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Quali sono le caratteristiche della scala per accedere al sottotetto non abitabile nel rispetto della vigente normativa UE?
Scala interna - foto Getty Images
A prescindere che si tratti di una mansarda con o senza abitabilità, quindi utilizzata per scopi diversi, il Testo Unico dell'Edilizia stabilisce le seguenti caratteristiche comuni per le scale interne, quindi, ivi inclusa quella di accesso a questo spazio della casa.
Quando si usa l'espressione sottotetto non abitabile ci si riferisce allo spazio della casa, posto appunto al di sotto del tetto, che possiede i requisiti di agibilità, ma non quelli di abitabilità.
Rapportato al sottotetto o mansarda, se quest'ultima possiede solo l'agibilità ma non l'abitabilità, noi potremo usufruire di questo spazio della casa (in quanto agibile, quindi, considerato sicuro) per alcune esigenze ma non per tutte.
Mansarda non abitabile adibita ad area relax - credit: Getty Images
Ad esempio, potremo ricavare qui il nostro angolo lavanderia oppure un angolo-lettura-relax ma non usufruire di questo spazio come camera da letto o bagno.
A questo scopo sono determinanti i seguenti parametri:
Rapporto aeroilluminante - credit: Getty Images
Avere l'agibilità (nonché relativa attestazione) significa che l'immobile rispetta tutti i criteri stabiliti dalla legge per quanto riguarda la salubrità degli ambienti e la sicurezza e che, quindi, anche gli impianti sono a norma.
Avere l'abitabilità (a cui fa seguito il certificato di abitabilità) vuol dire che l'area del sottotetto rispetta l'altezza minima, che è fissata in 2,70 metri che scende a 2,40 metri per bagno, corridoio e disimpegni, e che rispetta le indicazioni in merito al rapporto aria-luce (rapporto aeroilluminante).
Il Testo Unico dell'Edilizia (DPR 380/2001 e 305/2011) regolamenta tutti i lavori per i quali è necessario possedere il relativo titolo abilitativo.
Tra questi, rientrano le opere per la realizzazione o per il rifacimento delle scale interne, pertanto, anche della scala per raggiungere il sottotetto.
A seconda del tipo di intervento, i documenti necessari possono essere: la SCIA, il Permesso di Costruire oppure la CILA.
La SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) è obbligatoria quando si interviene sulle parti strutturali e, quindi, nel caso in cui le opere che si andranno ad eseguire concretizzeranno una modifica strutturale dell'edificio.
Per ottenere la SCIA è indispensabile l'intervento di un professionista abilitato.
Nel caso della scala interna, occorre avere la SCIA se per installarla si opera una modifica strutturale alla casa, ad esempio, la demolizione di una parte del solaio.
Il Permesso di Costruire è necessario quando la realizzazione della scala in questione avviene simultaneamente ad altri interventi edili sostanziosi al cui termine si otterrà un'abitazione completamente differente rispetto alla situazione attuale.
Ad esempio, nel caso della scala per il sottotetto, questo permesso è richiesto se la demolizione di cui sopra (per cui è sufficiente la SCIA) va a essere effettuata in un immobile che presenta vincoli storici o artistici.
Oppure se l'installazione di questa scala interna è accompagnata da un lavoro più grosso come una sopraelevazione.
La CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) riguarda gli interventi di manutenzione straordinaria che non implicano una modifica strutturale all'edificio.
Anche la CILA deve essere redatta da un tecnico abilitato che dovrà certificare i lavori eseguiti.
Questo è il caso della sostituzione di una scala esistente con una nuova, anche semplicemente per una questione stilistica.
Sono interventi di edilizia libera tutti gli interventi di manutenzione e miglioria delle scale interne che non ne modificano la sagoma o l'altezza.
Per tutti questi casi, non occorre avere né SCIA, né Permesso di costruire, né CILA.
Il Testo Unico dell'Edilizia e relativo aggiornamento con la normativa UE (rispettivamente, DPR 380/2001 e 305/2011) non impongono una tipologia di scala specifica per raggiungere il sottotetto, purché si rispettino le indicazioni elencate nel terzo paragrafo.
Scala a chiocciola - credit: Getty Images
Pertanto, la scelta tra una scala classica a rampa unica oppure a L, una scala a chiocciola o una scala retrattile, dipende esclusivamente dallo spazio a disposizione e dal gusto personale.
E lo stesso vale per i materiali con cui detta scala è costruita: in muratura, in ferro, in legno, in vetro.
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