sono prodotti da diverse aziende e si differenziano tra loro da particolari che ne diversificano oltre all'aspetto estetico e costruttivo, anche i consumi energetici in relazione alla superficie utilizzata.
L'impiego dei vetri riscaldanti, se ben progettato, può comportare una riduzione dell'uso di pannelli radianti interni, con conseguente risparmio di spazio e riduzione di una serie di inconvenienti legati al moto convettivo dell'aria calda prodotta dai classici radiatori.
La composizione del corpo radiante, praticamente priva di elementi visibili diversi da quelli dei vetri tradizionali, consente di ottenere superfici riscaldanti quasi naturali.
Si pensi alla differenza del comfort ottenibile quando ci si avvicina a una parete vetrata tradizionale, dove in prossimità della stessa la temperatura scende anche di 7/8 gradi rispetto a quella della parete in muratura laterale.
Impiegando i vetri riscaldanti tale sensazione risulta eliminata, con notevoli benefici in termini di vivibilità degli interni e visibilità attraverso la vetrata riscaldata, la quale priva di fenomeni di appannamento, garantisce completezza di veduta verso l'esterno.
Vi sono inoltre altri vantaggi nell'impiego dei vetri riscaldanti, che con molta probabilità ne favoriranno la loro diffusione futura. Essi sono rappresentati dalla velocità con cui raggiungono la temperatura necessaria per fornire un irraggiamento sufficiente, il tutto a fronte di una assenza di manutenzione.
Quest'ultimo aspetto va comparato all'impegno di manutenzione richiesto dai sistemi di riscaldamento tradizionali, per rendersi conto del grande vantaggio ottenibile, niente perdite di carico, assoluta mancanza di rumore, assenza di polveri movimentate nell'atmosfera, sono tutti elementi che incoraggiano l'impiego dei vetri descritti.
Se adeguatamente calcolato, un sistema progettuale che unisca l'inserimento di vetri riscaldanti all'esterno e pannelli radianti interni realizzati con lo stesso principio di irraggiamento dei vetri sopra descritti, il tutto alimentato da un sistema fotovoltaico, potrebbe rendere ogni tipo di abitazione libera dalla rete energetica tradizionale, con tutti i benefici economici e ambientali che ne possono conseguire.
I vetri riscaldanti non rappresentano un ostacolo nel caso si vogliano realizzare particolari elementi come vetrate di sicurezza, o vetrate del tipo variasol, o ancora, vetrate provviste di vetri oscuranti.
In virtù del tipo di applicazione che s'intende realizzare, sono disponibili sul mercato vetri con potenze medie al mq. che variano da 50 a 100W/m2, utilizzabili quando occorre ottenere una azione anticondensa, mentre per chi vuole ottenere una azione di riscaldamento interno, è possibile scegliere potenze che vanno da 250 a 500 W/m2.
Al momento, l'unico elemento che limita l'impiego dei vetri riscaldanti su larga scala, è rappresentato dal costo, il quale in base ai prezzi medi di mercato può variare tra 500 e 700 euro al mq, oltre alle spese di montaggio e oneri fiscali.
Tenendo conto della possibilità di poter ricevere in futuro contributi da parte dello Stato mirati al raggiungimento di una sostanziale riduzione dei costi dell'energia, unitamente alla probabile maggiore diffusione del prodotto, in tutte le applicazioni possibili, credo si possa ritenere il prodotto descritto un valido rimedio al fine di ridurre i consumi energetici.
Infine, non bisogna trascurare i grandi benefici ottenibili, impiegando tali tecnologie nella realizzazione di nuove costruzioni o nella ristrutturazione delle stesse.
Assenza di tubazioni, centraline, elementi radianti che occupano pareti, rendendole praticamente inutilizzabili per altri usi, assenza di muffe e condensa all'interno delle abitazioni, grazie al calore irraggiato sui corpi solidi in maniera diffusa e persistente, rappresentano sicuramente elementi che indurranno in un prossimo futuro l'impiego dei vetri riscaldanti su larga scala.
Diverse aziende producono vetri riscaldanti con caratteristiche e brevetti differenti.
Tra queste, la Warm Glass produce WG Cristal vetro adatto anche per grandi specchiature, con la caratteristica di poter riscaldare entrambi i lati della vetrata.
Thermo Glass offre vetrate riscaldanti con ottima visibilità, adatte per ristrutturazioni e altri tipi di interventi in cui occorre ottenere un buon comfort interno.
Saint-gobain produce Eglas, un vetro contenente ossidi di metallo, con ottima azione riscaldante unita a una trasparenza assoluta. Le lastre di vetro riscaldate possono essere singole, doppie, ecc. e sono collegate direttamente alla rete elettrica, senza bisogno di alcun trasformatore.
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