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L'autunno è ormai arrivato e in alcune regioni d'Italia si avvicina il tempo di accendere il riscaldamento. Più ci avvicineremo all'inverno e più avremo bisogno di scaldare casa.
Ma quanto tempo si devono tenere accesi i termosifoni per risparmiare?
Quanto tempo tenere accesi i termosifoni per avere caldo in casa e risparmiare
Con il caro energia, che dallo scorso anno ci fa trovare nella cassetta della posta bollette da capogiro, la sola idea di accendere il riscaldamento ci fa sudare freddo.
Ma quando fa tanto freddo è davvero difficile stare in casa con i termosifoni spenti.
E non è neppure salutare.
In questo articolo proveremo a capire insieme quanto tempo conviene tenere accesi i termosifoni ogni giorno, più alcuni consigli pratici per trattenere il loro calore, evitando dispersioni di calore e massimizzando così il loro utilizzo.
Sull'utilizzo dei termosifoni, da sempre, c'è una diatriba che divide due classi di pensiero.
Secondo alcuni, per spendere poco di riscaldamento, occorre tenere sempre spento il riscaldamento e accenderlo solo per poche ore al giorno, ad esempio la mattina presto e la sera.
Di solito, questa è la teoria sostenuta dalle persone che, per motivi di lavoro, trascorrono gran parte della giornata fuori casa e quindi ritengono che sia uno spreco riscaldare gli ambienti in loro assenza.
Altri, invece, sostengono che il riscaldamento andrebbe impostato a una temperatura bassa e tenuto sempre acceso, così da evitare brusche e repentine oscillazioni di calore.
Abbiamo visto quali sono i due modi di pensare più ricorrenti su quando e quanto conviene tenere acceso e spento il riscaldamento. Cerchiamo ora di analizzare i pro e contro di entrambe le tesi.
Se si tiene il riscaldamento spento per tante ore al giorno, la casa resta per gran parte della giornata fredda, specie nelle abitazioni più vecchie e non ben isolate dal punto di vista termico.
Meglio accendere i termosifoni poche ore o tutto il giorno a una bassa temperatura?
Quando poi si accende la caldaia, questa è costretta a funzionare al massimo della sua potenza, con la conseguenza di un elevato consumo di gas.
Oltre che dispendioso, far funzionare il riscaldamento solo poche ore e a una temperatura molto elevata, è anche poco confortevole.
Una volta azionato il riscaldamento, infatti, i termosifoni diventano caldissimi tanto da non potersi avvicinare. Ma nonostante ciò, la percezione globale è di un ambiente gelido, in quanto le pareti stesse della stanza sono fredde e non riescono a scaldarsi nel giro di sole 2-3 ore.
Infine, continuando ad accendere e spegnere la caldaia con forti sbalzi di temperatura, gli organi interni della caldaia stessa vengono fortemente sollecitati, e ciò contribuisce alla usura accelerata dei componenti stessi, nonché a un aumentato rischio di guasti.
L'alternativa valida per risparmiare sul riscaldamento consiste nel tenere la caldaia sempre accesa impostata a una temperatura bassa.
Di notte è bene impostare una temperatura bassa
Alternativa che, tra l'altro, assicura anche un maggiore comfort domestico.
Anche in pieno inverno, in casa e negli ambienti chiusi in genere, la temperatura non deve essere esageratamente alta. Sia per ottimizzare i consumi di energia sia dal punto di vista di benessere salutare.
Se si resta parecchie ore in un ambiente molto caldo, quando poi si esce, si avvertirà notevolmente lo sbalzo di temperatura, col forte rischio di prendersi qualche malanno, come tosse e raffreddore, a causa di un colpo di freddo.
A inizio stagione sfiatare i caloriferi per liberarli da bolle d'aria
Il consiglio generale è quello di impostare i termosifoni ad una temperatura costante, e magari alzare il termostato in alcune fasi della giornata, a seconda di specifiche e personali esigenze.
In ogni caso, la temperatura interna non dovrebbe mai superare i 22°C.
Di notte si può scendere anche di qualche grado. Per il corpo umano, infatti, la temperatura ideale per dormire è attorno ai 17-18°C.
In termini di risparmio in bolletta, è bene ricordare che 1 solo grado permette di risparmiare dal 5% al 10% sulla spesa totale.
Per risparmiare sul riscaldamento, è importante anche mettere in atto una serie di accorgimenti che ci consentono di ottimizzare al massimo l'utilizzo dei termosifoni, evitando inutili dispersioni di calore.
Anzitutto, per evitare consumi da capogiro, è fondamentale che la caldaia sia in perfette condizioni e funzioni in maniera corretta. Ogni anno è quindi molto importante eseguire una revisione.
Sfiatare i termosifoni è importante per il risparmio in bolletta
A inizio stagione, e quando si nota che i radiatori non si scaldano in maniera uniforme, è importante sfiatarli per eliminare eventuali bolle di aria che si sono formate al loro interno e che non consentono all'acqua calda di passare in maniera fluida.
Per favorire un corretto irraggiamento di calore nell'ambiente, lasciare libero lo spazio davanti ai termosifoni. Togliere quindi ogni genere di ingombro e ostacolo, come tende, mobili e copricaloriferi.
Proseguiamo con altri consigli pratici per ottimizzare il riscaldamento.
Quando comincia a far buio, chiudere le persiane o abbassare le tapparelle per schermare le finestre.
Basta un pezzetto di stagnola dietro il termosifone per aumentare il calore
Per mantenere il calore all'interno, può essere utile anche sistemare dei paraspifferi sulla soglia di porte, portefinestre e finestre.
Inoltre, si rivela utile sistemare dei pannelli riflettenti sulla parete dietro al termosifone. Va bene anche un foglio di carta stagnola.
Infine, per ridurre le dispersioni di calore, è bene valutare l'idea di un investimento in termini di coibentazione interna dell'abitazione, ad esempio cambiando i serramenti, optando per i doppi vetri e applicando un cappotto termico, interno o esterno.
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