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Le parti strutturali di un edificio come travi e pilastri, pur essendo indispensabili a garantire la staticità del costruito, rappresentano in alcune circostanze un problema per arredare gli ambienti in cui sono presenti.
Ovviamente mi riferisco a quelle circostanze in cui la loro presenza pur essendo prevista nel progetto originario, diventa in seguito a delle modifiche successive un problema per l'arredamento degli spazi abitati.
La situazione descritta la si ritrova ad esempio in seguito ad ampliamenti di locali esistenti per cui la pilastratura perimetrale, che prima non appariva a vista perché inglobata nella muratura perimetrale, la si ritrova all'interno del locale creando quindi un problema in più per la sistemazione del locale.
Analogamente avviene per le travi a vista quando le ritroviamo al centro di una stanza, magari non molto alta, per cui l'idea di controsoffittare l'intera stanza appare non felice a causa della inevitabile riduzione dell'altezza complessiva del vano desiderato.
Nei casi descritti, possiamo intervenire in diversi modi a seconda del risultato che vogliamo ottenere e delle risorse economiche che siamo disposti ad impegnare per la soluzione del problema.
Il primo consiglio che mi sento di dare è di non farsi prendere dalla smania di intervenire a tutti i costi per mascherare o peggio ancora modificare la struttura di cui si parla.
Escludendo per ovvi motivi, l'ipotesi di una eliminazione della parte strutturale ed anche quella che ne prevede la modifica anche in parte della stessa, occorre soffermarsi su ciò che può essere utile dal punto di vista della sistemazione dell'ambiente in questione, facendo così assumere alla struttura in esame una nuova veste ossia racchiudere in sé più funzioni come quella strutturale, decorativa e funzionale.
Allo scopo di chiarire meglio il concetto, illustrerò con dei semplici disegni due casi classici e precisamente la presenza di una trave a vista al centro di una stanza di dimensioni modeste e la presenza di un pilastro all'interno di un ambiente giorno.
Nel primo caso, si è dovuto tener conto di diversi fattori che sconsigliavano l'adozione della soluzione che prevedeva la controsoffittatura dell'intera stanza, vuoi per l'altezza ridotta della stessa, vuoi per la dimensione della trave che sporgeva dal solaio di 40 cm.
Dovendo risolvere il problema dell'illuminazione della stanza in questione, si è pensato di trasformare la trave in un corpo illuminante formato dall'unione di due prismi uno costituito dalla trave esistente e l'altro da un cubo in cartongesso con all'interno un corpo illuminante provvisto di led e trasformatore di dimensioni ridotte.
L'impiego dell'illuminazione con Led è stato favorito dallo spessore molto ridotto del corpo illuminante capace di illuminare l'intero ambiente con consumi elettrici molto bassi.
L'intero intervento è stato poi colorato in maniera vivace come illustrato, al fine di renderlo valido anche dal punto di vista decorativo, il costo di poche decine di euro, ne giustifica a pieno la sua adozione.
Nel secondo caso in seguito ad un ampliamento della volumetria esistente, un pilastro è capitato all'interno dello spazio abitato e precisamente nella zona dedicata al soggiorno.
La posizione non centrale del pilastro rispetto allo spazio da arredare, ha consigliato di utilizzarlo come complemento d'arredo inserendo attorno ad esso un contenitore porta cd e un tavolo basso, completo di corpo illuminante.
Per realizzare la nuova veste del pilastro citato, è stata utilizzata una struttura in multistrato impiallacciato, opportunamente distanziata dalla superficie in calcestruzzo del pilastro al fine di far scorrere nell'intercapedine tra mobile e pilastro ogni tipo di cavo per energetizzare gli accessori come TV luci ecc.
I pannelli adoperati per rivestire il pilastro, sono stati assemblati ad incastro senza utilizzare collanti o altri sistemi definitivi, in modo tale da poterli spostare qualora necessitasse ispezionare sia l'impianto che le condizioni di tenuta del pilastro negli anni.
La parte opposta a quella in cui è collegato il corpo illuminante alto, è dotata di un tavolo a penisola provvisto di un unico piede e dotato di una applique a snodo ancorata a parete, in modo tale da non sottrarre spazio al piano di appoggio sottostante stante le sue non generose dimensioni.
La parte del pilastro che supporta il contenitore porta cd, è costituita da una vetrina con schienale in vetro diffusore illuminato da un sistema di luci a led.
Gli interventi descritti, rappresentano uno dei tanti modi con cui è possibile rendere più gradevole ed utile la presenza di alcuni elementi strutturali ingombranti, ma indipendentemente dal tipo di intervento progettato, ciò che va sempre rispettata è l'integrità strutturale.
Occorre infatti evitare di manomettere la struttura a proprio piacimento per ridurla in alcune parti magari facendoci passare al suo interno cavi tubazioni ecc.
Bisogna sempre tener presente che le demolizioni anche parziali di parti strutturali che a noi appaiono come modeste e poco importanti ai fini statici, possono rivelarsi fatali in seguito a forti sollecitazioni come quelle prodotte da un terremoto o dallo scuotimento continuo dovuto al traffico o ad altre cause.
La regola da rispettare sempre è quindi quella di avvolgere la struttura senza che su di essa avvengano modifiche nè della sua geometria nè delle armature in essa contenute come nel caso di strutture in calcestruzzo armato.
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