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Ripristinare le finiture dei mobili

La fase finale dell'intervento su un mobile in legno è quella del ripristino delle finiture superficiali, importanti per l'estetica e per proteggere a lungo le superfici.
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Finiture superficiale dei mobili


Dopo aver riparato un mobile conviene procedere alle tradizionali operazioni di finitura per restituire al legno l'originale aspetto. I prodotti e le tecniche per rifinire un mobile sono numerosi. Con un impegno contenuto consentono di migliorare radicalmente l'aspetto di un vecchio tavolo o dell'armadio di casa.

1) Come prima operazione conviene sottoporre il legno da trattare a una accurata carteggiatura eseguita con carta vetro di tipo molto fine.

2) Per proteggere il legno dall'aggressione di agenti esterni, applicate una mano di impregnante turapori, disponibile in numerose colorazioni.

Carteggiare il legno
3) Una finitura tradizionale si realizza con la gommalacca. Venduta a scaglie, va sciolta nell'alcool a 95 gradi (1 litro di alcool per 750 grammi di gommalacca). Prima di applicarla va lasciata sciogliere 12 ore.

4) La gommalacca si applica con un tampone costituito da una pezzuola di lino al cui interno c'è un pezzo di lana contenente un batuffolo intinto nella gommalacca.

Applicare la gommalacca
5) La gommalacca viene venduta anche pronta per l'applicazione. In questo caso va applicata con un pennello e tirata sulla superficie del mobile.

6) Se il mobile è di tipo rustico e lo si vuole rifinire a cera, conviene carteggiarlo con carta vetro piuttosto ruvida.
Finitura a cera
7) La cera, se è abbastanza liquida, si può stendere col pennello, prima tamponando il mobile e poi tirandola.

8) La cera può essere applicata anche con cotone o con una pezza.

Applicazione della cera
9) Quando la cera è completamente asciutta lucidatela accuratamente con un panno di cotone.

10) Per intervenire negli interstizi, nelle scanalature e nelle parti lavorate, usate un pennellino di dimensioni opportune.

Lucidare il mobile in legno

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Cura e pulizia mobili in legno


La pulizia periodica dei mobili in legno deve tenere conto delle caratteristiche specifiche del materiale e delle tecniche con il quale esso è stato eventualmente trattato. Se, infatti, la semplice rimozione della polvere può non richiedere particolari attenzioni, diverso è il caso in cui ci siano macchie da trattare.

Per la rimozione della polvere, se il legno è delicato, si dovrà avere cura di utilizzare un panno morbido, che non rischi di rigare la superficie, e prodotti specifici che non risultino troppo aggressivi e non macchino le superfici.

Se, invece, sono proprio le macchie il problema da affrontare, occorre intervenire in modo diverso a seconda del legno e del tipo si sostanza che ha provocato il danno. Nella vita di tutti giorni, sono molte le sostanze che possono segnare i mobili in legno più usati: bevande, cibo, alcool, inchiostro, sono tra le più comuni.

Indipendentemente dal tipo di macchia, nel momento in cui ci si accorge del liquido versato sul tavolo, è importante intervenire in modo tempestivo assorbendone il più possibile con della carta assorbente: questo perché il legno tende ad assorbire a sua volta i liquidi in modo naturale, lasciandoli penetrare tra le sue fibre e permettendo loro di creare estese macchie. Eliminare tutto il liquido possibile è il primo passo per limitare il danno.

Il fattore positivo delle macchie di unto è che esse si allargano lentamente: se si interviene subito si potrà evitare che la macchia diventi estesa. Per assorbire l'unto, insieme alla carta assorbente si può sfruttare un'altra arma diffusa nelle case: basterà spargere un po' di talco sulla macchia per favorire l'assorbimento da parte della carta assorbente, che potrà venire posizionata sotto al ferro da stiro acceso al minimo.

L'operazione potrà venire ripetuta più volte per eliminare ogni residuo di unto. Una volta che il talco si sarà asciugato, potrà essere spazzolato via delicatamente, avendo cura di non graffiare la superficie. Il trattamento può essere completato con un po' di trielina, da passare delicatamente sul mobile, purché non trattato con tecniche a base di colla: la trielina, infatti, è un solvente che può provocare lo scioglimento della colla.

Più problematiche sono le macchie di alcol, che possono essere causate da bevande, profumi o anche prodotti di varia natura contenenti anche poche quantità di alcol. La sua rimozione avviene attraverso l'uso di trielina e petrolio bianco: questa soluzione, però, non è sempre risolutiva. I mobili trattati con gommalacca possono venire intaccati nel loro rivestimento in modo irreversibile, pertanto l'unica soluzione per rendere invisibile l'intervento sarà quella di rilucidare l'intero mobile.

Per le macchie di inchiostro, invece, un possibile rimedio è quello di miscelare tre quarti di acqua distillata con un quarto di acido ossalico, da utilizzare per tamponare la macchia. Il prodotto verrà lasciato agire per qualche minuto. In questi casi, il trattamento del legno costituisce un punto a favore del recupero del mobile, perché l'assorbimento sarà più lento: al contrario, l'inchiostro viene assorbito molto rapidamente dal legno.



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