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Gli impianti idraulici costituiti da tubazioni di vario tipo, possono essere danneggiati da diversi elementi, con conseguente fuoriuscita dei liquidi, la cui rilevanza può comportare danneggiamenti anche notevoli, in relazione al punto dell'impianto in cui tale perdita si verifica.
Le perdite più pericolose sono quelle che si manifestano nelle tubazioni interrate, le quali non possono essere ispezionate facilmente.
Pertanto una perdita in un punto della rete è notata quando ormai l'acqua ha già invaso buona parte del sottofondo, arrivando in alcuni casi a invadere il piano fondale con gravi conseguenze per la statica dell'edificio più prossimo.
Correnti vaganti, cedimenti del piano di posa, impianti interrati in aree di riporto, danni accidentali conseguenti a lavori in superficie, rappresentano le cause più frequenti delle perdite citate.
Per intervenire sulle tubazioni interrate, in seguito al manifestarsi di una perdita idrica, è indispensabile rivolgersi a personale competente, in quanto le operazioni da eseguire necessitano di attrezzature e assistenza che normalmente non sono disponibili in casa.
Per quanto riguarda le perdite degli impianti idraulici domestici a vista, intervenire tempestivamente per bloccare anche momentaneamente la perdita, in attesa di un intervento più risolutivo, rappresenta un traguardo facilmente raggiungibile a condizione che vengano rispettate alcune regole di carattere generale.
Di seguito, elenco una serie di interventi eseguibili senza possedere particolari capacità tecniche e con l'ausilio di pochi e semplici materiali facilmente reperibili.
Una volta notata la perdita idrica, occorre immediatamente provvedere a interrompere l'erogazione del liquido, intervenendo sulle chiavi di arresto disposte normalmente dopo il contatore generale.
Indifferentemente dalla natura della tubazione che può essere, in polietilene, ferro zincato, rame è possibile impiegare un sistema di emergenza costituito da un manicotto di gomma da avvolgere attorno al tratto danneggiato, avendo cura di bloccare il tutto con alcune fascette metalliche o in assenza delle stesse con delle comuni fascette in plastica.
Chi invece può procurarsi dal rivenditore di articoli idraulici più vicino, un manicotto con vite di serraggio per riparazioni idrauliche, può realizzare un intervento più duraturo senza dover richiedere l'intervento dell'idraulico.
Le operazioni da eseguirsi con tale sistema comprendono il posizionamento del manicotto sul tubo, con la parte gommata ben a contatto col punto della perdita, successivamente l'inserimento della vite di serraggio nella sua sede.
Dopo aver controllato il posizionamento corretto del manicotto e della vite di serraggio, si procederà, mantenendo fermo il manicotto nella posizione voluta a stringere la vite con una chiave adeguata, fino a far aderire completamente la superficie gommata del manicotto al tratto di tubo riparato, dal quale non fuoriuscirà più alcun liquido.
Qualora non fosse possibile reperire un manicotto, può essere utile impiegare uno stucco ripara perdite rapido, costituito da mastice epossidico bicomponente, non tossico e inodore.
La confezione di tale prodotto, a forma di stick, permette di prelevarne la quantità necessaria da impastare per circa due minuti a mano:
Il prodotto così ottenuto va premuto sulla parte forata del tubo previa pulizia della sua superficie.
Dopo aver eliminato la parte eccedente del mastice, per consentire allo stesso di solidificarsi è bene coprire con del nastro isolante per circa 20 minuti la superficie sigillata.
A solidificazione avvenuta, è possibile raffinare la superficie della sigillatura con una lima o altro utensile per levigare, stante la lavorabilità del prodotto finale.
La riparazione così effettuata, non teme il passaggio all'interno della tubazione di liquidi a temperatura più elevata, essendo il prodotto stabile agli sbalzi di temperatura.
In presenza di tubazioni in PVC, quando non si dispone del materiale necessario per effettuare la riparazione con le modalità fin qui descritte, è possibile intervenire impiegando parte della tubazione rimossa, unitamente a qualche spezzone di tubo disponibile.
Prendiamo ad esempio una tubazione in PVC impiegata per lo scarico delle acque bianche di una cucina, la quale attraversa a vista un locale seminterrato sottostante.
Se in seguito alla rottura in un punto di essa dovesse verificarsi una perdita nel locale, ciò comporterebbe un grosso problema per l'integrità di arredi e rifiniture, ulteriormente aggravato dal fatto che i liquami di scarico della cucina contengono sostanze aggressive di natura diversa dall'acqua.
In una situazione del genere, quando non è possibile far intervenire l'idraulico tempestivamente, non potendosi impiegare agevolmente dei manicotti di emergenza, stante la misura del diametro di 80 mm, si può intervenire nel seguente modo: evitare di usare la cucina durante la fase di riparazione, quindi dopo essersi procurato un tratto di tubo delle stesse caratteristiche di quello da tagliare, si procederà con un seghetto a tagliare il tratto di tubo comprendente la parte ammalorata.
Successivamente si provvederà ad allargare il foro di una delle estremità del tubo lasciato in opera, al fine di configurare l'estremità di esso a forma di bicchiere, impiegando una torcia rudimentale costituita da fogli di giornale accartocciati a cui verrà dato fuoco.
La stessa operazione andrà eseguita altre due volte per i due spezzoni di tubo che costituiranno il nuovo innesto nella tubazione esistente.
Infine si poseranno i tratti di tubazione nella sequenza indicata nello schema di seguito illustrato.
Occorre tener presente come il tratto della nuova tubazione da innestare deve essere più lungo di quello rimosso, al fine di poter consentire l'innesto di ciascuna parte all'interno degli alloggiamenti a bicchiere configurati.
In pratica occorre aumentare la lunghezza del tubo tenendo conto di ciascun innesto a bicchiere realizzato. Se nello specifico il bordo del bicchiere risultasse di cm 8 occorrerà aumentare la lunghezza di cm 32 per 4 innesti.
Trattandosi di un intervento in cui è necessario impiegare seghetto e fiamma viva, è consigliabile l'uso di guanti protettivi, costituiti da materiale non infiammabile.
Qualora la perdita dovesse interessare una tubazione di adduzione dell'acqua costituita da flessibili in metallo, consiglio vivamente di sostituirli completamente, con cannole metalliche, le quali assicurano nel tempo una durata maggiore e mettono al sicuro da allagamenti causati da rotture improvvise dei flessibili in pressione, magari piegati oltre il limite.
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