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Se per voi la frontiera del lusso è rappresentata da una lunga nuotata notturna in piscina al tenue chiarore delle stelle sappiate che, in quanto a immaginazione, qualcuno vi ha battuto.
Invece di soluzioni ordinarie e preconfezionate, sebbene ritagliate in una fetta di mercato ben al di sopra del livello dei comuni mortali, c'è chi si diletta con le vasche da bagno, a combinare elementi presi dall'abbecedario della progettazione e del design industriale, in forme nuove e assolutamente inaspettate.
Accade così che nuovi sistemi di illuminazione e materiali prima riservati ad ambiti ristretti, sposino forme tradizionali come quella della vasca, regina assoluta di ogni bagno degno di questo nome.
Sono sicura che, da frequentatori abituali di locali estivi all'aperto, avete una certa dimestichezza con elementi di arredo luminosi. Tipici sono i grandi vasi bianchi di forma cilindrica leggermente rastremata che vengono solitamente utilizzati per delineare percorsi o per sottolineare l'ingresso a spazi dedicati alla musica e all'intrattenimento open air.
Bene, trasponete il concetto alla vasca di cui sopra ed ecco a voi OIO disegnata da Michel Boucquillon per Antonio Lupi.
Il polietilene di cui è costituita la scocca ne fa un arredo da interni o esterni particolarmente resistente, oltre che intelligente.
La riciclabilità del materiale, infatti, non è più prerogativa solo di creazioni di nicchia, frutto di una ricerca votata solo all'ecosostenibilità (e quindi un po' deludente sotto altri punti di vista).
Sull'onda di precedenti successi e attraverso l'utilizzo di tecniche di produzione valide, sicure e all'avanguardia (come lo stampaggio rotazionale), non ha problemi ad affrontare tematiche ampie e progettualmente più complesse.
L'illuminazione interna, se nasce come armonico e benefico dispositivo cromoterapico, è in realtà l'espressione di un intento scenografico molto ben riuscito, specie se in accoppiata con il lavabo monolitico della stessa collezione.
Apprendo inoltre, leggendo da più parti, che si celebra la leggerezza di entrambi, tanto che si potrebbe traslocare anche con vasca e lavabo.
Ma OIO non è l'unico esempio convincente di combinazione tra acqua e luce.
Si pone di prepotenza all'attenzione anche l'Infinity Bath dello studio ucraino Mukomelov.
Una scocca che ricalca il guscio di una conchiglia e promette di avvolgerci in un morbido abbraccio di schiuma o di acqua increspata dal sistema idromassaggio integrato, proietta a sorpresa un gioco di luce a pavimento.
L'effetto è ottenuto attraverso LED alloggiati all'interno della struttura, completamente sicuri e inaccessibili all'acqua.
Il benessere non è limitato alla fruizione della vasca come sanitario superaccessoriato da bagno, ma anche alle sue potenzialità di arredo di design vero e proprio.
Le diverse funzioni (cromoterapia, musica di sottofondo, rigenerazione con sali) possono essere attivate a piacimento e consentono una personalizzazione che non trova uguali nella produzione passata.
C'è poi tutta una collezione di arredi e oggetti che fanno tesoro della fotoluminescenza, la proprietà di alcuni alluminati inorganici presenti in natura di catturare la luce, naturale o artificiale, per poi restituirla al buio, in un tempo limitato ma, comunque, abbastanza prolungato.
Questa collezione viene proposta da Lucedentro e comprende una serie di prodotti nei quali la tecnologia elaborata a partire dalla proprietà descritta viene applicata in modo sicuro, atossico e conforme a tutte le normative nazionali ed europee del settore.
Una delle più affascinanti è rappresentata da un mosaico che, se di giorno appare analogo ad altri rivestimenti, di notte prende vita e trasfigura completamente l'oggetto o la superficie ai quali si trova applicato.
Una vasca rivestita internamente ed esternamente con questo materiale è perfetta da collocare in una stanza da bagno di grandi dimensioni, specie se l'effetto luminoso viene stemperato e rimodulato attraverso un'altra sorgente; perfetta, ad esempio, la luce morbida di un gruppo di candele.
Per parlare della prossima vasca, invece, ammetto di essere un po' in difficoltà.
Il problema è che, per descrivere la Parure di Elvis Pompilio per Aquamass, ogni definizione ordinaria sembra banale e inutile.
Procediamo per gradi e proviamo a individuarne prima di tutto la natura.
È una vasca e su questo non ci piove, anzi, ci si sguazza incuranti di proiettare schizzi d'acqua all'esterno.
Questi infatti, non farebbero che arricchire la già folta cascata che riveste completamente la superficie esterna e che, a dispetto di chi si sente nouveau chic, è costituita da fili e fili di evanescenti perle in cristallo.
Lo scintillio e la preziosità della soluzione sono accentuate da una retroilluminazione a LED che fa di questa vasca il vero simbolo di cosa i creativi sono in grado di pensare in tema di design per il bagno.
Questa proposta non può che arricchire un lungo elenco di oggetti contemporanei che testimoniano un fatto: il limite tra funzionalità e gioco, lusso e minimalismo formale è stato già da tempo superato e ormai non si torna più indietro.
Sta a voi giudicare se questo è un bene oppure no.
Intanto, se il vostro integralismo razionalista e funzionalista ve lo consente, potete anche solo limitarvi a osservare la vasca e ad apprezzarne quantomeno l'alto contenuto progettuale.
Testimoni di questa tendenza sono anche le numerosee pluripremiate realizzazioni della thailandese Bathroom Design Company, con sede nell'esotica e lontana Bangkok.
La vasca Nirvana è prima di tutto uno straordinario oggetto tecnologico dotato di sofisticati comandi touch screen integrati in modo impercettibile sulla superficie in acrilico.
A luci spente si presenta poi come un sogno divenuto realtà, grazie al lavoro di 360 led: un cielo stellato la ricopre completamente e la trasfigura in un planetario sommerso in acque calde e rilassanti, ideali per cullarci prima del sonno ristoratore notturno.
A questo punto non credo di dover dare altre spiegazioni sulla sua conquista del Red Dot Design Award 2009.
Chiudo con un'opera d'arte, più che una vasca un gioiello e che, come tale, è stata addirittura esposta per un breve periodo nei famosi magazzini londinesi di Harrods.
L'eccellenza del marchio italiano Baldi ha fatto suo un enorme blocco di purissimo cristallo bianco naturale e l'ha trasformato in un lussuosissimo nido di benessere, scavandolo sapientemente come una scultura e adornandolo di luci soffuse.
Far nostra una creazione del genere è di fatto impossibile.
A meno che non siate disposti a sborsare una cifra che si aggira intorno agli 800.000 euro!
Tutto sommato, meglio un bel tuffo in piscina con gli amici!
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