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Vorrei condividere un quesito che ultimamente mi è stato posto da un cliente anziano e disabile.
Trovandosi da poco nella condizione di vivere su una carrozzina, il suddetto si trova costretto ad installare a ridosso del muro perimetrale della propria abitazione un ascensore che gli permetta di accedere dal piano del cortile al primo piano, dove vive.
Per tale intervento l'anziano signore e unico proprietario dell'immobile può beneficiare della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie per la concomitanza delle seguenti condizioni:
- l'edificio su cui interviene è esistente;
- l'edificio su cui interviene ha destinazione residenziale;
- l'anziano signore è proprietario dell'immobile e sosterrà personalmente le spese per l'installazione dell'ascensore;
- l'anziano signore è persona fisica soggetta ad IRPEF;
- l'intervento è conforme agli strumenti urbanistici vigenti;
- l'intervento rientra nella categoria dei lavori finalizzati all'eliminazione delle barriere architettoniche aventi a oggetto ascensori e montacarichi e la realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia adatto a favorire la mobilità interna ed esterna all'abitazione per le persone portatrici di handicap in situazione di gravità, ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
Questa categoria di lavori finalizzati all'eliminazione delle barriere architettoniche può beneficiare della detrazione fiscale sulle ristrutturazioni edilizie (50%).
Prima di procedere coi lavori la persona citata si pone un dubbio comprensibile: se io dovessi mancare prima di aver terminato di beneficiare della detrazione fiscale relativamente all'ascensore, le rate residue sono perse o passeranno ai miei eredi?
Il testo unico delle imposte sui redditi (TUIR) è molto chiaro in merito. All'articolo 16-bis, comma 8 è scritto: in caso di decesso dell'avente diritto, la fruizione del beneficio fiscale si trasmette, per intero, esclusivamente all'erede che conservi la detenzione materiale e diretta del bene.
Cos'è di preciso la detenzione materiale e diretta del bene? L'Agenzia delle Entrate, nella circolare n. 24/E del 10 giugno 2004, ha chiarito che la detenzione materiale e diretta dell'immobile sussiste qualora l'erede abbia l'immediata disponibilità del bene, potendo disporre di esso, a prescindere dalla circostanza che il medesimo immobile sia adibito a propria abitazione principale.
È necessario ovviamente che l'erede sia in possesso della documentazione richiesta dalla norma sulla detrazione fiscale per poter fruire del beneficio (a tal proposito consiglio la lettura dell'articolo Documenti per detrazione su ristrutturazioni edilizie).
Cerchiamo di chiarire meglio la questione dell'eredità con degli esempi. L'anziano signore in questione, vedovo, è proprietario di più immobili e mediante testamento lascia in eredità un immobile a ciascuno dei suoi figli. Per l'immobile in cui risiede solo, il padre beneficia della detrazione fiscale sulle ristrutturazioni edilizie per aver eseguito l'ascensore. In conseguenza al suo decesso e al passaggio di proprietà degli immobili con atto di successione, la detrazione fiscale sarà trasferita al figlio che diventerà proprietario dell'immobile su cui sono stati eseguiti i lavori agevolabili. Il figlio beneficerà delle quote restanti che spetterebbero ancora al padre. Agli altri figli non toccherà alcuna parte della detrazione, in quanto non risulteranno detentori di quell'immobile specifico.
Se invece l'anziano signore lascia in eredità a più figli l'immobile su cui intende realizzare l'ascensore e beneficiare della detrazione fiscale sulle ristrutturazioni edilizie, il passaggio del beneficio fiscale avverrà in modo leggermente diverso. In questo caso le rate della detrazione successive al suo decesso passeranno sempre agli eredi di quello specifico immobile ed ognuno di questi potrà beneficiarne in base alla propria quota di proprietà.
In seguito al decesso di una persona, l'obbligo di presentare le dichiarazioni fiscali relative alla posizione del contribuente deceduto ricade sugli eredi. Se il contribuente ha più eredi è sufficiente che tale obbligo sia assolto da uno solo di questi.
L'erede che presenta la dichiarazione dei redditi per conto del contribuente deceduto deve compilare il modello UNICO indicando i dati anagrafici e i redditi del contribuente defunto a cui si riferisce la dichiarazione. Nel modello UNICO andrà indicata anche la detrazione fiscale sulle ristrutturazioni edilizie.
Dall'anno successivo la detrazione per le spese di ristrutturazione potrà essere inserita nelle dichiarazioni dei redditi dei rispettivi eredi a favore dei quali si sia concretizzato il diritto in seguito all'acquisita detenzione materiale e diretta del bene che è stato oggetto degli interventi in conseguenza dei quali si è goduto dell'agevolazione.
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