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La Pietra di Luserna è un materiale tipico originario delle Prealpi Cozie piemontesi del settore centro occidentale da dove viene estratto. Per la precisione i luoghi sono quelli corrispondenti alle zone comprese tra Valle Po e Val Pellice, che comprendono vari Comuni: Bagnolo Piemonte, Barge, Rorà e Luserna San Giovanni, da cui prende il nome.
Si tratta di un tipo di roccia metamorfica del gruppo degli gneiss e da sempre rappresenta uno dei fiori all'occhiello della realtà produttiva piemontese in generale. È presente come materiale da costruzione in tutto il Piemonte e ha raggiunto livelli di popolarità in tutto il territorio nazionale e anche internazionale.
Si utilizza sia per le costruzioni di edifici che per il rivestimento di spazi e arredi all'interno e all'esterno di abitazioni private e di aree urbane pubbliche. Si classifica come roccia metamorfica con scistosità, poiché tende a sfaldarsi secondo piani paralleli tra di loro, anche se l'appartenenza al tipo di roccia gneiss indica una struttura costituita da cristalli immersi in un fondo più omogeneo (struttura cosiddetta occhiadina).
Il caratteristico colore grigio chiaro con sfumature di verde è il risultato della composizione di questo tipo di pietra: quarzo, feldspato e mica bianca e verde, appunto.
La Pietra di Luserna, come abbiamo visto, è sin dai tempi antichi utilizzata come materiale da costruzione in vari ambiti. Oltre che nell'edilizia funeraria, in situazioni più comuni trova, infatti, impiego come prodotto di lavorazione in blocchetti per pavimentazione urbana o per elementi da costruzione quali lastre da balcone, gradini, soglie, architravi e coperture.
Si può ammirarne l'effetto decorativo in realizzazioni storiche piemontesi come le pavimentazioni esterne dei palazzi Venaria Reale e Racconigi così come nella copertura della Mole Antonelliana. In quest'ultimo caso l'intento principale fu quello di dare sostegno maggiore all'edificio in muratura, il più alto dell'epoca, utilizzando lastre di Pietra di Luserna insieme ai mattoni.
In tempi più recenti, ovvero il secolo scorso, la Pietra di Luserna era praticamente il materiale più adoperato per la realizzazione di quasi tutti i marciapiedi e le scale del capoluogo piemontese. Con l'impiego di nuovi macchinari di estrazione e lavorazione (segagione a telaio e disco diamantato) si sono raggiunti livelli produttivi tali da permetterne l'esportazione anche all'estero.
Tra le aziende che attualmente lavorano questo tipo di pietra c'è quella piemontese DOC di Piccato Mauro, nata nel 1978 per la lavorazione e la posa in opera di pietre in generale e della Pietra di Luserna in particolare, fornita in diverse misure e tipologie di prodotto a seconda della destinazione d'uso.
Sono dunque in produzione: cordoli retti o curvi, cubetti, lastre per balconi, scale e davanzali, lose per tetti, mattoncini, pietre per la costruzione di muretti e aiuole, mensole di sostegno per balconi, mosaico per sentieri e pavimenti, lastre e quadrotti per pavimentazioni esterne.
I cordoli retti o curvi sono alti 20/25 cm e si utilizzano per i bordi di marciapiedi e aiuole. La colorazione più comune è quella mista, ovvero grigia con venature e ombre giallo-rosate, mentre la faccia a vista è fiammata.
I cubetti sono prodotti in quattro formati diversi a seconda delle dimensioni, vengono posati con sabbia e cemento e successivamente stuccati con boiacca. L'aspetto finale è movimentato e questo tipo di pavimentazione si può realizzare in ogni situazione di pendenza e di clima, in quanto, ad esempio, durante il periodo invernale non ci sono problemi in caso di spargimento di sale per ghiaccio o neve.
Le lose per i tetti possono essere semiregolari (per i tetti alla valdostana), di tutte le misure (sono lastre rifinite a mano ad angolo retto) oppure quadrate di misure definite (80x80, 90x90 e 100x100).
I mattoncini sono utilizzati per costruire e rivestire muri e pareti sia all'interno che all'esterno (non è un materiale gelivo) e sono di colore grigio, grigio misto o giallo rosato. In particolare i binderi sono dei mattoncini simili utilizzati per bordare le pavimentazioni e le aiuole o per inserti nelle pavimentazioni stesse.
La Pietra di Luserna è utilizzata fin dall'antichità, e continua a esserlo ancora oggi, anche per costruire muri di sostegno e terrazzamenti non avendo bisogno di fondazioni particolari in quanto viene posata a secco. L'aspetto rustico rende questo materiale ideale per la costruzione di percorsi e muretti di sostegno in giardini o ingressi terrazzati a villette in campagna.
Anche la Pietra di Luserna a mosaico è molto apprezzata per realizzare pavimentazioni, percorsi pedonali in giardini o cortili. La posa avviene a secco su sabbia grossa e viene seminata l'erba tra un elemento e l'altro.
Risale ai primi anni 50 l'inizio dell'attività estrattiva di Pietra di Luserna da parte della famiglia piemontese Gontero che, nel corso degli anni, ha implementato l'attività stessa occupandosi non solo dell'estrazione ma anche della lavorazione e della vendita dei prodotti.
Il luogo di estrazione è sempre in Piemonte nella località Bagnolo Piemonte e Cave Gontero è certificata secondo gli standard UNI EN ISO 9001:2008 dal 2008 per l'attività di estrazione, produzione e commercializzazione di pietre ornamentali.
La gamma produttiva a disposizione è ampia e va dall'opus al bugnato, dai quadrettoni per pavimento alle losette per le coperture dei tetti, dai blocchetti tranciati ai cubetti anticati e tanto altro ancora, per soddisfare ogni esigenza.
Ha la sede a Bagnolo Piemonte anche l'azienda Vottero Riccardo & C., da tre generazioni punto di riferimento in questo settore. L'offerta aziendale è ampia sia per quanto riguarda i semilavorati che i prodotti finiti.
Le modalità tecniche di estrazione sono all'avanguardia, potendo contare sull'uso combinato del taglio a filo diamantato e della malta espansiva. Questo garantisce una migliore qualità del materiale estratto grazie alla maggiore conservazione dell'integrità, rispetto alla modalità estrattiva che utilizza le cariche esplosive.
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