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Isolare gli edifici, cioè separarli dall'ambiente circostante impedendo o minimizzando qualsiasi interazione con esso, è oggi un'esigenza assai sentita per due motivi: aumentare il comfort abitativo e minimizzare il fabbisogno energetico per il riscaldamento invernale e il condizionamento estivo, con conseguente diminuzione dell'inquinamento e dei costi di gestione.
Tuttavia, esistono due principali tipologie di isolamento, termico e acustico, ciascuna delle quali richiede generalmente uno specifico trattamento come un intonaco a cappotto o l'applicazione di pannelli fonoassorbenti.
La Suberite invece, grazie alla sua grandissima versatilità, riunisce queste esigenze in un unico trattamento, semplificando notevolmente la manutenzione e gestione di un edificio.
Si tratta di un intonaco di sughero, o meglio, come lo definisce la stessa azienda produttrice Suberite System, di un rasante a finire per interni ed esterni a base di sughero e resina all'acqua, elastico, ecologico, termico, traspirante e impermeabile.
Il segreto di queste molteplici qualità risiede nella suverina, un componente essenziale del sughero costituito da una sostanza idrofoba che si deposita sotto forma di lamelle nelle cavità lasciate vuote dalle cellule del sughero, un ottimo isolante naturale, termico e acustico, che non aumenta la propagazione del fuoco ed è completamente naturale, sostenibile ed ecologico.
Per trasformarlo in Suberite, renderlo lavorabile e favorirne l'adesione al supporto, viene finemente sminuzzato e successivamente addizionato con resine a base d'acqua, dando vita a un vero e proprio rasante termico dalla consistenza simile a una malta.
Il suo colore naturale è un bianco neutro, ma con l'aggiunta di specifiche paste colorate può assumere una vasta gamma di colorazioni. Tre invece le grane disponibili: micro, fine e media, che producono una superficie ruvida e granulosa, calda e piacevole al tatto, con interessanti effetti di vibrazione alla luce radente.
L'uso come finitura esterna delle facciate va tuttavia valutata con prudenza, perché la Suberite è molto diversa dalla texture di un intonaco tradizionale a base di calce o cocciopesto, e inoltre non risulta compatibile dal punto di vista storico e filologico con i materiali tipici dell'edilizia tradizionale.
La Suberite è dunque particolarmente adatta soprattutto alle costruzioni moderne e invece assolutamente sconsigliabile per gli edifici tradizionali o in contesti di pregio come centri storici o zone con vincolo paesaggistico.
Anche i colori vanno scelti oculatamente, evitando i toni fluo e le sfumature troppo accese.
Un'altra ottima applicazione è la mitigazione dei rumori, soprattutto se utilizzata come strato intermedio tra due materiali diversi, come sottofondo di un pavimento, rinzaffo per un'ulteriore rasatura superficiale o finitura a vista di altri pannelli o rivestimenti fonoassorbenti.
Un ottimo sistema è quello di rivolgersi a consulenti qualificati come EasyBiz Servizi, una rete di aziende e professionisti che opera nel settore edilizio a 360°.
In caso di muffe, ponti termici, infiltrazioni d'acqua, rumori molesti o costi energetici troppo alti, le sue divisioni per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti e la bioedilizia potranno infatti individuare il metodo di isolamento più opportuno grazie a sopralluoghi e indagini mirate.
A ciascuna applicazione della Suberite corrisponde uno specifico ciclo di lavorazione, che dipende strettamente dalle caratteristiche, dallo stato di conservazione, dal materiale e dalla destinazione d'uso della superficie da trattare.
Uno degli usi più ricorrenti riguarda il risanamento delle facciate degli edifici o delle pareti insalubri, cioè caratterizzate dalla forte presenza di umidità di risalita capillare o di condensa.
Per prima cosa occorre ovviamente rimuovere le cause di degrado, ad esempio predisponendo appositi trattamenti per impedire la risalita di umidità per capillarità o verificando che la formazione di condensa superficiale non derivi semplicemente dalla ventilazione insufficiente.
É anche necessario sanificare la superficie eliminando qualsiasi traccia di efflorescenze saline, funghi, muffe, patine biologiche, muschi e licheni con l'applicazione di specifici prodotti disinfettanti o biocidi.
Successivamente, se la superficie è intonacata, si dovranno eliminare tutte le porzioni di intonaco distaccato, pulverulento o disgregato eseguendo le necessarie riprese con una malta simile a quella originaria.
Anche le eventuali lesioni, fori e cavità vanno accuratamente stuccate. Si può infine migliorare l'aderenza della rasatura con una leggera carteggiatura preliminare.
Le superfici di legno vanno invece predisposte rimuovendo le eventuali schegge o chiodi sporgenti, stuccando le lesioni e carteggiando per rimuovere qualsiasi traccia di vecchie tinteggiature.
Una parete di pietra o mattoni faccia a vista va invece lavata con un getto di acqua in pressione e quindi lasciata asciugare completamente.
In superfici molto lisce come lastre di marmo o cemento armato a vista è consigliabile l'uso di un aggrappante specifico come Ancorfix D20 per aumentare l'adesione della Suberite.
Una volta predisposta la superficie si passa alla protezionedelle opere da non trattare come infissi, impianti o pavimenti con teli di plastica e nastro da imbianchino per non sporcarle.
Subito prima dell'applicazione si prepara la Suberite aggiungendo al prodotto già pronto il 5-20% d'acqua (le proporzioni precise variano in base al tipo di applicazione e alle condizioni ambientali) ed eventualmente la pasta colorata e successivamente emulsionando la miscela con un elettroagitatore per due o tre minuti fino a quando il composto abbia assunto una consistenza e una colorazione omogenee.
In caso di pioggia o tempo molto umido il lavoro va rimandato, perché la Suberite richiede una superficie perfettamente asciutta: sono quindi preferibili le ore centrali della giornata.
L'applicazione vera e propria si esegue in due mania spatola oppure a spruzzo per mezzo di una pistola a tramoggia o una pompa FastFlow: nel secondo caso il lavoro risulta più veloce ma meno accurato. L'applicazione a spatola consente invece di usare la prima mano come rasante.
Per un risultato a regola d'arte è opportuno applicare le due mani a croce, cioè la prima in senso orizzontale e la seconda verticalmente o viceversa.
Per una rasatura di Suberite colorata perfettamente omogenea è consigliabile infine adottare una precauzione supplementare: usare sughero proveniente da un unico lotto o, se questo non risulta possibile, mescolare i due lotti fin dall'inizio per ottenere una tinta perfettamente uniforme.
Infatti il sughero, essendo un materiale naturale, contiene piccole imperfezioni e variazioni di tono non prevedibili né standardizzabili in alcun modo.
Per maggiori informazioni Suberite
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