|
Nel linguaggio corrente, con il termine granito si intendono due cose molto diverse: infatti la definizione petrografica (cioè scientifica) di questa roccia non coincide con la corrispondente definizione commerciale, molto più ampia. L'obiettivo dell'articolo è perciò fare chiarezza sull'argomento e sopratutto illustrare i possibili usi progettuali (per interni ed esterni) di tali materiali.
Dal punto di vista petrografico il granito è definito una roccia magmatica intrusiva, derivante cioè dalla solidificazione del magma a grande profondità nel sottosuolo.
Ha una struttura cristallina con grana da molto piccola a grossolana formata da cristalli di quarzo, feldspato e plagioclasio: poiché questi minerali possono assumere varie colorazioni, ne esistono moltissime varietà differenti.
Tuttavia, la sua definizione commerciale è molto diversa, perché in pratica comprende qualsiasi roccia lucidabile con struttura cristallina.
Perciò, vi rientrano non solo il granito propriamente detto, ma anche alcune altre rocce di origine magmatica o metamorfica come il gabbro, la sienite, i porfidi e lo gneiss.
Come già accennato in precedenza, poiché i minerali che lo compongono assumono varie colorazioni e presentano cristalli di dimensioni molto variabili, esistono numerosissime varietà di granito, provenienti da tutte le parti del mondo (si tratta infatti di una roccia decisamente comune).
Tra le tipologie più conosciute e apprezzate di origine italiana troviamo:
Granito bianco di Montorfano - Proveniente dalle cave di Montorfano in provincia di Como, si caratterizza per la sua grana fine formata da uno sfondo bianco costellata da una miriade puntini neri costituiti da cristalli di mica. Altri giacimenti di graniti bianchi si trovano in Sardegna.
Granito rosa di Baveno - É uno dei graniti più diffusi e utilizzati: il suo aspetto, con cristalli rosa, bianchi e neri, riproduce la tipica texture di questo materiale lapideo. I giacimenti si trovano a Baveno presso il Lago Maggiore.
Granito verde di Mergozzo - Estratto non lontano dalle cave di Montorfano, si caratterizza per la colorazione verde scuro e la grana media.
Tra i graniti di origine europea, troviamo invece il Rosso di Balmoral, particolarmente notevole per la sua colorazione di un vivace rosso mattone.
Per una casistica completa delle possibili varietà di questa roccia, che in questa sede non è purtroppo possibile descrivere in maniera esaustiva, è consigliabile rivolgersi alle aziende del settore, tra cui ad esempio la Marmi ZEM di Enrico Ziche.
Originariamente estratta presso l'antica città egiziana di Syene (l'odierna Assuan) ma diffusa in varie parti del mondo, la sienite è una particolare roccia di aspetto molto simile al granito (ma priva o con scarsissime quantità di quarzo), caratterizzata da una struttura cristallina a grana da fine a grossolana e colorazioni variabili (bruno tendente al violaceo, verde scuro, rosso mattone o perfino il blu intenso della preziosa varietà Azul Bahia).
Dal punto di vista petrografico, il gabbro è un'altra roccia molto simile al granito formata da cristalli di pirosseni e plagioclasio. Una volta lucidato, presenta una grana cristallina generalmente grossolana di colore scuro tendente al grigio, al nerastro o al verde petrolio. In Italia è piuttosto comune nelle Alpi Occidentali e nell'Appennino settentrionale.
I porfidi sono rocce magmatiche effusive (cioè in pratica lava vulcanica solidificata): la loro struttura è formata da una pasta uniforme di fondo a matrice vetrosa o microcristallina costellata da piccoli clasti di varia forma e dimensione.
Esistono diverse varietà di porfido, ma quelle più pregiate dal punto di vista estetico (e apprezzatissime fin dall'antichità) sono due:
Porfido rosso - Di colore rosso scuro, brunastro o violaceo, presenta una fittissima serie di piccoli clasti simili a puntini bianchi. Per il suo colore simile al porpora, nell'antichità e durante il Medioevo simboleggiava il potere reale o imperiale, e il suo uso era riservato all'imperatore, al re e ai loro più stretti famigliari.
Porfido verde antico - É facilmente riconoscibile per la sua inconfondibile trama: uno sfondo verde scuro cosparso da una miriade di macchie di varia forma e dimensione di colore verde chiaro, bianco o giallo. Anticamente, iin antitesi al porfido rosso (a cui molto spesso veniva accostato), simboleggiava il potere spirituale.
A differenza degli altri materiali lapidei commercializzati come graniti, lo gneiss è di origine metamorfica; e cioè ha subito un processo di profonda trasformazione dovuto all'esposizione ad alte pressioni e temperature, che ha reso le rocce di partenza ormai del tutto irriconoscibili.
É molto diffusa in natura, e perciò di facile reperibilità.
A seconda della sua giacitura (cioè dell'orientamento della lastra rispetto alla vena di cava) può presentarsi in due modi: con una struttura detta occhiadina, cioè con tante piccole formazioni rotondeggianti simili a piccoli occhi (da cui il nome), oppure con una texture caratterizzata da sottili striature alternate chiare e scure, con andamento orizzontale o variamente ondulato.
Dal punto di vista tecnologico, le rocce sopra elencate presentano una grande durezza e resistenza meccanica, fatto che le rende particolarmente indicate sia come materiali da costruzione veri e propri (usati già dagli antichi Egizi), sia come elementi ornamentali.
Sono di lavorazione abbastanza complessa, ma possono essere lucidati perfettamente. Hanno anche un'ottima resistenza agli acidi, ai graffi e alle alte temperature, fatto che li rende particolarmente indicati per l'esecuzione di sanitari (ad esempio lavandini), piani di tavoli e top di cucine.
Le loro applicazioni in architettura sono perciò praticamente infinite, e cioè:
- pavimentazioni per esterni, in cubetti (sopratutto di porfido) o lastre: il catalogo del Consorzio Cavatori Produttori di Porfido ne offre una vastissima scelta;
- pavimentazioni per interni in lastre e tarsie di vari formati e dimensioni, per abitazioni o luoghi pubblici molto frequentati: il pavimento dell'atrio della stazione ferroviaria di Piacenza è ad esempio costituito da diverse varietà di granito sapientemente accostate;
- lavandini, acquai e lavatoi;
- top di cucine e piani di tavoli;
- soglie, bancali, mensole di sostegno e gocciolatoi per balconi;
- bordure e pezzi speciali per marciapiedi, tra cui voltatesta e piccole rampe per disabili e passi carrai: le pietre più indicate allo scopo sono generalmente gli gneiss e il granito;
- lastre e pezzi speciali (tra cui elementi per colonne, spigoli e modanature di vario tipo) per rivestimenti parietali;
- sculture e pezzi ornamentali di vario tipo, tra cui anche planisferi, targhe e loghi commerciali, come ad esempio quelli visibili nel catalogo dell'Azienda Ramella Graniti.
|
||