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Un impianto di riscaldamento a pavimento rappresenta una scelta ottimale per riscaldare tutti gli ambienti della casa. Offriranno un comfort ad altissimi livelli.
Sembra strano ma, nonostante i pro siano molti più dei contro, nell'immaginario collettivo questo sistema è ancora messo in discussione spesso a causa della poca informazioni o addirittura, da falsi miti che girano per la rete.
Il sistema radiante è un impianto di riscaldamento integrato direttamente nella struttura dell'edificio. Questo è composto da una caldaia o una pompa di calore che scalda dell'acqua, che poi scorrerà all'interno del pavimento tramite delle tubature disposte a serpentina sotto il piano di calpestio, cedendo calore direttamente al massetto in maniera graduale.
L'idea di un pavimento riscaldato si perde nell'alba dei tempi.
Già circa un migliaio di anni prima della nascita di Cristo, in Corea usavano focolari sia per riscaldare la casa tramite intercapedini, sia come forni.
Avvicinandoci dalle nostre parti circa cinquecento anni dopo Greci e Romani affinarono queste tecniche utilizzando gli ipocausti, sistemi dove il pavimento veniva realizzato su dei pilasti (vedi foto) in modo che l'aria potesse circolare sotto ad esso.
Il primo pavimento riscaldato con tubature ad acqua invece fu installato solamente nel 1960 in Canada ma solo nel 1970 con la crisi energetica questi videro un vero e proprio boom. Attualmente questo sistema è in uso in tutto il mondo anche se sono ancora molte le cose, come vedremo, che non si conoscono di questi sistemi.
Premesso che il sistema perfetto di riscaldamento non è ancora stato inventato, si andrà ora a vedere quali sono gli effettivi vantaggi e quali gli svantaggi di questo sistema radiante. Alcuni di questi potrebbero essere puramente soggettivi.
Il primo e più palese è quello di avere più spazio dentro casa. L'eliminazione dei termosifoni, in certi casi molto ingombranti, darà la possibilità al proprietario di ottenere una parete in più da utilizzare a piacimento.
L'impianto radiante lavorerà con temperature più basse rispetto ai sistemi tradizionali (tra i 30°C e i 40°C). Questo porterà a un risparmio energetico non indifferente, che permetterà inoltre di integrarlo a sistemi che utilizzano energie rinnovabili come gli impianti fotovoltaici.
Un altro pregio è il riscaldamento uniforme in tutti gli ambienti. Rispetto ai termosifoni, infatti, la superficie riscaldante è rappresentata dall'intero piano di calpestio e non solo da un elemento nella stanza (il termosifone). Questo eliminerà fastidiosissimi sbalzi di temperatura tra una stanza e un'altra.
Qualche contro comunque esiste: l'impianto per entrare a pieno regime impiegherà più tempo rispetto a un normale termosifone. Molto importante quindi è non effettuare cambi continui di temperatura.
Questi impianti sono l'ideale per case molto vissute in cui l'impianto rimarrà in funzione per tutto il giorno. È bene ricordare anche che il calore percepito con questo sistema radiante risulta di due o tre gradi in più quindi è bene prendere in considerazione questo quando si imposterà la temperatura.
Infine, raro ma non impossibile, nel caso di un guasto al sistema di tubi, la riparazione non sarà semplice, ma con le dovute accortezze questo rischio è veramente molto basso.
Per un impianto del genere, infine, i costi d'installazione non saranno bassissimi ma verranno ammortizzati in breve tempo con il risparmio in bolletta.
Questo costo può variare da ditta a ditta, tra i 30 e gli 80 euro al metro quadro.
Il rischio maggiore che corre questo genere d'impianto è quello in cui una delle tubature si possa ostruire. In quel caso bisognerà togliere parte del pavimento per effettuare la riparazione. In fase di assemblaggio però, è utilissimo addolcire l'acqua presente nelle tubature per evitare formazioni di calcare nel tempo.
Il web si sa, è fonte di grande informazione, purtroppo in certi casi sbagliata se non addirittura fuorviante. Si è letto che un impianto di questo tipo potrebbe far male alla salute, causando problemi alla circolazione. Nulla di più sbagliato.
Questi sistemi funzionando come detto, a basse temperature, non influiscono minimamente sulla circolazione anzi, il sistema addirittura, abbasserà molto la circolazione di polvere ed inibirà la formazione di muffe, un vero toccasana per gli allergici e gli asmatici.
Altra credenza assai diffusa è quella in cui si crede che questo pavimento sia conveniente solamente in case costruite ex novo. In realtà l'impianto potrà essere tranquillamente installato sopra pavimentazioni esistenti, senza necessariamente effettuare lavori particolarmente radicali.
Altro pregiudizio è che questo sistema riscaldi meno di un normale termosifone. Falso anche questo anzi, riscalderà meglio anche perché come sanno anche i bambini, il calore tende a salire dal basso, quindi questo sistema risulta essere molto più efficiente di un termosifone.
Ma in concreto, quanto si andrà a risparmiare esattamente con questo sistema? Il risparmio energetico si attesta tra l'8% e il 30% secondo uno studio dell'università di Copenaghen il che porta ad un risparmio fino al 30% in bolletta. Se questo non bastasse, integrando un impianto fotovoltaico si potrebbe addirittura azzerare i costi in bolletta o quanto meno, ridurli a cifre veramente irrisorie.
Ed ecco infine la procedura per installare questo sistema di riscaldamento senza dover smantellare il pavimento preesistente. L'ingombro di questi pavimenti di ultima generazione varia tra i 15 mm e i 20 mm circa di spessore a seconda della ditta che lo installerà.
Il primo passaggio sarà quello di applicare una protezione termoisolante su tutto il profilo della stanza per evitare penetrazioni del massetto liquido sui pannelli radianti sottostanti. A questo punto verranno posati i pannelli bugnati ad incastro con speciali rilievi che permetteranno la successiva installazione delle serpentine.
Le tubature sono progettate appositamente per avere una flessibilità estrema per poter avere dei raggi di curvatura molto stretti. Queste andranno a finire in un collettore di distribuzione collegato alla caldaia o alla pompa di calore che sono dotati di flussimetri per la regolazione.
Ognuna di queste può essere regolata a piacimento in base alle portate (litri al minuto) previste nel progetto. Infine le tubature verranno coperte con un particolare massetto liquido su cui verrà messa la pavimentazione scelta.
Per concludere, come già accennato in precedenza, uno dei punti deboli degli impianti radianti è la loro inerzia termica. Questa altro non è che la proprietà fisica dei materiali, che incide sulla velocità con cui questi cambiano la propria temperatura.
I tempi di messa in regime di un pavimento riscaldato sono molto più lunghi rispetto ai normali radiatori quindi per avere una casa calda, bisognerà accenderli molto prima.
Influisce anche molto l'altezza del massetto sopra il tubo come si evince dallo schema qui sopra. Questo impianto quindi potrebbe essere sconsigliato nel caso in cui si abiti in zone con climi particolarmente rigidi soprattutto se l'isolamento termico della casa dovesse non essere all'altezza. Al limite però, si potrebbe pensare di integrare all'impianto radiante dei radiatori, dove necessario.
Un altro contro, ma che più che altro è un consiglio, evitare di mettere troppi tappeti per casa perché anche questi inibiranno non di poco, la capacità dell'impianto di riscaldare l'ambiente.
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