Pulizie di casa con metodi green: i falsi miti da sfatare

Aceto, bicarbonato di sodio, limone e sale da cucina: per cosa sono realmente efficaci e per cosa no. Scopriamo le proprietà di queste sostanze, una per una.
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Metodi green per pulire: sono davvero green?


Mettere l'aceto in lavatrice per prevenire la formazione di calcare, aggiungere il bicarbonato per sbiancare il bucato, ricorrere a un mix dei due per sgorgare il tubo del lavandino intasato.
Alzi la mano chi non ha letto di questi rimedi, facendo una ricerca nel web o li ha usati in prima persona per effetto del passaparola.

Sicuramente molti di noi, certi di pulire e risolvere inconvenienti domestici, contenendo l'impatto sull'ambiente.

Ma quanto sono green questi metodi?

E quanto sono efficaci?
Vista la loro composizione chimica, è più corretto dire che si tratta di rimedi casalinghi. Del resto, sono prodotti che si hanno spesso in casa, per scopo alimentare.

In alternativa, è possibile parlare di metodi della nonna dato che venivano utilizzati dalle nostre nonne, che non disponevano o non potevano accedere alle soluzioni presenti oggi sul mercato.

Detto ciò, cerchiamo di capire se aceto, bicarbonato, limone e sale da cucina sono così efficaci come si dice. Lo sono, ma non per tutto quello che si pensa.

Inoltre, non sempre possono sostituire detergenti studiati appositamente per eliminare un certo tipo di sporco o pulire una determinata superficie.

Continuate a leggere per scoprire come adoperarli al meglio.


Aceto: ottimo per sciogliere il calcare, non per prevenirlo


L'aceto è un acido (acido acetico), utile per sciogliere il calcare (basico), non per prevenirlo.

Va bene per decalcificare il bollitore dell'acqua, per eliminare i residui calcarei dal soffione o dal box doccia e da altre superfici, anche se non tutti ne gradiscono l'odore pungente.

Aceto per decalcificare bollitore, da which.co.uk
Ricordatevi, però, che l'aceto:

  • corrode alcuni metalli (rame, bronzo, ottone);

  • può rovinare la patina su molti tipi di piastrelle e la malta delle loro fughe;

  • può consumare le guarnizioni di gomma degli elettrodomestici.


Per cosa, invece, non impiegarlo?

Come anticipato, non serve metterlo in lavatrice per prevenire la formazione di calcare, perché non risulta efficace o per eliminare sporco e unto (non è un detergente né uno sgrassante).

No aceto in lavatrice, da Getty Images, Via express.co.uk
Pur avendo qualche effetto battericida (si utilizza da millenni per conservare cibi e bevande, evitando la proliferazione batterica), non è un disinfettante né un brillantante.

Se da una parte, c'è chi considera l'aceto un prodotto green (abbiamo visto che è più appropriato dire casalingo), dall'altra, c'è chi sostiene che sia fortemente inquinante.

Diversi studi hanno dimostrato che l'acido acetico di uso domestico non arriva negli ecosistemi acquatici in quantità tali da causare danni.


Bicarbonato: è abrasivo, ma non deterge


Il bicarbonato di sodio (sale di sodio dell'acido carbonico) è debolmente alcalino, quindi, può reagire con degli acidi, neutralizzandoli.

Ad esempio, è utile per ripulire i resti dei pomodori marciti in frigo.

Agisce anche contro alcuni odori dovuti a sostanze chimiche acide.
Non è adatto, invece, per quelli che originano da sostanze alcaline, quale la puzza di pesce in decomposizione.

Messo sul fondo della pattumiera, sopra l'apposito sacchetto, assorbe i liquami, ne riduce la volatilità e il cattivo odore.

Bicarbonato nella pattumiera, da blesserhouse.com
Il bicarbonato poi è abrasivo.

Basta inumidirlo con un po' d'acqua per formare una pasta, ideale per staccare la sporcizia dalle piastrelle o dalla teglia del forno.

In caso di sporco ostinato, aggiungete qualche goccia di detersivo per piatti.

Non usatelo insieme all'aceto.

Il bicarbonato è alcalino, l'aceto è acido. Mescolandoli, reagiscono tra di loro, trasformandosi in una sostanza leggermente alcalina, non valida per pulire.

Inoltre, è importante ricordare che il bicarbonato:

  • non lava e non sgrassa;

  • non sbianca e non igienizza;

  • non disinfetta;

  • non scioglie né previene la formazione di calcare.


È possibile sfruttare il suo potere abrasivo per eliminare i residui calcarei sui rubinetti, ma non ha senso aggiungerlo nel cestello della lavatrice.


Acido citrico al posto del limone contro il calcare


L'acido citrico è l'acido principale contenuto nel succo degli agrumi.

Potete ricorrere a mezzo limone spremuto per strofinare e dire addio alle incrostazioni calcaree su rubinetti, sanitari del bagno, sul lavello della cucina, nella macchinetta del caffè.

Come l'aceto, è ottimo per sciogliere il calcare (non per prevenirlo).

Negli agrumi, c'è una quantità limitata di acido citrico, ecco perché è consigliato acquistarlo in barattolo.

Si presenta come una polvere bianca inodore, basta scioglierla in acqua per avere una soluzione della concentrazione desiderata.

acido citrico
Essendo un solido non volatile, non sparge odori in casa.
Inoltre, potendola dosare liberamente, è possibile ottenere soluzioni più concentrate (tra il 5% e il 15%, ovvero da 50 a 150 grammi disciolti in un litro di acqua) di quelle che si avrebbero affidandosi all'aceto.

Conservatele in bottiglie di plastica riciclata da altri prodotti per la pulizia, etichettatele, segnando anche la data di preparazione, e saranno pronte all'uso.

Oltre a essere inodore, l'acido citrico è da preferire all'aceto dato che inquina meno.

È indicato tutte le volte che avete bisogno di un acido per pulire.

Non essendo uno sgrassante, però, non funziona contro l'unto.

Aceto o acido citrico per sturare gli scarichi


Scarichi otturati? Usate l'aceto, ancora meglio l'acido citrico dato che più forte.

Potete preparare una soluzione più concentrata, in quanto non corrode le guarnizioni di gomma e rispetta le cromature.

Se caldo, lavora in maniera più efficiente perché il calcare si scioglie più velocemente.

Acido citrico per sturare scarichi, da express.co.uk
Ecco come procedere:

  • versate aceto o acido citrico nello scarico del lavandino (basta se l'ingorgo è dovuto a calcare o a resti alcalini di sapone o detergenti);

  • travasate anche acqua calda, un paio di pentolini o di litri a seconda del problema, aggiungendo un po' di sapone per piatti (serve se il colpevole è il grasso solidificato);

  • ricorrete alla soda caustica, nel caso di residui proteici, seguendo scrupolosamente le istruzioni e indossando guanti e occhiali di protezione.


Sale da cucina perfetto per pulire l'argento


Il sale da cucina (cloruro di sodio almeno al 96%) è utilizzato come abrasivo.

A differenza del bicarbonato ha due difetti: è troppo solubile in acqua e ha una granulometria molto più grande, ecco perché risulta meno efficace.

Non aggiungetelo alla lavastoviglie, al posto dei sali studiati ad hoc, venduti come puri al 99%. Nel sale da cucina, potrebbero essere presenti dei residui che, nel tempo, possono danneggiare l'addolcitore interno della lavastoviglie.

Non serve per sturare gli scarichi poiché inerte verso le sostanze che, di norma, li otturano (calcare, grassi solidi e proteine).

Sale per pulire argento, da houseofhawthornes.com
Il sale da cucina, però, è ideale per far diventare come nuovi oggetti in argento o in ottone che si sono ossidati.

È sufficiente immergerli per un'ora in una soluzione di acqua, tanto sale e un pezzo di alluminio, va bene il classico in fogli usato in cucina.

Gli ossidi del sale si scaricheranno su quest'ultimo e non sui vostri oggetti, che torneranno a splendere senza bisogno di sfregare.

Pulizie domestiche con metodi casalinghi, da Lavorincasa.it
Aceto, bicarbonato di sodio, limone (più adatto acido citrico) e sale da cucina possono essere degli ottimi alleati nelle pulizie domestiche. Basta conoscere le loro proprietà per adoperarli al meglio.

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Tutti i falsi miti sui prodotti per le pulizie domestiche
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