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Una tecnica decorativa, uno stile d'arredo e per molti anche uno stile di vita, lo shabby chic è una delle principali tendenze degli ultimi anni.
Il termine è stato coniato negli anni '80 dalla rivista The World of Interiors ma portato alla ribalta un decennio più tardi dalla designer Rachel Ashwell che fondò una società omonima, per l'appunto la Shabby Chic.
La passione e la curiosità della Ashwell per gli arredi fuori moda ha fatto nascere una vera e propria scuola di pensiero.
Non bisogna navigare oltreoceano per rintracciare le origini di questo stile che affonda le sue radici nella Francia di Luigi XV.
Letteralmente shabby chic significa trasandato chic e sta a indicare quel particolare tipo di outfit dall'aspetto vissuto e dal sapore retrò, dove tutto sembra messo lì un po' per caso ma in realtà è studiato fin nei minimi dettagli.
Il gusto shabby ama la patina del vissuto, gli oggetti un po' logori e comprende vari settori del fashion: dalla moda vintage, all'interior design e perfino i gioielli.
Questo particolare stile d'arredo è caratterizzato da colori chiari, ambienti luminosi, atmosfere romatiche e decorazioni floreali. Un vecchio mobile dimenticato in qualche angolo della nostra soffitta, con lo shabby potrebbe essere restituito a nuova vita e diventare un complemento d'arredo pregevole e alla moda.
Dalle credenze alle cassettiere, dalle sedie agli svuotatasche, le forme dello shabby sono semplici e tendenti al country, pulite e lineari; talvolta alcuni particolari, come i piedi di un mobile o la cornice di uno specchio, possono assumere forme più arrotondate, anche con volute, mantenendo rigorosamente i dettami del classico rivisitato.
I colori più usati in questo tipo di stile sono tenui, opachi e chiari.
Quelli maggiormente impiegati sono: il bianco candido, l'avorio, il crema, i grigi sbiaditi, l'azzurro polvere ma anche il rosa antico, il blu cielo e il glicine.
I materiali prediletti dallo shabby sono innanzitutto il legno invecchiato con la tecnica del decapè ma anche la pietra, da usare per i pavimenti o per i lavandini.
Il ferro battuto, possibilmente verniciato di bianco o grigio polvere, entra di buon grado nella rosa dei materiali di stampo shabby, utilizzato soprattutto per le testate dei letti, oppure per le sedie e le fioriere nei balconi o in giardino ma anche per piccoli oggetti d'arredo, come finte gabbiette portacandele o centrotavola.
Per quanto riguarda i tessuti si preferiscono quelli leggeri, come il cotone e il lino, decorati con stampe floreali e tinte pastello. Con questi si rivestono letti, divani e poltrone, si realizzano tovaglie e tendaggi.
Per idee, consigli e acquisti, vi invitiamo a dare uno sguardo a La Bottega delle idee.
In una cucina in stile Shabby Chic devono imperare un mix di pezzi vintage, decori vegetali e colori tenui. In bella mostra, dietro una credenza dagli sportelli di vetro, un vecchio servizio di piatti in porcellana non può assolutamente mancare! *
Tovaglie e centrini di pizzo, centrotavola realizzati con limoni, candele profumate, ghirlande di fiori o conchiglie, barattoli di vetro, utensili di latta, ritrovati dei mercatini oppure oggetti fai da te o ancora complementi in cui si cambia la destinazione d'uso, per esempio vecchi mobili da giardino in ferro battuto riciclati per gli interni.
E ancora fiori in quantità: ortensie, rose, camelie e qualche mazzetto di lavanda.
Per creare quel senso di atmosfera calda e accogliente ci vuole anche un'adeguata fonte di illuminazione, magari un bel lampadario in ferro battutto, impreziosito con fiori e foglie di metallo.
Per ulteriori spunti creativi consigliamo una sbirciatina a Cucina Shabby, la nostra proposta di arredo per l'ambiente più utilizzato di tutta la casa e realizzata ad hoc per i nostri lettori.
Per ottenere una camera matrimoniale in perfetto stile shabby, dimenticate i mobili in coordinato, quelli tanto amati da altri stili d'arredo. Nello shabby l'accostamento dei pezzi singoli è uno dei must have.
Una trapuntina realizzata in patchwork, magari con pezzi di biancheria stampata o un copriletto ricamato a mano, scovato in qualche mercatino dell'usato, potrebbero essere una scelta perfettamente calzante per la nostra camera.
Cosa utilizzare come testata del letto?
Un traforo in ferro battuto ma anche una vecchia porta in legno o in ferro, un pezzo già vissuto e magari rivisitato con vernici chiare, piccoli decori vegetali e frasi poetiche.
Non possono mancare cuscini spaiati, sia grandi che piccini, di colori differenti ma sempre tendenti al pastello, possibilmente ricamati in pizzo.
Non dimentichiamo infine vecchie cornici d'argento, per adornare pareti, mesole o consolle, con foto di famiglia o immagini dal tema agreste tipo fiori, frutta, paesaggi.
E ancora vecchi bauletti in decoupage, romantiche abat-jour in ferro battuto o legno chiaro opportunamente consumato. Soluzioni carine per vari ambienti della casa, ivi compresa la camera da letto, sono offerte sul sito e nei punti vendita Maisons Du Monde.
Questa tecnica nasce dall'esigenza di ricreare su un oggetto l'effetto dello scorrere del tempo, imitando la patina ingiallita che si posa in superficie e la verniche scrostata dall'usura che saltando lascia intravedere lo strato sottostante o addirittura il legno vivo.
È attualmente uno dei metodi di invecchiamento più richiesti in ambito decorativo.
Se abbiamo un vecchio mobile e vogliamo conferirgli un aspetto in tipico stile shabby chic, l'occorrente per effettuare questo tipo di tecnica è:
- stucco
- primer
- pennello a punta piatta
- carta vetrata di vario spessore
- colore acrilico o smalto dai toni chiari
- candela
- finish
La prima cosa da fare è carteggiare, in maniera grossolana e con carta fine se parliamo di un legno non trattato; con della carta a grana grossa se abbiamo necessità di rimuovere i vecchi trattamenti di colore e l'eventuale vernice.
Successivamente, per conferire omogeneità alla superficie, va passato dello stucco da falegname su fori, nodi e rientranze, con l'ausilio di una spatolina.
Una volta asciugato e carteggiato lo stucco, uno strato di primer o cementite assicurerà la chiusura dei pori e l'uniformità della seguente stesura del colore.
Prima di passare la nuova tinta al nostro mobile, si strofina una candela in superficie ma soltanto sugli spigoli e su tutti quei punti dove si vuol ricreare un effetto scrostato. Successivamente, avvalendosi di un pennello a punta piatta, si passo il colore acrilico su tutta la superficie del mobile.
Dovendo creare un effetto invecchiato basteranno una o due mani di vernice, avendo l'accortezza di stendere il colore sempre secondo la stessa direzione.
Una volta asciugato l'acrilico, si passa all'invecchiamento.
Con della carta vetrata a grana fine si carteggia leggermente dove è stata in precedenza passata la candela; la cera, infatti, non consente al colore di fissarsi in superficie, semplificando così l'operazione di asporto.
Infine, si passa il fissativo che nel caso di mobili da interno sarà a base di cera; per gli esterni è preferibile il flatting. Il nostro mobile è ora pronto per essere installato nella stanza che si desidera.
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