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La sicurezza dellecostruzioni è un tema da tenere nella massima considerazione, non solamente in occasione di eventi tragici come quelli degli ultimi terremoti nel centro Italia, ma deve diventare un nuovo modo di pensare sia quando si erigono nuovi fabbricati, sia quando occorre preservare le opere più datate da eventi catastrofici.
Le norme a tutela di tale sicurezza, attualmente sono le NTC08, ossia le nuove norme tecniche del 2008; tali norme dettano precise prescrizioni per il progetto, l'esecuzione e il collaudo delle costruzioni, con particolare riferimento alla loro resistenza, stabilità e durata nel tempo.
Per quanto riguarda invece le costruzioni esistenti, le stesse norme individuano fondamentalmente tre tipologie di interventi possibili, al fine di adeguare, migliorare, riparare le costruzioni non realizzate secondo le ultime normative vigenti.
Per adeguamento di una struttura esistente, in maniera molto semplificata, si intende l'insieme degli interventi capaci di far raggiungere a tali struttura il livello di sicurezza previsto dalla normativa, per la categoria di edificio specifico.
Il miglioramento persegue il fine di aumentare la sicurezza strutturale, anche senza però raggiungere pienamente quella prescritta dalle norme vigenti in materia.
Infine, gli interventi di riparazione o rafforzamento localizzati, riguardano quei provvedimenti che pur agendo su singole parti della struttura, permettono alla stessa di migliorare il proprio indice di sicurezza preesistente.
Le stesse norme prevedono, inoltre, delle verifiche particolari relativamente al comportamento delle strutture in occasione di modifiche come ampliamenti, sopraelevazioni, cambi di destinazioni d'uso ecc.
Per coloro che non si occupano di tali problematiche, mentre risulta chiara la necessità di sottoporre a verifica un edificio esistente in caso di modifiche come ampliamenti o sopraelevazioni, diventa più complesso se non addirittura incomprensibile la necessità di effettuare verifiche in seguito a cambidi destinazioni d'uso.
Quali sono gli elementi che in seguito a un cambio di destinazione d'uso possono richiedere la necessità di una verifica anche localizzata di una parte, di singole parti o addirittura dell'intera struttura?
La casistica è abbastanza ampia: si pensi a un appartamento a piano rialzato trasformato in deposito, a un solaio il cui sovraccarico aumenti oltre il 20% di quello consentito dalle norme, a seguito della collocazione di macchinari o altro.
Il caso classico della piscinagonfiabile, posizionata con estrema disinvoltura su un solaio un po' datato, dimenticando che l'acqua pesa e precisamente 1000 Kg./mc, la dice lunga su quanto sia sbiadito il senso di sicurezza nella mente di chi a cuor leggero effettua tali modifiche.
Nello specifico, occorre tener presente come le attuali norme in materia obbligano a effettuare verifiche ogni qual volta il carico in fondazione subisca un incremento del 10% rispetto a quello originario assentito e ogni qual volta si aumenti del 20% il carico su parti o strutture isolate.
Una trave sovraccaricata o sollecitata in maniera diversa, un pilastro ridotto in modo da comportare un aumento delle sollecitazioni a causa di lavori responsabili di una sensibile riduzione della sua sezione resistente, rappresentano alcuni esempi delle innumerevoli situazioni in cui occorre verificarne le conseguenze.
Dopo tanto premesso, si capisce come attribuire a un evento naturale come il terremoto tutta la responsabilità degli eventi rovinosi noti, è sicuramente non vero e favorisce l'atteggiamento superficiale-fatalista di coloro che irresponsabilmente effettuano tali modifiche, senza alcun criterio.
A questo punto, molti si chiederanno come comportarsi in presenza di episodi del genere, distinguendo caso per caso.
Per chi è in possesso di un'abitazione propria non in condominio, è possibile adottare una serie di misure precauzionali mirate a monitorare lo stato di salute del fabbricato, in maniera più completa.
Per le costruzioni dotate anche di un piano seminterrato è consigliabile, ad esempio, ispezionare di tanto in tanto il locale seminterrato, dove molte volte le parti strutturali sono più a vista, grazie alla riduzione di tramezzi o altri ostacoli visivi.
Travi, pilastri, murature portanti, solai, piattabande, rappresentano gli elementi più comuni verso i quali porre la nostra attenzione, al fine di rilevare eventuali lesioni o anomalie non presenti in precedenti ispezioni. Cominciamo subito dicendo come tali segni, nella maggioranza dei casi, rappresentano delle normali manifestazioni di assestamento di una struttura nel tempo, per cui non debbono destare alcuna preoccupazione.
Qualora si notassero segni più evidenti, mai rilevati precedentemente, soprattutto in occasione di lavori effettuati da poco o in corso d'opera, è bene sottoporre la situazione al giudizio di un tecnico competente, al fine di valutare l'importanza di tali manifestazioni dal punto di vista statico.
Nel caso di abitazioni in condominio, la situazione si complica non di poco nei grossi complessi, mentre nei piccoli condomini, tali episodi sono più facilmente rilevabili, in quanto eventuali lavori effettuati nelle singole unità abitative si evidenziano con rumori e scuotimenti che attirano la nostra attenzione.
Ho citato il rumore, quale elemento di rilievo dei lavori in corso, in quanto la denuncia dell'inizio di essi talvolta non avviene nel rispetto delle norme vigenti e sotto la responsabilità di tecnici competenti.
Tali lavori, di frequente si svolgono senza alcuna autorizzazione e quindi adeguato controllo, specialmente nei periodi in cui il condominio si svuota, come in prossimità delle vacanze estive o in altre ricorrenze.
Tali interventi, anche se a parere di chi li esegue non comportano alcun pericolo per l'incolumità statica dell'edificio, di fatto si trasformano in molti casi in un indebolimento della struttura portante dell'edificio, la quale peraltro è di proprietà comune e pertanto soggetta alle autorizzazioni del caso.
Esempi comuni di opere ritenute non pericolose e pertanto non denunciabili, sono gli ampliamenti di vani, anche in murature portanti, rifacimenti di impianti, ristrutturazioni di bagni e cucine.
A tal proposito, un esempio particolare si rileva quando vengono effettuati lavori di ristrutturazione dei bagni, in particolare di quelli disposti originariamente su due livelli.
Questo tipo di situazione si riscontra nei casi in cui non si dispone di un'adeguata pendenza per il normale deflusso dei liquami dalla tazza alla colonna montante, a causa della ridotta distanza della tazza dalla colonna.
Ebbene, nella trasformazione dei suddetti bagni in ambienti disposti su unico livello, dovendo riposizionare la tazza sul solaio a livello, nell'inserire la curva di raccordo per raggiungere la braca della colonna principale, frequentemente vengono modificate alcune parti strutturali, mediante tagli sconsiderati di ferri di armatura o riduzioni di sezioni resistenti in calcestruzzo.
Tali operazioni, anche se nell'immediato non comportano alcun pericolo per la staticità dell'edificio, rappresentano, in occasione di eventi sismici, un punto debole della struttura.
Infatti, le sollecitazioni indotte da un evento sismico, per la loro notevole intensità e contemporaneità, richiedono strutture integre e ben dimensionate.
Come si capisce facilmente, in un condominio composto da più abitazioni, tali interventi e altri di tipo diverso, possono provocare lesioni in vari punti della struttura, favorendo così la debolezza strutturale, con la conseguenza in alcuni casi di modificare la configurazione statica originaria dell'edificio.
Il comportamento responsabile di tutti rappresenta già una prima opera di prevenzione rispetto alla sicurezza di cui si argomenta, pertanto, quando ci si accorge di eccessivi scuotimenti in prossimità della propria abitazione, è bene informare subito l'amministratore del condominio, al fine di verificare se tali opere siano autorizzate.
Le politiche di agevolazionifiscali con cui il Governo intende favorire chi realizza opere tese a migliorarela sicurezza degli edifici dal punto di vista sismico, rappresentano un ulteriore incoraggiamento a fare ciascuno uno sforzo verso un nuovo modo di costruire e manutenere le costruzioni.
Gli edificiesistenti, costruiti in epoche diverse, oggi più che mai hanno bisogno di essere trattati nel rispetto di quanto descritto, soprattutto in vista delle nuovenorme tecniche in materia di costruzioni in zona sismica, prossime ad essere emanate entro la fine dell'anno.
Lo spirito di tali norme sembra essere infatti orientato verso la ricerca di uno standard qualitativo e di sicurezza più elevato per le nuove costruzioni e di un minor rigore circa l'adeguamento del patrimonio esistente.
Ciò può sembrare contraddittorio con quanto fin qui è stato detto, ma in realtà si è finalmente preso atto come i costi di adeguamento di un vecchio edificio siano tanto elevati al punto tale da rendere più conveniente demolire e ricostruire.
Pertanto, si auspica un miglioramento delle condizioni di sicurezza del patrimonio esistente, attraverso una politica di interventi agevolati, oltre a una più attenta opera di prevenzione e monitoraggio delle costruzioni.
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