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L'architettura contemporanea ama molto il vetro, un materiale estremamente versatile con ottime caratteristiche fisiche, tecniche e meccaniche: trasparenza, trasmissione della luce, leggerezza e scarso impatto visivo sono quelle attualmente più apprezzate in molte applicazioni.
Le ampie superfici trasparenti oppure trattate a specchio caratterizzano infatti numerosi edifici residenziali, direzionali, ricreativi o commerciali.
Il vetro per l'architettura viene prodotto soprattutto in tre forme:
Questo materiale, detto anche impropriamente vetro strutturale, originariamente è stato sviluppato per un uso puramente funzionale, cioè costruire pareti semitrasparenti che consentissero il passaggio della luce naturale senza installare veri e propri infissi: una soluzione pratica, economica e di facile realizzazione per officine, laboratori, magazzini, capannoni industriali e vani scala di grandi edifici multipiano.
Da allora è stata fatta molta strada, perché alcuni architetti si sono resi ben presto conto delle grandi qualità estetiche e materiche di questo particolare materiale, utilizzandolo anche a scopi puramente ornamentali e creando un vero e proprio linguaggio basato sul suo impiego.
Una parete di U-glass possiede infatti precise caratteristiche visive: una superficie opalina che di notte diffonde uniformemente la luce artificiale proveniente dall'interno con suggestivi effetti e una texture marcatamente modulare di linee orizzontali o verticali.
Ma come si presenta da vicino un vetro u glass?
Sostanzialmente come un lungo profilato a forma di C, o meglio, come dice anche il nome, di U con ali molto corte, lunghezza fino a 600 cm e larghezza variabile in base al modello: le dimensioni più comuni prevedono una larghezza compresa tra 25 e 33 cm, con alette di 4 cm e uno spessore del vetro di circa 7 mm.
Originariamente il vetro si presentava piuttosto ruvido e grossolano, inadatto a trasmettere nitidamente le immagini al di là di esso, ma recentemente si è compiuta una vistosa evoluzione che ha portato alla nascita di numerose versioni anche con decorazioni, trattamenti o specifiche colorazioni.
Il catalogo delle aziende specializzate come Edilvetro o Saint-Gobain ne offre una gamma completa che comprende:
Le versioni trattate comprendono invece:
Gli U-glass comuni presentano generalmente la colorazione naturale del vetro, cioè in base alle diverse materie prime utilizzate, sui toni del bianco, del verde o dell'azzurro; ma l'azienda Saint-Gobain ha ideato una linea di U-glass colorati con le seguenti varianti:
Oltre che per le sue qualità estetiche, gli U-glass si caratterizzano per numerosi altri pregi:
Ma quali sono le applicazioni progettuali più comuni degli u glass?
In generale, tutte quelle che richiedono praticità, economicità ed eleganza.
Possiamo dunque utilizzare i profilati in vetro ad esempio per:
Per queste ultime applicazioni è tuttavia consigliabile utilizzare gli U-glass retinati, perché più resistenti agli agenti atmosferici e in particolare alla grandine.
Per la progettazione esecutiva di questi elementi è possibile rivolgersi al proprio architetto di fiducia oppure ad aziende specializzate anche nella fornitura e nel montaggio come Edil Vetro o Com s.r.l.
Si può inoltre sabbiare secondo un disegno prestabilito la superficie degli U-glass già montati per ottenere scritte, loghi e indicazioni utili: si tratta di un'ottima soluzione soprattutto per le insegne dei negozi nei centri commerciali o i segnali in edifici molto estesi come stadi o centri espositivi.
Con gli u glass si riescono a costruire vetrate di altezza pari a quattro metri se in parete singola e cinque metri se in pareti doppia.
Gli schemi di posa più comuni per le pareti singole prevedono una disposizione a pettine con le alette rivolte tutte dallo stesso lato (generalmente quello interno), a greca affiancata, cioè con profili semplicemente affiancati e alette alternativamente in senso interno ed esterno, o infine a greca incastrata: quest'ultima configurazione garantisce una maggior resistenza e tenuta all'acqua.
Gli U-glass delle pareti a doppio strato sono invece montati sempre con le alette rivolte internamente, ottenendo una superficie liscia e omogenea su entrambi i lati.
Le possibili disposizioni sono due: con giunzioni affiancate oppure sfalsate.
In ogni caso, nelle pareti sia singole che doppie si deve porre particolare attenzione a sigillare completamente i giunti con un cordone di silicone per evitare infiltrazioni d'acqua; disporre lungo tutti i lati dell'asola vetrata un profilo metallico con sezione a C di larghezza idonea a contenere agevolmente gli U-glass e infine bloccare gli elementi con guarnizioni in gomma o altro materiale per assorbire gli urti accidentali ed evitare rotture in caso di vento forte.
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