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Quando si installano nuovi serramenti, il momento più delicato è la sigillatura del giunto tra il telaio e la muratura.
Questa zona di contatto, se non trattata correttamente, può diventare un punto critico per la dispersione di calore, l’infiltrazione d’aria, la penetrazione dell’umidità e persino la propagazione delle fiamme in caso di incendio.
Finestra con problemi di infiltrazione dell'umidità - Foto Getty Images
Le schiume poliuretaniche vengono impiegate per riempire e isolare questi giunti.
Grazie alla loro capacità di espandersi, aderiscono perfettamente alle superfici irregolari, garantendo un’eccellente tenuta termica e acustica.
Le versioni standard, pur efficienti dal punto di vista energetico, presentano un limite importante: non sono resistenti al fuoco.
In presenza di alte temperature, la schiuma tradizionale tende a bruciare o deformarsi, favorendo la diffusione delle fiamme e dei fumi tossici.
Per questo motivo, nei cantieri moderni, soprattutto in contesti che richiedono prestazioni antincendio certificate, si utilizzano sempre più spesso le schiume poliuretaniche ignifughe, riconosciute come elementi chiave di una posa a regola d’arte.
Le schiume ignifughe vengono classificate secondo la norma tedesca DIN 4102, che definisce il comportamento al fuoco dei materiali da costruzione.
Applicazione schiuma poliuretanica - Foto Getty Images
La classe schiuma B1 indica un materiale “difficilmente infiammabile” che, in caso di contatto con la fiamma, non alimenta la combustione.
Tende inoltre a spegnersi spontaneamente una volta rimossa la sorgente di calore e limita la propagazione del fuoco lungo il giunto o la superficie.
Queste proprietà rendono le schiume B1 particolarmente adatte alla posa dei serramenti, dove i giunti possono trovarsi vicino a cavi elettrici, controtelai metallici o materiali isolanti combustibili.
L’uso di una schiuma antincendio ignifuga contribuisce quindi alla sicurezza complessiva dell’edificio, oltre a migliorare l’efficienza energetica e il comfort abitativo.
In molte certificazioni edilizie, come i protocolli LEED o CasaClima, la qualità della posa è un elemento valutato con grande attenzione, e l’impiego di materiali in classe B1 rappresenta un chiaro indice di qualità e prevenzione.
Le schiume ignifughe non si limitano ai cantieri industriali o pubblici: oggi vengono impiegate anche in abitazioni private di nuova costruzione e nelle ristrutturazioni energetiche.
Scuole e asili hanno standard di sicurezza severi - Foto Getty Images
Sono consigliate soprattutto:
Oltre alla resistenza al fuoco, le schiume ignifughe mantengono ottime prestazioni termiche (λ ≈ 0,035–0,040 W/mK) e acustiche, riducendo le dispersioni e l’ingresso di rumori esterni.
Dal punto di vista operativo, la posa delle schiume ignifughe B1 segue procedure simili a quelle delle schiume standard, ma richiede maggiore attenzione ai dettagli.
Un aspetto fondamentale è il rispetto delle specifiche del produttore: solo un’applicazione corretta consente di mantenere in opera le prestazioni di resistenza al fuoco dichiarate in laboratorio.
Oltre alla DIN 4102, che definisce la classificazione B1, le schiume ignifughe vengono testate anche secondo la norma europea EN 13501-1, che valuta la reazione al fuoco dei materiali da costruzione.
Fase di installazione della finestra - Foto Getty Images
Per l’uso in edilizia, è importante che ogni prodotto sia accompagnato da:
Quando si tratta di serramenti, la posa certificata secondo il sistema UNI 11673-1 prevede l’utilizzo di materiali compatibili con le prestazioni richieste in progetto, inclusa la resistenza al fuoco.
Una volta indurite, le schiume ignifughe formano un materiale compatto e stabile, resistente a umidità, variazioni di temperatura e invecchiamento.
Non subiscono ritiri o deformazioni significative nel tempo e mantengono un’elevata adesione alle superfici di muratura, metallo o PVC.
La loro durabilità supera ampiamente i 15 anni di vita utile, in linea con la durata del serramento stesso.
Non richiedono manutenzione, se non un controllo visivo periodico del giunto durante le ispezioni ordinarie dell’infisso.
Il prezzo di una bombola di schiuma ignifuga da 750 ml varia in media tra 12 e 20 euro, contro i 6-10 euro delle versioni standard.
Montaggio finestra in cantiere - Foto Getty Images
Ogni bombola consente di sigillare circa 25-30 metri lineari di giunto, a seconda della profondità e dello spessore.
L’aumento di costo è dunque minimo, soprattutto se si considera il valore aggiunto in termini di sicurezza e durabilità.
In edifici certificati o in interventi di ristrutturazione con bonus edilizi, le spese per materiali con caratteristiche migliorative possono rientrare tra i costi agevolabili.
Scegliere schiume poliuretaniche ignifughe in classe B1 per la posa dei serramenti significa investire in un dettaglio tecnico che fa la differenza.
Oltre a offrire prestazioni termiche e acustiche elevate, garantiscono una protezione aggiuntiva contro la propagazione del fuoco, migliorando la sicurezza passiva dell’edificio.
In un contesto in cui l’edilizia moderna punta su efficienza, comfort e prevenzione, questi prodotti rappresentano la scelta consapevole di chi vuole costruire o ristrutturare con attenzione alla sicurezza globale della casa.
Una piccola differenza in cantiere, che può trasformarsi in una grande garanzia di tranquillità e valore nel tempo.
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