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Nonostante le inusuali temperature ancora estive, a breve arriverà il momento di accendere il riscaldamento. Prima, però, è bene sfiatare i termosifoni per togliere l'aria.
Questa operazione, facile e veloce, è infatti fondamentale per mantenere un impianto di riscaldamento efficiente, in ottimo stato e con una importante riduzione del consumo energetico.
Per avere la casa al caldo in inverno e non ricevere bollette da capogiro, è molto importante prendersi cura dei termosifoni, sottoponendoli a una adeguata e regolare manutenzione.
Lo spurgo dei termosifoni è un'operazione semplice e veloce, da fare da soli, senza bisogno di chiamare tecnici e professionisti.
Si tratta di un'operazione che rientra nella normale routine di manutenzione dei termosifoni, da eseguire periodicamente a scopo preventivo o quando i caloriferi non funzionano in maniera corretta.
Termosifone freddo anche dopo spurgo
Spurgare i termosifoni serve a eliminare tutto ciò che può essersi accumulato al loro interno: bolle d'aria, acqua e sporco. Tutte queste sostanze, provocano il malfunzionamento del radiatore che, al bisogno, potrebbe restare freddo, del tutto o solo in parte, nonostante la caldaia sia accesa.
Lo sporco, ma anche solo le bolle d'aria intrappolate nei caloriferi, infatti, impediscono la corretta circolazione dell'acqua calda.
Ora che abbiamo spiegato che sfiatare i termosifoni è importante per godere di un certo comfort in casa quando fuori fa freddo, vediamo come spurgare i termosifoni.
Si tratta di un'operazione facile, veloce e sicura, che richiede pochissimo tempo, appena 5 minuti per ogni elemento.
Valvola sfiato termosifone
Prima di procedere con l'intervento è bene procurarsi gli strumenti necessari:
Anzitutto, spegnere la caldaia. Se si procede con lo spurgo dei termosifoni in pieno inverno, prima di procedere, aspettare che i caloriferi si raffreddino.
Prima di procedere con l'apertura della valvola, si consiglia di riparare la parete dietro il termosifone posizionando un panno e sistemando il secchio sotto al rubinetto di sfiato per raccogliere l'acqua che uscirà dal termosifone.
Spurgare termosifoni
A questo punto, utilizzando una chiave, aprire la valvola di sfiato del termosifone, che di solito si trova lateralmente, nella parte alta del calorifero.
L'apertura avviene in senso antiorario. È sufficiente fare un quarto di giro o, al massimo, metà.
Quando l'acqua comincerà a fuoriuscire dal calorifero, attendere un po' e, quando non uscirà più acqua e non si sentirà più il sibilo dell'aria, chiudere la valvola, sempre usando la chiave e girandola in senso orario.
A questo punto, attivare l'impianto e controllare il livello di pressione della caldaia.
Sfiatare i caloriferi è un'operazione di ordinaria manutenzione dell'impianto di riscaldamento utile a mantenerlo sempre efficiente.
Di norma, andrebbe eseguita 2 volte l'anno: prima di accendere la caldaia in autunno/inverno e al termine della stagione fredda.
Talvolta, capita anche di dover spurgare i termosifoni in altre occasioni straordinarie, ad esempio quando i caloriferi non si scaldano in maniera uniforme o sono appena tiepidi, oppure quando emettono strani rumori come sibili e crepitii.
Quando si procede con lo spurgo termosifoni bisogna tenere aperta la valvola fino a quando non saranno uscite completamente tutta l'acqua e l'aria in essi presenti.
Possono fuoriuscire anche parecchi litri di acqua, l'importante è effettuare un'operazione completa.
Quando c'è aria nei termosifoni, questi non si riscaldano bene.
Le sacche d'aria all'interno degli elementi, infatti, impediscono il completo riempimento e la corretta circolazione dell'acqua calda. Di conseguenza, la massa radiante viene ridotta e il calore diminuisce.
Quando c'è aria nei termosifoni, infatti, viene meno la distribuzione completa e omogenea di calore. I termosifoni di conseguenza si scaldano poco oppure solo una parte.
Alcuni termosifoni funzionano altri no
Di fatto, quindi, vengono compromessi sia il rendimento dell'impianto di riscaldamento che il comfort termico nell'abitazione.
Al tempo stesso, aumentano anche i consumi di energia e le emissioni di CO2 perché si sarà portati a tenere acceso il riscaldamento per più ore al giorno, nella speranza di riuscire a scaldare un poco gli ambienti.
Non da ultimo, è bene precisare che un esagerato accumulo di aria nei termosifoni può addirittura provocare danni più seri, come perdite o danni ai tubi e ad altre componenti dei caloriferi.
Può capitare che il termosifone non si scaldi in maniera omogenea.
Se la parte bassa è calda e quella alta è fredda, non è un grosso problema.
In genere, infatti, al raggiungimento della temperatura impostata, il calore raggiungerà ogni parte del radiatore.
Il problema è invece più serio quando la parte alta si riscalda mentre quella bassa resta fredda.
Le cause possono essere varie.
Il primo caso è facilmente risolvibile, procedendo con lo sfiato dei termosifoni, come dettagliatamente spiegato in precedenza.
Termosifone non funziona
In caso di accumulo di sporco all'interno dei caloriferi, occorre eseguire un lavaggio dell'impianto smontando l'impianto stesso. Se non si è pratici, è bene rivolgersi a un idraulico.
Nel caso infine di un'abitazione con grande dispersione termica, una valida soluzione può essere quella di posizionare appena dietro al radiatore un pannello termoriflettente che limiti la dispersione di calore.
Questo è il comune dilemma che ci si pone quando comincia la bella stagione e si spegne il riscaldamento.
Valvola spurgo termosifone
Le valvole non andrebbero chiuse totalmente perché, impedendo del tutto l'afflusso di acqua nel radiatore, è possibile che si vadano a creare delle ostruzioni.
Quando il riscaldamento è spento, l'ideale è quindi lasciare aperte le valvole termostatiche impostandole anche solo sui numeri bassi, 1 o 2.
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